Ciao Margherita, sono Gabriele e ho 21 anni. Fino ai 18 anni ho abitato a ***, un paesino di 150 abitanti. Poi, sono venuto a studiare a Milano, molto lontano dalla mia famiglia (che non l’ha presa molto bene).
Da quando sono a Milano la mia vita è cambiata. Fino a 18 anni non avevo avute esperienze di nessun tipo con nessuno; poi una volta che mi sono trasferito, mi sono iscritto a varie chat per incontri, a frequentare discoteche e ho cominciato ad incontrare quasi quotidianamente gente sempre diversa.
Non avrei mai immaginato di poter risultare interessante per qualcuno e devo dirti che ho un certo successo…cioè piaccio abbastanza, soprattutto a gente più grande.
E così la mia vita è divisa tra gli studi universitari di giorno e una vita serale/notturna…movimentata.
Magari ci sono sere che non ho neanche voglia di vedere nessuno, ma è più forte di me e mi caccio in chat a cercare qualcuno (in realtà sono gli altri che cercano me). I miei ovviamente non sanno niente. Ti pare normale? Gabriele.
Ciao Gabriele, io e te veniamo da generazioni molto lontane Io da piccola ho conosciuto gente che ha fatto la guerra, e per questo ha patito la fame; ma fame seria! Una volta ritrovato il benessere, alcune di queste persone erano così impaurite di rimanere senza cibo che, o ne accumulavano a dismisura pur non avendone bisogno, o mangiavano anche quando non avevano fame, con tutti i problemi che ne potevano derivare. Perché ti dico questo?
Ma…cosa ti sta capitando…???
Dalla tua e-mail si riesce a capire, secondo me, cosa ti sta capitando. Vieni da un paesino “di 150 anime”, tra le quali forse non hai trovato qualcuno con cui sperimentare ciò che si sperimenta naturalmente a una certa età. Inoltre – ma vado a sensazione, – forse sei stato un po’ frenato da una famiglia che probabilmente da te si aspettava che fossi il “bravo bambino” (nella tua email, citi la famiglia appunto per ben due volte, quasi fosse stata per te una liberazione non solo allontanarti da un paesino asfissiante, ma anche dalla famiglia stessa).
Risultato: sei giunto a Milano con un estremo appetito di libertà e voglia di fare… quelle esperienze! E tutti gli anni di “digiuno esperienziale” che hai sofferto, ti portano ancora ad avere paura di dover essere nuovamente privato del nutrimento psichico (libertà appunto e interazioni di quel tipo), tanto da incontrare, uscire con qualcuno anche senza averne voglia. Tutto ciò, appunto per accumulare idealmente “scorte di esperienze” nel caso poi dovesse sopraggiungere un altro lungo periodo di “carestia”.
Per concludere, mi pare normale che un ragazzo della tua età esca, si diverta e faccia le sue cose. Ma mi pare meritevole di attenzione il capire se alla base di questa “bulimia sociale” non vi siano paure profonde e radicate. Come quella di ritornare ad essere solo. Pensaci!
Un abbraccio. Margherita
Ps: ti parlo da zia. Visto che fai una vita un po’ “movimentata”, mi raccomando: usa le dovute precauzioni! O. k? 🙂
Scrivetemi su info@zetatielle.com , risponderò ad ognuno di voi!!!
Seguite Margherita anche su facebook !