Le Furie di Venezia, il nuovo thriller storico di Fabiano Massimi

Venezia 1934. Una nuova indagine per Siegfried Sauer. Una donna che potrebbe rovesciare le sorti di Benito Mussolini. Un figlio da trovare e salvare. Un azzardo disperato per cambiare il corso della storia. Fabiano Massimi ambienta il suo ultimo thriller storico, Le Furie di Venezia (Longanesi), nella Laguna.

“Le furie di Venezia” è un romanzo che riporta alla luce uno dei segreti più oscuri del fascismo. La vicenda di Ida Dalser, prima moglie di Benito Mussolini e madre del loro figlio Benito Albino che, in un crudele atto di repressione, furono allontanati e internati per volontà del regime. Perché dietro l’apparente follia di Ida si nasconde una storia che potrebbe sconvolgere l’intero regime fascista.

Piazza San Marco giugno 1934

«Sauer tornò in sé, all’ora e al luogo in cui si trovava: Venezia, piazza San Marco, giugno 1934, un giorno memorabile che grazie a lui sarebbe diventato eterno. In piedi con le spalle al clamore, schiacciato dalla ressa di camicie nere e comuni cittadini che sin dall’alba erano andati ammassandosi nel trapezio ritagliato fra Procuratie Vecchie, Procuratie Nuove e Ala Napoleonica, contava i minuti e intanto ripassava il piano concordato, semplice e folle come tutti i piani con una chance di successo. (…)
Il Duce a Venezia per accogliere Hitler. La Storia quel giorno passava da lì. Tutti questi dubbi, tutta l’ansia che ne germinava, invasero l’ex
commissario nello spazio di pochi istanti, quanti ne servirono a Livio per ricevere la risposta dalla cupola e girargliela con altri due lampi di luce.
Sauer respirò. Due lampi, non quattro. Andava tutto bene.» - da Le Furie di Venezia 

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Ida Irene Dalser, foto di repertorio licenza CC

Le Furie di Venezia, la trama

Venezia, 1934. Mussolini e Hitler si incontrano per la prima volta in una piazza San Marco gremita di camicie nere. Tra la folla, anche l’ex commissario di polizia Siegfried Sauer e il suo compare Mutti, che hanno raggiunto la città lagunare per unirsi alla resistenza antifascista. La speranza è di creare un incidente che sventi il pericolo di un’alleanza tra Italia e Germania.
Sauer e Mutti incappano però in un mistero di ben altra portata: nella notte, in gran segreto, Mussolini si inoltra in motoscafo nella laguna. I due riescono a seguirlo fino al largo di San Clemente, dove lo vedono attraccare a un pontile buio e poi entrare, accolto da un uomo in camice bianco, nell’edificio principale dell’isola. Un’ora più tardi, il Duce torna al motoscafo e riattraversa la laguna per rientrare ai suoi alloggi, visibilmente scosso.
Sauer e Mutti decidono di indagare e scoprono che sull’isola c’è un manicomio femminile, e che lì è ospitata una paziente misteriosa di nome Ida Dalser.

La sua storia ha dell’incredibile: la donna, infatti, sostiene di essere nientemeno che la prima e unica legittima moglie di Benito Mussolini…
Chi è veramente Ida Dalser? Una folle? Una bugiarda? O una vittima in possesso di informazioni che metterebbero a rischio il Regime?
Sauer e Mutti si renderanno ben presto conto che dietro Ida Dalser e le sue accuse inaudite c’è molto, molto di più. C’è l’inimmaginabile.

ida dalser e Albino Mussolini in una foto bianco nero del 900 licenza CC
La Dalser con il figlio Albino Mussolini foto repertorio su licenza CC

Fabiano Massimi

Fabiano Massimi è nato a Modena nel 1977. Laureato in Filosofia tra Bologna e Manchester, dopo aver lavorato come traduttore e consulente per alcune fra le maggiori case editrici italiane, oggi insegna scrittura nel programma universitario della Scuola Holden. Per Longanesi, oltre Se esiste un perdono (2023), ha pubblicato L’angelo di Monaco (2020) e I demoni di Berlino (2021) . Due thriller storici tradotti in numerose lingue che gli sono valsi il Premio Asti d’Appello in Italia e il Prix Polar in Francia.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte e Cultura. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla realizzazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva. Cura dal 2024 la.promozione della fondazione Sergio Bonfantini e dal 2021 la promozione della Fondazione Carlo Bossone. .Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “ del dottor Ravazzani. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Ha curato per il Comune di Collegno 2 mostre d'arte di respiro nazionale nel 2021 e nel 2022 con circa 90.000 visitatori. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".