London Calling: da Camden Town a Soho, attraverso la musica

London calling”, pubblicata nel 1979 è probabilmente, insieme a “Should I Stay Or Should I Go”, la canzone più conosciuta del gruppo punk-rock britannico The Clash. Non tutti, però, conoscono il vero significato del titolo. Molte persone, infatti, utilizzano queste due parole senza sapere cosa si nasconda davvero dietro di esse.

In sostanza, con questo brano i Clash invitavano tutti a lasciarsi alle spalle l’immagine di Londra degli anni ’60, la celeberrima “swinging London”, vista come una città turistica e frivola, per focalizzarsi sui problemi reali e attuali dell’epoca.

London Calling” è un’icona del punk, entrata nella storia del genere, e per il suo significato complesso e profondo, non dovrebbe essere usata per promuovere quell’idea di Londra che i Clash volevano superare.

Quindi, chiedo quindi scusa fin da subito, se anch’io userò queste due parole in modo “improprio”, per proporvi un viaggio “On every street”, e per raccontarvi la Londra dove, come mi ha detto qualcuno del posto, “ogni strada suona”.

Londra: il cuore pulsante di numerosi movimenti musicali che hanno plasmato la storia della musica contemporanea, epicentro per il punk, la new wave, il new romantic.

Dalle strade di Camden Town ai club di Soho, la città ha visto nascere e crescere generi musicali che hanno influenzato artisti e fan in tutto il mondo.

Camden Town: Il Cuore del Punk

Negli anni ’70, Camden Town diventa il centro della scena punk londinese. Con il suo mix di mercati, locali notturni e una vibrante comunità artistica, Camden attira giovani ribelli e musicisti alla ricerca di un modo per esprimere la loro frustrazione e ribellione contro la società tradizionale. Uno dei luoghi iconici di questo movimento è il Roundhouse, un’ex stazione ferroviaria trasformata in uno spazio per concerti, che ospita band come i Sex Pistols e i The Clash.

Sempre negli anni settanta, c’è anche il Dingwalls, altro locale storico di Camden che propone serate con esibizioni di numerosi artisti punk emergenti. La vicinanza del Camden Market offre un luogo dove i giovani punk possono acquistare vestiti e accessori alternativi, contribuendo a definire l’estetica del movimento.

Soho: La New Wave e il Synth-Pop

Spostandoci verso il centro di Londra, Soho rappresenta un’area storicamente associata alla musica e alla cultura alternativa. Negli anni ’80, Soho diventa il fulcro della new wave e del synth-pop. Club come il Blitz Club, fondato da Steve Strange e Rusty Egan, diventano i punti di ritrovo per i nuovi romantici, un sottogenere della new wave caratterizzato da uno stile estetico eccentrico e un suono elettronico distintivo.

Artisti come i Duran Duran, Spandau Ballet e Visage frequentano questi club, definendo un nuovo movimento culturale e musicale.

Il Marquee Club, situato a Wardour Street, è un altro locale storico che, in quegli anni, ospita una vasta gamma di artisti new wave e rock.

Brixton: La Fusione Culturale

Brixton, nel sud di Londra, conosciuto per la sua ricca diversità culturale e per essere un crogiolo di influenze musicali, negli anni ’80 e ’90, Brixton vede la nascita e la crescita di generi come il reggae, il ska e il dub, che si fusero con il punk per creare nuovi suoni. Il Brixton Academy, uno dei locali di musica live più famosi di Londra, vanta nella sua lunga carriera di music pub, esibizioni leggendarie di artisti come The Clash, Madness e Public Image Ltd.

Islington e Shoreditch: L’Indie Rock e l’Alternative

Negli anni ’90 e 2000, quartieri come Islington e Shoreditch diventano, invece, il terreno fertile per la scena indie rock e alternative. Locali come il Barfly e il The Garage in Islington ospitano band emergenti che domineranno le classifiche, come i Blur e gli Oasis.

Shoreditch, con la sua atmosfera bohémienne e i numerosi bar e club alternativi, attrae una nuova generazione di musicisti e artisti. Il Rough Trade East, uno dei negozi di dischi più iconici di Londra, diventa un punto di riferimento per gli appassionati di musica indie.

London calling

Londra, con la sua ricca storia e la sua diversità culturale, ha sempre offerto un terreno fertile per la nascita e la crescita di nuovi movimenti musicali. Dai suoni ribelli del punk a Camden Town, passando per l’elettronica della new wave e del new romantic a Soho, fino alle fusioni culturali di Brixton e l’energia indie di Islington e Shoreditch, la città continua a essere un faro per la creatività musicale.

Ogni suo quartiere ha contribuito in modo unico a plasmare il panorama musicale, rendendo London una delle città più influenti nella storia della musica contemporanea e che continua ad essere una calling irresistibile per tutti i musicisti del mondo.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.