Riccardo Inge, il nuovo singolo “Due ragazzi Due ragazze”

E’ uscito il nuovo singolo “Due ragazzi Due Ragazze” di Riccardo Inge, un inno all’amore universale

Essere gay oggi è ancora visto come una diversità criticabile e condannabile, pera lcuni, addirittura una malattia. Eppure siamo nel 2020. A nulla valgono tutti i progressi sociali, l’evoluzione dei diritti umani, le costituzioni. Essere omosessuale oggi è ancora un peccato. Come se quello che si fa sotto le lenzuola, nel proprio privato, fosse un elemento da curriculum. Per fortuna, non per tutti. La discriminazione sessuale è oggetto di una lotta più che mai attuale, negli ultimi tre decenni c’è stato uno spostamento verso una maggiore accettazione dell’omosessualità, ma l’omofobia rimane diffusa.

E se bastasse solamente immaginare, una canzone come un ponte in mezzo al mare e sentirsi un po’ più liberi e sentirsi un po’ più liberi di vivere

Due ragazzi, Due ragazze

«Ho scritto una canzone che parla d’amore“. Quello a cui si riferisce Riccardo Inge è un amore considerato “diverso”, un amore universale. “Tipicamente con una frase di questo tipo siamo tutti portati a pensare che si tratti della solita canzone su un banalissimo quanto struggente rapporto amoroso tra due persone che si amano o non si amano”. E invece no. E’ un amore tra due ragazzi e due ragazze. “No, si tratta veramente di una canzone che parla d’amore. Intendo l’amore in senso lato, l’amore per la vita e per la libertà di vivere. L’amore per una persona, indipendentemente dalla razza, dal sesso, dall’orientamento sessuale o dal possibile grado di parentela”.

Un amore che è ancora oggetto di quelle critiche e giudizi spietati, gratuiti, direi cattivi, di chi si erge giudice di un’emozione, di un sentimento sporcato solo dall’ignoranza, non certo dalla sua esistenza.

Un brano bellissimo, delicato ed intenso. Una denuncia educata che pochi hanno saputo trattare come Riccardo.

Due chiacchiere con Riccardo Inge

Un amore vero senza togliere niente. A tutti quelli che non sanno accettare che sono leoni dietro le tastiere non hanno più armadi per nascondere gli scheletri“, dice il testo del brano. Un brano dolcissimo, struggente, melodico il giusto, nel pieno italian’s style. Riccardo, come aveva già fatto in “Abbiamo preso l’influencer”, il suo brano precedente, riesce a fotografare immagini con parole e note, come un pittore con la sua tela. Un a capacità artistica che arriva dritto dentro l’anima.

«L’amore è un potere talmente forte che ancora oggi fa paura, soprattutto quando esce dai cosiddetti ‘canoni convenzionali’ radicati nella nostra società”. Continua Riccardo. C’è addirittura la tendenza ad accettare comportamenti persecutori da ‘leoni da tastiera’, mentre il resto del mondo va a rotoli. Per questo ho scritto ‘Due ragazzi Due ragazze’. Un inno di speranza che parla a chiunque voglia ascoltare. Perchè mai come oggi abbiamo bisogno di restare uniti e di sentirci liberi di vivere ‘un’ora insieme, un anno insieme, una vita insieme’ a chi vogliamo.”

Riccardo Inge, due ragazzi due ragazze nel suo nuovo video. Dietro di lui un ponte romano ad archi sopra un fiume  e lui guarda l orizzonte sorridendo
Riccardo Inge

Info e credits

“Due ragazzi due ragazze” è stata scritta e composta da Riccardo “Inge” Diaferia. Produzione e missaggio di Simone Sproccati presso Crono Sound Factory di Vimodrone, Milano. Master a cura di Andrea “Bernie” De Bernardi presso Eleven Mastering Studio di Busto Arsizio di Varese.

Il video è opera del regista Andreas Pinacci.

Una menzione particolare alla band: Riccardo “Inge” Diaferia (voce), Marco El Nino Benvenuti (batteria), Il Fa (basso), Pietro Dalmasso (chitarra acustica ed elettrica), Simone Sproccati (synth e tastiere).

“Due ragazzi due ragazze” è online su YouTube. Il brano è già disponibile in digital download, in streaming e in rotazione radiofonica.

Ovviamente, vi invitiamo a seguire Riccardo Inge su Facebook, Instagram, YouTube e Spotify.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”