Libertà di stampa e “slapp”: basta bavagli all’informazione

Arrivano le nuove norme dell’ Unione Europa in tutela della libertà di stampa e per combattere gli SLAPP. Editoriale di Tina Rossi

Essere una giornalista è sempre stato il mio sogno. Ricordo bene che alle superiori la mia professoressa di italiano criticava regolarmente il mio stile “troppo giornalistico” e la mia attitudine a scegliere tracce di attualità a discapito di quelle che lei amava tanto che vertevano su commenti e prose di poesie e brani di letteratura. Non perchè quel tipo di cultura non mi piacesse, ma ero molto più stimolata dal narrare la storia, soprattutto quella contemporanea.

Sono nata negli anni sessanta ed ero una studentessa negli anni di piombo e delle stragi di mafia: impossibile non essere affamata di cronaca. Quello che ho visto, come molti di voi, è oggi storia della Prima Repubblica. Ma è anche storia di un contesto storico dove, malgrado gli insabbiamenti, le commissioni parlamentari che si perdevano nei mandri degli intrighi politici internazionali e gli interventi dei Servizi Segreti, la ricerca della verità era pane per i colleghi giornalisti di allora, coraggiosi maestri di una scuola di informazione che oggi fatica a difendersi.

E lo dico con cognizione di causa, visto che sono l’editore di un giornale, figlia di quella scuola. Ma è proprio questa lotta per la libertà di stampa e, soprattutto, di espressione, che oggi sono una giornalista e la conseguente scelta di creare un giornale dove politica e cronaca nera non sono benvenute. Meglio gli approfondimenti di attualità di carattere sociale e quelli di qualità per promuovere la cultura delle arti.

2020: la svolta.

Se c’è un momento in cui si può individuare un tangibile cambiamento a livello sociale e di comunicazione, questo è senza dubbio il 2020. Il disastro biologico e sanitario che il mondo ha vissuto, ha accelerato in modo impressionante il progresso tecnologico e cambiato le abitudini sociali in toto. Gli argomenti da trattare erano davvero tanti e delicati.

Per quel che mi riguarda, e tornando alla mission del nostro magazine, restare fuori da notizie di politica e di cronaca è stato davvero difficile. Nel periodo di pandemia, è stata una linea sottile che smarcavamo sovente, in via eccezionale ma dovuta, proprio per il dovere di cronaca e di informazione. E solo noi sappiamo le difficoltà incontrate nel rendere trasparente e veritiera la comunicazione di fatti e notizie.

La libertà di stampa è un diritto da difendere, perchè oggi più che mai è in pericolo. Se è vero che il web sia un grande canale di comunicazione, è pur vero che è anche un contenitore infinito che da libero spazio a chiunque e, proprio per questo, il rischo di fake news aumenta in maniera esponenziale.

Un’occasione ghiotta per approfittarne e farne la motivazione principale per una limitazione del nostro lavoro. Se da una parte concordiamo tutti sul fatto che le notizie debbano essere verificate e veritiere, dovremmo però essere altrettanto d’accordo sul fatto che il mestiere del giornalista debba essere tutelato, a partire dal distinguo di un giornalista da un blogger, e di un professionista da un leone da tastiera.

E non posso che essere d’accordo e sperare davvero che questa tutela continui ad esistere e, anzi, migliori.

Le azioni dell’UE

Ogni giorno i giornalisti e gli operatori dei media esercitano la loro libertà di espressione con coraggio, spesso correndo grandi rischi. Un giornalismo indipendente e basato sui fatti contribuisce alla salvaguardia delle nostre democrazie denunciando le ingiustizie, chiamando i leader a rispondere delle loro azioni e consentendo ai cittadini di prendere decisioni informate. Nel 2024, con lo svolgimento delle elezioni in oltre 60 paesi del mondo, il lavoro dei giornalisti è più importante che mai.

I giornalisti sono i nostri occhi e le nostre orecchie sul campo e devono essere tutelati sempre e ovunque. L’UE condanna fermamente tutti gli atti di violenza, comprese le minacce, perpetrati da Stati, gruppi organizzati o singoli individui nei confronti dei giornalisti per l’esercizio della loro professione. Tali reati non devono restare impuniti, in qualsiasi luogo essi vengano commessi“, ha dichiarato l’UE.

Cosa sono gli slapp?

Gli SLAPP sono azioni legali infondate e abusive che mirano a mettere a tacere coloro che lavorano nell’interesse pubblico su questioni come i diritti fondamentali, l’ambiente e l’accesso pubblico alle informazioni. Per la prima volta in assoluto, sono in vigore un sistema di potenti garanzie procedurali per i casi transfrontalieri di SLAPP. Queste garanzie equipaggeriranno i tribunali per affrontare contenziosi abusivi, nonché scoraggiare i potenziali ricorrenti dall’impegnarsi in tali pratiche.

Le persone prese di mira da una SLAPP possono richiedere che il loro caso venga respinto in modo manifestamente infondato. Inoltre, i ricorrenti che hanno intentato un procedimento giudiziario abusivo contro la partecipazione pubblica possono essere condannati a sostenere il costo del procedimento e possono anche affrontare sanzioni e altre misure.

