Paga con smartphone al casello e prende la multa

Pagare il pedaggio al casello con lo smartphone? Semplice, pratico, veloce… o almeno così sembra, fino a quando non arriva una multa e la decurtazione dei punti dalla patente. Questo è esattamente ciò che è successo a Saint, un influencer francese da oltre 300.000 follower su TikTok, che si è ritrovato con 90 euro di multa e tre punti in meno sulla patente.

Ma facciamo un passo indietro e raccontiamo questa storia dall’inizio (il video al fondo dell’articolo).

Francia 23 gennaio 2025

Saint aveva deciso di utilizzare Apple Pay per pagare al casello. Per farlo, si è fermato – macchina accesa – e ha preso il telefono in mano.

Sorpresa: usare il cellulare quando si è alla guida di un veicolo costituisce una violazione del codice della strada. Secondo la normativa, infatti, è vietato utilizzare il cellulare mentre il motore è acceso, anche se si è fermi al casello. La legge considera il veicolo “in movimento” anche in queste circostanze, lasciando poco spazio per appelli o interpretazioni.

L’episodio non è passato inosservato. Saint, visibilmente contrariato, ha pubblicato un video su TikTok in cui racconta l’accaduto e avverte i suoi follower: “Attenzione, non pagate il pedaggio con Apple Pay” Il video, che ha rapidamente accumulato visualizzazioni e commenti, ha acceso un acceso dibattito online.

paga con smartphone  - uno screenshot del video con un uomo con lunghi capelli ricci che parla

A rendere la vicenda ancora più curiosa, un altro famoso tiktoker, Masak, è intervenuto nel dibattito. Masak ha messo in luce una contraddizione: la società Vinci, che gestisce le autostrade francesi, incoraggia i conducenti a effettuare pagamenti elettronici, smartphone inclusi. Insomma, da un lato ti invitano a usare il telefono per pagare, dall’altro rischi una multa se lo fai per via del divieto della guida con cellulare. Un vero cortocircuito normativo.

La risposta di Macron: “vous avez raison!”

Se pensate che tutto finisca qui, però, vi sbagliate. La questione è arrivata fino alle orecchie del Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, che – in un gesto a dir poco sorprendente – ha risposto direttamente a Saint, sempre su TikTok. Nel suo video, Macron dichiara apertamente che i due influencer hanno ragione. Ha riconosciuto che la normativa deve essere migliorata. Ha poi dichiarato dia ver già trasmesso il caso al ministro degli interni e ha ringraziato per la segnalazione.

Non solo: Macron ha anche sottolineato che, entro il 2025, dovrebbe essere possibile pagare il pedaggio con lo smartphone in modo sicuro e senza rischi di contravvenzioni.

L’episodio, oltre a scatenare reazioni e commenti a non finire, ha anche fatto riflettere su quanto sia importante aggiornare le regole del codice della strada per stare al passo con i tempi e con le nuove tecnologie.

Questo episodio solleva anche un interrogativo che potrebbe riguardare presto l’Italia: i nostri regolamenti sono pronti ad affrontare situazioni simili? La storia di Saint potrebbe essere un campanello d’allarme anche per noi. E, perché no, ci lascia con un’avvertenza utile anche per noi italiani: se siete al casello, attenzione al telefono – o meglio, spegnete il motore prima di usarlo.

Chissà se questa storia diventerà un esempio di come la voce di un singolo, amplificata dai social, possa portare a un cambiamento reale. Di certo, Saint non si aspettava che un suo video diventasse un caso nazionale… e internazionale.

@cnews

Emmanuel Macron a répondu ce mercredi 22 janvier sur TikTok au sujet de l’interdiction de payer avec son téléphone au péage. Deux influenceurs avaient dénoncé cette situation contradictoire entre ce que prévoit le Code de la route et ce que recommande Vinci Autoroutes. #sinformersurtiktok #EmmanuelMacron #Mazdak #Saint #Péage #ApplePay [Sipa, Canva, Adobe, Reuters, TikTok]

♬ son original – CNEWS – CNEWS

“Saint e Masak, voi avete ragione. Io credo che nel 2025 si debba poter pagare il pedaggio con lo smartphone. Andremo a correggere questa cosa, ho già trasmesso il dossier al ministro degli interni”.

Emmanuel Macron – Presidente della Repubblica Franc

Immagine di copertina creata con Dream Lab Canva

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”