Giornata mondiale della sindrome di Down e il numero 21

Ogni individuo ha diritto a essere riconosciuto per ciò che è, senza pregiudizi o barriere. La diversità non è un ostacolo, ma un valore che arricchisce la società. Eppure, ancora oggi, molte persone con disabilità si trovano a dover lottare per ottenere opportunità che dovrebbero essere garantite a tutti. La Giornata Mondiale della Sindrome di Down nasce proprio con l’intento di puntare un focus  su questi temi, promuovendo una cultura dell’inclusione e dell’autodeterminazione. Non si tratta solo di celebrare una ricorrenza, ma di cogliere l’occasione per riflettere su quanto è stato fatto e su quanto ancora resta da fare per costruire una società più equa.

Cos’è la Sindrome di Down?

La sindrome di Down è la più comune causa genetica di disabilità intellettiva ed è dovuta, spiegano dall’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma, “alla presenza, parziale o totale, di un cromosoma 21 in sovrannumero (trisomia 21). Si stima che l’attuale prevalenza nella popolazione generale vari tra 1:1000 e 1:2.000 nati“. La sindrome prende il nome dal medico britannico John Langdon Down, che ne fece un’ampia descrizione nel suo Observations on An Ethnic Classification of Idiots del 1866.

Questo assetto cromosomico alterato influisce sullo sviluppo fisico e cognitivo, determinando caratteristiche specifiche che variano da persona a persona. Tra le manifestazioni comuni ci sono tratti somatici distintivi, e un diverso sviluppo intellettivo. Grazie ai progressi della ricerca scientifica, combinati con uno sviluppo delle terapie di supporto, le persone con Sindrome di Down possono condurre una vita ricca di esperienze, raggiungendo livelli di autonomia sempre maggiori.

Oggi, la percezione della Sindrome di Down sta cambiando e finalmente la società abbraccia l’inclusione, garantendo pari opportunità e abbattendo pregiudizi, per consentire a ogni individuo di esprimere il proprio potenziale al massimo.

Oggi l’accento non è più posto sui limiti, ma sulle opportunità: sono tante le persone con disabilità intellettiva che studiano, lavorano, si dedicano a passioni e costruiscono relazioni affettive soddisfacenti.

Perché una Giornata Mondiale della Sindrome di Down

Istituita per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura dell’inclusione, la Giornata Mondiale della Sindrome di Down (giornata Down) si celebra ogni 21 marzo. Una data non è casuale, in quanto richiama simbolicamente la triplicazione del cromosoma 21, origine della sindrome. E’  un momento di riflessione, ma soprattutto di azione concreta per promuovere l’autonomia e la piena partecipazione sociale delle persone con disabilità intellettiva.

Le iniziative organizzate in tutto il mondo mirano a diffondere consapevolezza e a mettere in luce i progressi compiuti nella costruzione di una società più inclusiva. Le scuole, le aziende e le istituzioni sono chiamate a interrogarsi su come rendere gli ambienti più accessibili e accoglienti. Parallelamente, si raccontano le storie di chi, nonostante gli ostacoli, ha raggiunto traguardi straordinari, dimostrando che la diversità è una ricchezza per tutti.

E tra le tante iniziative in corso per la giornata Down, ne abbiamo scelta una.

Prossima Fermata Autonomia”: la Metropolitana di Catania come simbolo di autonomia

A Catania, l’inclusione viaggia sui binari della Metropolitana. Per celebrare la Giornata Mondiale della Sindrome di Down e la Giornata della Consapevolezza dell’Autismo, la città ha lanciato una campagna di sensibilizzazione che trasforma i vagoni della metro in spazi di condivisione e riflessione. Promossa dalla Cooperativa Controvento, in collaborazione con FCE e con il patrocinio del Comune di Catania, l’iniziativa “Prossima Fermata: Autonomia!” racconta storie di indipendenza e autodeterminazione di persone con disabilità intellettiva.

Dal 21 marzo al 2 aprile, i passeggeri potranno scoprire, attraverso immagini e testimonianze dirette, le esperienze di chi sta conquistando la propria autonomia. La metro diventa così molto più di un semplice mezzo di trasporto: si trasforma in un simbolo di crescita, libertà e opportunità. La campagna mostra come la possibilità di muoversi in modo indipendente rappresenti un traguardo fondamentale per chi desidera vivere pienamente la propria città e la propria vita. La metro, in questi casi, non rappresenta solo un mezzo di trasporto, ma un vero e proprio strumento di crescita, perché permette a bambini, adolescenti e adulti con disabilità intellettiva di sviluppare competenze di mobilità autonoma e scoprire la città in maniera indipendente.

Giornata down 21 marzo Zetatielle Magazine - la locandina dell'evento
Giornata mondiale sindrome di down 21 marzo Zetatielle Magazine locandina campagna sensibilizzazione

Parola d’ordine: autodeterminazione

Ma il progetto non si limita agli spostamenti: il vero messaggio è che l’autodeterminazione deve essere garantita in ogni aspetto dell’esistenza. Le testimonianze raccolte parlano di lavoro, amicizie, relazioni affettive e sogni realizzati, dimostrando che ogni persona ha il diritto di scegliere il proprio percorso senza limitazioni imposte dai pregiudizi.

L’iniziativa di Catania è un esempio concreto di come le città possano diventare più inclusive. Sensibilizzare l’opinione pubblica è il primo passo per abbattere le barriere culturali e costruire una comunità che valorizzi la diversità. Le storie raccontate nella metro di Catania ci invitano a riflettere e a cambiare prospettiva: l’autonomia è un diritto, e tutti possiamo contribuire a renderla una realtà per chiunque.

Foto copertina di Daniil Slavinski da Pixabay

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Maury Maurix
Maury Maurix
Io Sorcino Nerazzurro, non sono un Uomo da Bruciare, ma Vivo la Favola Mia e Baratto L'evento. Tu Salvami, non posso Morire Qui su Marciapiedi o Spiagge. Arrendermi mai con le Spalle al Muro..., No Mamma No, Un Uomo No , Amico se vorrai. Ciao Ni , Vita (ti Amo Renato...un pò troppo? ...Naaa!) Tra Judo, Inter e Renato, vivo la vita e mi sento fortunato. Di cosa vi parlerò? Delle mie passioni, sperando di incontrare le vostre!