Roma Music Festival 2025: una finale carica di emozioni

Talento, passione e professionalità hanno dominato la serata conclusiva del Roma Music Festival 2025, la manifestazione dedicata alla musica emergente ideata e curata da Andrea Montemurro, capace anche quest’anno di richiamare un pubblico numeroso e partecipe. Nella cornice ormai iconica del Teatro Golden di Roma sono saliti sul palco 25 finalisti, suddivisi nelle sezioni duo, interpreti e cantautori. Ogni artista ha presentato un progetto originale, offrendo una finale emozionante e ricca di proposte musicali mature e curate nei dettagli. I concorrenti, provenienti da diverse regioni italiane, erano stati selezionati attraverso mesi di audizioni, live e prove tecniche. Un percorso di preparazione intenso che ha permesso di portare in scena solo i talenti più meritevoli.

Di fronte a una giuria composta da professionisti del settore, musicisti, discografici, autori e giornalisti; i finalisti hanno mostrato personalità artistica, padronanza scenica e una sorprendente consapevolezza musicale.

Per la categoria duo si sono distinti i Babols, che hanno conquistato la vittoria con Fiamme, un brano pop energico e ben costruito. Tra gli interpreti ha trionfato Gaia Fuscà con una versione intensa e delicata di Fango in paradiso, capace di emozionare per sensibilità e qualità vocale. A imporsi tra i cantautori è stata invece Obliqva con il suo Cutre Malacopa. Pezzo originale e ricco di carattere, in cui si intrecciano scrittura profonda e sonorità moderne.

Un evento che conferma la centralità della musica emergente

La conduzione della serata è stata affidata allo storico volto di Radio Radio, Stefano Raucci, che con professionalità ed esperienza ha accompagnato il pubblico attraverso le diverse esibizioni, contribuendo a creare un clima coinvolgente e ben ritmato. L’evento ha così confermato ancora una volta il Roma Music Festival 2025 come uno dei principali punti di riferimento per la scena musicale emergente italiana, offrendo opportunità concrete a giovani artisti che spesso faticano a trovare spazi dove esprimersi. La manifestazione si è distinta non solo per la qualità delle performance, ma anche per l’attenzione posta alla valorizzazione della creatività e del percorso individuale di ciascun partecipante.

Grande soddisfazione è stata espressa dal produttore Andrea Montemurro, che ha sottolineato l’alto livello artistico raggiunto da questa diciannovesima edizione. Ha definito infatti il Festival “la casa della musica emergente e del talento”. Le sue parole hanno ribadito l’importanza di sostenere chi, soprattutto tra i più giovani, sceglie di investire nella musica con dedizione e coraggio. Questa edizione lascia un segno profondo e rinnova l’impegno della manifestazione nel promuovere la cultura musicale. Nonché incoraggiare la creatività e contribuire alla crescita del panorama artistico nazionale. Un appuntamento che guarda al futuro con entusiasmo e che continua a offrire un palco credibile e necessario alle nuove voci della musica italiana.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.
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