La vicepresidente per i valori e la trasparenza, Vàra Jourovà, ha dichiarato: “Il diritto alla libertà di espressione e di informazione, compreso il rispetto della libertà e del pluralismo dei media, sono diritti fondamentali e valori fondamentali dell’Unione europea. Gli SLAPP minano questi diritti fondamentali e ostacolano il lavoro di coloro che sono i cani da guardia delle nostre democrazie. Le nuove regole proteggeranno coloro che lavorano e agiscono nell’interesse pubblico dalle azioni che mirano a censurare, danneggiare, molestare e a metterle a tacere.

Il duro mestiere del reporter di guerra

I giornalisti e gli operatori dei media che lavorano come corrispondenti da zone di conflitto devono essere tutelati nel rispetto del diritto internazionale umanitario. L’UE deplora il drastico aumento del numero di giornalisti uccisi o feriti in servizio, mentre danno conto delle conseguenze devastanti della guerra. Sono troppi i giornalisti che negli ultimi mesi hanno perso la vita mentre trasmettevano notizie da Gaza. I giornalisti continuano inoltre a correre rischi ogni giorno facendo informazione sulla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e sui conflitti in corso in Myanmar, in Sudan e altrove.

L’UE ha espresso profonda preoccupazione per la pratica di negare ai media indipendenti l’accesso alle zone di conflitto, finalizzata a controllare lo spazio dell’informazione e a limitare l’accesso del pubblico a un’informazione fattuale e obiettiva.

In tutto il mondo i media indipendenti si trovano di fronte a una serie di minacce che mettono a rischio la loro esistenza. Ora più che mai dobbiamo agire con decisione affinché i media possano esercitare le loro attività in condizioni politiche, economiche e giuridiche sostenibili. Al suo interno l’UE ha compiuto un notevole passo avanti in tal senso con l’adozione del regolamento europeo sulla libertà dei media, un atto legislativo di importanza storica che mira a rafforzare la libertà editoriale, salvaguardare le fonti giornalistiche e migliorare la trasparenza della proprietà dei media nell’UE.

Mission: difendere la libertà dei media

L’UE ha dichiarato di rimanere ferma nel suo impegno di tutelare la libertà di stampa e il pluralismo dei media in tutto il mondo. Difendendo la libertà dei media, proteggiamo non solo il nostro diritto all’informazione, ma anche la nostra stessa capacità di plasmare un futuro fondato sulla verità e sull’assunzione delle responsabilità.

In occasione della Giornata mondiale della libertà di stampa, celebrata proprio venerdi scorso, la Commissione ha ribadito il suo impegno a sostenere e difendere la libertà e il pluralismo dei media, nell’UE e nel resto del mondo. I giornalisti devono essere in grado di lavorare liberamente e in modo indipendente: questo diritto è al centro del sistema di valori e della democrazia nell’UE.

Negli ultimi anni si sono registrati sempre più attacchi nei confronti di giornalisti. Per questo la Commissione europea ha adottato una serie di misure concrete e ha fatto della protezione dei giornalisti uno degli elementi chiave della nostra legislazione in materia di media, con alcune norme che entreranno in vigore da domani, lunedi 6 maggio.

Le nuove norme

Le nuove norme contro le azioni legali abusive contro i giornalisti e i difensori dei diritti umani (“azioni bavaglio” o SLAPP), entreranno in vigore da lunedi 6 maggio e forniranno ai giornalisti e ai difensori dei diritti umani strumenti per contrastare i procedimenti giudiziari abusivi.

Martedì 7 maggio entrerà in vigore anche il regolamento europeo sulla libertà dei media, che introdurrà ulteriori garanzie in materia di indipendenza editoriale, pluralismo dei media, trasparenza ed equità e consentirà una migliore cooperazione tra le autorità competenti per i media grazie a un nuovo comitato europeo per i media.

Queste iniziative rientrano in una strategia europea globale per i media, incentrata sul piano d’azione per la democrazia europea e sul piano d’azione per i settori dei media e degli audiovisivi.

Venerdi scorso, la Commissione ha inoltre pubblicato uno studio dal quale emergono i tangibili progressi compiuti negli Stati membri dell’UE verso l’attuazione della raccomandazione della Commissione sulla protezione, la sicurezza e l’emancipazione dei giornalisti.

Le dichiarazioni dell’UE

Vera Jourova, Vicepresidente per i Valori e la trasparenza, ha dichiarato: “Oggi (rif. alla giornata mondiale della libertà di stampa – n.d.r.) rendiamo omaggio a tutti i giornalisti e operatori dei media che ci informano, talvolta a rischio della loro vita. È dovere delle democrazie proteggerli. Nell’UE abbiamo approvato leggi senza precedenti, tra cui il regolamento per la libertà dei media e la direttiva per contrastare i procedimenti giudiziari abusivi contro i giornalisti. Invitiamo gli Stati membri ad attuare quanto prima queste norme. La Commissione continuerà gli sforzi per contribuire ad affrontare le sfide che i media si trovano ad affrontare, anche per quanto riguarda la sostenibilità economica del settore.”

Il Commissario per il Mercato interno Thierry Breton ha aggiunto: “Garantire che i giornalisti possano svolgere il loro lavoro in un panorama mediatico ottimale è fondamentale per le nostre democrazie. Con l’entrata in vigore del regolamento sulla libertà dei media, la prossima settimana, questa Giornata mondiale della libertà di stampa vede l’UE più che mai dotata di un efficacissimo armamentario di strumenti per difendere l’indipendenza e il pluralismo.”

Immagine di copertina creata con IA Bing

Potrebbe interessarti anche:

La razza umana si estinguerà a causa dell’Intelligenza Artificiale?

Guerra di Gaza: quale storia insegneremo domani?

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”