La Francia vieta i PFAS in diversi prodotti, a tutela della salute

La Francia ha approvato una legge che vieta l’uso dei PFAS in cosmetici, prodotti a base di cera, impermeabilizzanti per abbigliamento, vestiti e prodotti tessili. Con 289 votanti e solo 51 contrari, l’Assemblea Nazionale ha dato un segnale chiaro per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica.

Cosa sono i PFAS e perché sono pericolosi

I PFAS (sostanze perfluoroalchiliche) sono una classe di composti chimici utilizzati per la loro resistenza all’acqua, al grasso e alle alte temperature. Sono presenti in numerosi prodotti di uso quotidiano, come cosmetici, pentole antiaderenti, imballaggi alimentari, schiume antincendio e tessuti impermeabili. Tuttavia, questi composti sono altamente persistenti nell’ambiente e possono accumularsi nell’organismo umano, con effetti dannosi sulla salute. La loro dispersione nell’acqua potabile è un problema serio, poiché diverse ricerche hanno collegato l’esposizione ai PFAS a malattie cardiovascolari, disfunzioni ormonali e alcuni tipi di tumore.

Inoltre, durante gli incendi, i PFAS contenuti negli schiumogeni antincendio possono entrare nell’aria e nell’acqua, rappresentando una minaccia per la salute. La loro persistenza nell’ambiente e l’accumulo nei tessuti biologici aumentano la preoccupazione per gli effetti a lungo termine.

La Francia vieta i PFAS - un rubinetto da cucina con acqua che scende
La Francia vieta i PFAS in diversi prodotti, a tutela della salute – Foto di Karolina Grabowska da Pixabay

Il primato europeo della Francia

Con questo provvedimento, la Francia vieta di fatto i PFAS e si posiziona come il Paese più avanzato in Europa nella lotta contro l’inquinamento da queste sostanze. Note per la loro persistenza nell’ambiente e i potenziali danni alla salute umana, i PFAS sono sempre più al centro dell’attenzione delle autorità sanitarie e ambientali.

Non si degradano nell’ambiente e sono molto mobili, quindi possono essere rilevati in acqua, aria, pioggia, lontre e merluzzi, uova sode ed esseri umani. Sono collegati al cancro e all’infertilità, tra una dozzina di altre malattie. È stato stimato che ogni anno le PFAS gravano sui sistemi sanitari europei tra i 52 e gli 84 miliardi di euro . (Fonte Foreverpollution)

Il confronto con l’Italia

Secondo Giuseppe Ungherese, responsabile campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, il governo italiano resta indietro su questo tema. «Mentre la Francia mette al bando i PFAS in diverse categorie di prodotti e introduce numerosi interventi normativi in materia per proteggere la salute umana, in Italia il governo Meloni continua a non intervenire, nonostante la contaminazione diffusa delle acque potabili e i gravi casi di contaminazione in alcune aree del Veneto e del Piemonte», dichiara Ungherese.

Dopo il Veneto, la Lombardia e il Piemonte, anche in Toscana sono emerse numerose criticità che confermano una contaminazione da PFAS

Nel marzo del 2024, una nuova indagine di Greenpeace Italia, basata su campionamenti indipendenti ha rivelato che la contaminazione da PFAS (composti poli e perfluoroalchilici pericolosi per la salute umana) è largamente diffusa anche in Toscana e interessa numerosi corsi d’acqua inquinati dagli scarichi di diversi distretti industriali.

Se gli impatti dell’industria conciaria, tessile, florovivaistica e del cuoio erano già stati evidenziati dallo studio del 2013 del CNR-IRSA e dai rilievi annuali di ARPAT, le analisi condotte da Greenpeace Italia provano che anche il distretto cartario lucchese contribuisce all’inquinamento da PFAS. Una scoperta che non dovrebbe sorprendere, visto che l’impiego di queste molecole nell’industria della carta è ben notoLa richiesta di un intervento legislativo

La necessità di un’azione comune

Nonostante le evidenze scientifiche sui danni causati dai PFAS, alcuni dei quali classificati come cancerogeni, l’Italia non ha ancora adottato misure restrittive. «Anche davanti a prove scientifiche sui gravi danni alla salute causati da alcuni PFAS, alcuni dei quali riconosciuti come cancerogeni, il governo italiano non fa nessun passo avanti per proteggere adeguatamente la salute pubblica e l’ambiente. Serve subito una legge nazionale per vietare l’uso e la produzione di PFAS», conclude Ungherese.

E. a tal proposito, Greenpeace Italia ha indetto una petizione alla quale tutti possono aderire cliccando qui o sulla foto qui sotto

IN ITALIA È IN ATTO UN CRIMINE AMBIENTALE E SANITARIO

Pochissimi ne parlano, eppure siamo tra i Paesi più colpiti dalla contaminazione da PFAS, sostanze chimiche che impattano sulla salute di tutti noi. Utilizzati dalle industrie per produrre abbigliamento, cosmetici, packaging per alimenti e in tanti altri prodotti di uso comune, vengono riversati nei nostri fiumi e nell’aria dove inquinano acqua e coltivazioni, arrivando fino alle nostre tavole. I PFAS sono pericolosi per noi e per l’ambiente”.

La Francia vieta i PFAS - nella fotoun cerchio giallo su sfondo grigio, un uomo di schiena con una tuta protettiva ha una scritta sulla tuta "Pericolo PFAS" e il simbolo del pericolo come quello del nucleare, e la scritta della petizione

Foto copertina di Sascha Westendorp da Pixabay

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Maury Maurix
Maury Maurix
Io Sorcino Nerazzurro, non sono un Uomo da Bruciare, ma Vivo la Favola Mia e Baratto L'evento. Tu Salvami, non posso Morire Qui su Marciapiedi o Spiagge. Arrendermi mai con le Spalle al Muro..., No Mamma No, Un Uomo No , Amico se vorrai. Ciao Ni , Vita (ti Amo Renato...un pò troppo? ...Naaa!) Tra Judo, Inter e Renato, vivo la vita e mi sento fortunato. Di cosa vi parlerò? Delle mie passioni, sperando di incontrare le vostre!