Osaka Flu, il nuovo album “La Strana famiglia”

La strana Famiglia“, il nuovo album degli Osaka Flu, tra Rino Gaetano e De Andrè, è l’omaggio del punk al cantautorato italiano. Una rivisitazione moderna, di alcuni brani “irriverenti” che la radio cerca di mettere sotto il tappeto. La canzone scomoda, che non piace alla politica ed alla massoneria, la canzone che diventa “di nicchia” per buoni intenditori, come un buon whisky, invecchiato in botti di rovere.

In un panorama di canzonette, fatte di autotuning e rap, di testi più o meno leggeri, che ogni tanto fanno capolino nel sociale, ma non troppo, gli Osaka Flu osano e lo fanno con coraggio e in-coscienza.

Ho l’età per ricordarmi il contesto storico e sociale che ha visto l’uscita dei brani scelti dalla band aretina e pensare di vederli riproposti oggi, in un live nella piazza del centro, mi fa spuntare un sorriso maligno e perverso. Da Rino Gaetano a Gaber, ascoltando “La strana Famiglia” mi viene in mente solo una frase:”Quando morto sarò una sera, nessuno mi piangerà, non rimarrò sottoterra, son vento di libertà.” .

Era l’era della rivoluzione, era il vento degli ideali. Forse quel vento può tornare a soffiare? Allora vale la pena crederci, se la risposta viene ancora una volta dalla musica.

Osaka Flu

Arezzo, 2010. La passione comune per la musica unisce le strade dei fratelli Peruzzi, Daniele, voce e chitarra, e Francesco, basso, e il batterista Michele Casini, spingendoli a suonare e comporre insieme musica indie punk. Solo due anni dopo partecipano all’Arezzo Wave, uno dei festival più conosciuti in Italia.

2014. Esce il loro primo disco, “Look out Kid”, che riscuote subito ottime critiche, definendo con l’espressione “Bo Diddley meets the Arctic Monkeys”, il singolo “I don’t care if it’s right or wrong”. Repubblica parla, invece, di Pulp Rock e di musica che rimanda alle colonne sonore del famigerato Quentin Tarantino. Dopo il grande successo di critica e pubblico, gli Osaka Flu cominciano un’intensa attività live, che li porta in giro per tutta la penisola.

2016. Con i brani “Apocalhister”, “Propaganda” e “KM 183”, le emittenti radiofoniche accolgono il talento dei tre musicisti con grande entusiasmo.

2018. Gli Osaka Flu pubblicano “L’Italia è fuori dal mondiale”, “Gina”, “Viva Verdi La Magnani e Berlinguer” e “Mi fa schifo lavorare”.

Arrivando, così, al 2020.

i tre musicisti della band osaka flu in fila uno dietro l'altro girati di lato, sullo sfondo una serranda abbassata

Nuovo anno, nuova musica

13 gennaio 2020. Registrato al Rooftop, Studio Arezzo, con il mix di Marco Romanelli e Arturo Magnanensi, masterizzato da Master di Giovanni, esce il nuovo disco “La strana famiglia”, disponibile su tutti i digital Store.

Disco particolare per la band, che ripropone sette cover di brani di cantautori italiani, da Rino Gaetano agli Afterhours, contaminandole con la proprio personalità artistica.

A Novembre 2015 abbiamo fatto uno spettacolo in carcere suonando delle canzoni che parlavano della detenzione e l’ultimo pezzo era “Nella mia ora di libertà” di Fabrizio De Andrè”, raccontano gli Osaka Flu, “Continuiamo ancora a suonarlo in tutte le nostre esibizioni. Dopo i concerti ci chiedevano tutti se era compresa in qualche disco così abbiamo deciso di registrarla. Poi ognuno ha portato due canzoni a cui era particolarmente legato ed è scappato fuori l’album “La Strana Famiglia”.

Durante le registrazioni ci siamo divertiti da matti! – continuano gli Osaka Flu – Abbiamo fatto basi ritmiche in presa diretta, ma le voci sono cantate da tutti e tre insieme per cercare di dare la stessa intensità di quando suoniamo dal vivo. In più volevamo che suonasse come un disco punk degli anni ’80, di quelli che ci facevano saltare dalla seggiola. In questi 33 minuti ci sono punk, la terra, i Clash, l’amore, i rutti, l’amicizia, il clistere, Arezzo, il disagio, La Toscana, uno sciacquone, l’Italia ed ora siamo tre volte più carichi per il prossimo album di inediti a cui stiamo lavorando“.

nella foto vengono rappresentate due gambe che indossano due calzini differenti, un fantasmino bianco e sull'altro piede un calzino alto nero a pallini rossi, accanto il titolo del nuovo album degli osaka flu la strana famiglia

La strana Famiglia

Il titolo dell’album è un omaggio a Gaber. “Daniele l’ha suonata una volta in sala prove con la chitarra acustica, c’è piaciuta e l’abbiamo registrata. Gaber è un eroe nazionale e noi gli abbiamo reso  omaggio facendo più caciara possibile come ad una cena tra amici in osteria“. Tutte le cover hanno una loro storia, intrinseca ed estrinseca, ma tutte sono accompagnate da un aneddoto che ne legittima la presenza all’interno dell’album.

Arrangiamenti geniali, che danno freschezza e attualità ai brani. Un lavoro ben riuscito, non facile da proporre, visto lo spessore dei nomi e la particolarità dei testi, ma gli Osaka Flu hanno rielaborato le cover con rispetto e il giusto zelo, senza dissacrarne l’ascolto, come purtroppo spesso avviene. Bravi ragazzi!

Non vi dico oltre. Vi dico solo che gli Osaka Flu hanno un loro sito ufficiale, una pagina facebook e un canale youtube, dove potete seguirli e, soprattutto, vi danno appuntamento da domani su tutti i digital store.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”