Perchè venerdi 17 porta sfortuna? Scopriamolo senza paura (forse)

Prima di parlare del fatidico venerdì, diamo al 17 il suo momento di gloria. La paura del 17 si chiama eptacaidecafobia. Un nome complicato per una superstizione tutta italiana (o quasi). Eh sì, mentre il resto del mondo trema per il 13, da noi il 17 si è guadagnato il titolo di numero porta-sfiga per eccellenza.

Ma non siamo gli unici: anche in Grecia e in alcune zone dell’Europa centrale il 17 è visto come un brutto cliente. Talmente brutto che molti alberghi saltano la camera numero 17, passando direttamente dalla 16 alla 18. E non parliamo dei mezzi di trasporto: niente fila o sedile numero 17, giusto per non rischiare!

Ma perché proprio il 17?

La colpa, come sempre, è degli antichi Romani. Scrivendo 17 in numeri romani, XVII, possiamo rimescolare le lettere per ottenere “VIXI”. Che vuol dire? “Ho vissuto”, cioè “ciao, sono morto”. Già così fa venire un po’ di brividi, no?

Inoltre, il 17 ha una pessima reputazione anche nella Bibbia. Secondo la leggenda, il diluvio universale sarebbe iniziato il 17 del secondo mese. Insomma, questo povero numero si è trovato incastrato tra le disgrazie già dall’antichità.

E quel venerdì? La combo esplosiva

Adesso aggiungiamo il venerdì al mix. Nella tradizione cristiana, il venerdì è legato a eventi drammatici, come la crocifissione di Gesù. Ecco perché, unito al 17, si crea la combo perfetta per un giorno che, per molti, è meglio passare sotto le coperte.

Cosa dice la scienza? Spoiler: Murphy era un ottimista

Ovviamente, la scienza non crede a queste superstizioni. Però c’è una spiegazione interessante: il nostro cervello tende a notare di più gli eventi negativi quando ci aspettiamo che accadano. Insomma, se pensi che venerdì 17 porti sfortuna, anche una gomma bucata sembrerà la prova definitiva.

E qui entra in scena la legge di Murphy, che ci insegna: “Se qualcosa può andare storto, lo farà.” E, badate bene, Murphy era un ottimista.

Venerdì 17 e la giornata anti superstizione

Dal 2009 il CICAP organizza la Giornata Anti Superstizione (GAS), un appuntamento che si rinnova a ogni venerdì 17, per comunicare in modo ironico un concetto molto importante: essere superstiziosi porta male! Durante la GAS si riflette su cosa siano le superstizioni, si cerca di sfidarle e di esorcizzare insieme la paura o anche solo il sospetto che alcuni gesti, persone oppure oggetti possano portare sfortuna o fortuna. A volte si usano giochi e altre trovate che possono fare sorridere, ma che vogliono essere un modo per affrontare con leggerezza rituali e tradizioni che, se presi troppo sul serio, possono anche condizionare negativamente la vita delle persone.

Alla fine, ce ne possiamo fregare?

Venerdì 17 è solo un giorno come un altro, a meno che non gli diamo noi il potere di rovinarci la giornata. Possiamo ignorare la superstizione, ridere un po’ di queste storie e magari fare pace con il numero 17. O almeno provarci… finché non vediamo un sedile vuoto con quel numero.

Foto copertina di Leeloo The First da Pexels.com

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Maury Maurix
Maury Maurix
Io Sorcino Nerazzurro, non sono un Uomo da Bruciare, ma Vivo la Favola Mia e Baratto L'evento. Tu Salvami, non posso Morire Qui su Marciapiedi o Spiagge. Arrendermi mai con le Spalle al Muro..., No Mamma No, Un Uomo No , Amico se vorrai. Ciao Ni , Vita (ti Amo Renato...un pò troppo? ...Naaa!) Tra Judo, Inter e Renato, vivo la vita e mi sento fortunato. Di cosa vi parlerò? Delle mie passioni, sperando di incontrare le vostre!