Immagini create con IA spacciate per vere, fake post e fake news: il fenomeno dello “slop” sui social media

Immagini create con IA spacciate per vere stanno facendo milioni di like sui social media: il fenomeno dello “slop” sta diventando un trend.

Nell’era digitale in cui la comunicazione istantanea e globale è diventata la norma, i social media hanno rivoluzionato il modo in cui le informazioni vengono diffuse e consumate. Tuttavia, insieme alla loro potenza di connettere persone e idee, i social media hanno anche amplificato un fenomeno preoccupante: le fake news.

Ma ad aggiungere peso alla gravità del problema, da un pò di tempo si aggiunge anche l’intelligenza artificiale, o meglio, l’uso dell’IA per creare immagini per acchiappare like sul proprio profilo o su un gruppo.

Cosa ne pensate di questo lavoro? Grazie a tutti coloro che apprezzeranno

E’ una manifestazione preoccupante nell’ecosistema dei social media. La nuova moda, per meglio dire, furberia, per acchiappare like, è rappresentata dai post che presentano immagini chiaramente generate da intelligenze artificiali, ma che vengono spacciate per autentiche. Lo dimostra il fatto che non riportano nessuna didascalia che ne dichiara la vera origine di creazione dell’immagine, cosa che da un pò di tempo è diventata obbligatoria.

Sono anche queste fake news, o notizie false, e rappresentano una minaccia significativa per la società contemporanea. Definite come informazioni deliberate e ingannevoli che mirano a diffondere disinformazione o manipolare l’opinione pubblica, le fake trovano terreno fertile sui social media, dove la velocità di condivisione e la viralità possono farle diffondere rapidamente senza un adeguato controllo.

Per darvi un’idea, ho scelto alcune immmagini che girano sui social, create palesemente con IA ma che comunque sono riuscite a catturare molti like e condivisioni.

Ed alcune sono ancora più evidenti:

Fattori che Favoriscono la Diffusione

I social si basano su tre macro fattori per la diffusione e la visibilità massima dei post che si possono riassumere così.

Velocità e Viralità: Le piattaforme sociali sono progettate per favorire la condivisione veloce di contenuti interessanti o controversi, senza necessariamente verificare la loro veridicità.

Algoritmi di Raccomandazione: Gli algoritmi dei social media tendono a mostrare agli utenti contenuti simili a quelli che hanno già consumato o condiviso, creando bolle informative che possono perpetuare la diffusione di fake news tra gruppi affini.

Manomissione e Manipolazione: Gruppi o individui con intenzioni politiche, economiche o sociali possono manipolare sistematicamente i contenuti sui social media per promuovere un’agenda specifica, danneggiare un avversario o per monetizzare il proprio profilo.

Il Fenomeno del “Slop” e le sfide delle Intelligenze Artificiali

Recentemente, è emerso un nuovo neologismo per definire questa pratica. Si chiama “slop”, dall’inglese “pastone”, parola è usata per indicare il miscuglio di cibo triturato che si versa nelle mangiatoie degli animali nelle fattorie.

Questo termine si riferisce a contenuti di bassa qualità, fake news, immagini o video generati da intelligenze artificiali. Lo “slop” può includere informazioni distorte o completamente inventate, spesso ingannando utenti meno informati e compromettendo l’affidabilità delle informazioni online, o immagini e video generati con IA per far crescere il profilo, la pagina o il gruppo.

Ne sono un esempio le immagini che vi ho mostrato, oppure il volto di Gesù o di Pippo Franco che emerge dai contorni di un panorama, oppure ancora la notizia che Obama fosse musulmano.

Questo fenomeno evidenzia le sfide crescenti associate all’uso delle intelligenze artificiali per generare e distribuire contenuti digitali.

Nonostante le promesse delle intelligenze artificiali nel migliorare l’efficienza e l’accessibilità delle informazioni, è cruciale affrontare questi rischi con politiche rigorose e strumenti di verifica delle fonti più sofisticati. L’educazione degli utenti sull’importanza della critica delle informazioni e la trasparenza nell’uso delle AI sono fondamentali per mitigare l’impatto negativo dello “slop” e promuovere un ambiente online più affidabile e informato per tutti.

Dallo slop allo spam è un attimo

Affrontare il problema delle fake news e dello “slop” sui social media richiede un impegno collettivo e coordinato da parte di utenti, piattaforme digitali, media tradizionali e autorità regolatorie. Educare gli utenti sulla critica delle fonti, migliorare la trasparenza delle piattaforme e implementare regolamentazioni efficaci sono passi cruciali per proteggere l’integrità dell’informazione e promuovere un ambiente online più sicuro e informato per tutti.

Dietro un post contraffatto si nasconde sempre un utente che ha un unico scopo: raggirare il prossimo. E on sappiamo fino a che punto è in grado di danneggiare o quali siano i suoi obiettivi. Dallo slop allo spam il passo è davvero breve, soprattutto se non stiamo attenti a proteggere la nostra identità, i nostri dati sensibili e le nostre password.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”