Sculture strane incredibili e bizzarre in giro per il mondo

La fantasia umana è davvero incredibile. In giro per il mondo si trovano sculture strane e bizzarre, il cui progetto non avremmo mai potuto immaginare che potesse attraversare la mente di un artista. Sono insolite e stupefacenti . Ognuna di loro ha una sua sua storia da raccontare.

Ungheria : Feltepve

Le sculture e statue  più strane e incredibili del mondo

Iniziamo il nostro percorso fra le sculture strane e bizzarre con questa gigantesca statua. È stata realizzata dall’artista Ervin Loranth Herve in occasione dell’Art Market Budapest del 2014. Un gigante che, a fatica, cerca di venir fuori dal prato della piazza Szechenyi a Budapest . È chiamata Feltepve, dall’ ungherese strappo/strappato.

L’ opera aveva l’intento di mostrare alla gente come l’arte contemporanea potesse diventare parte integrante dell’architettura urbana. Infatti è realizzata in polistirene ed è compatibile con l’ambiente grazie alle sue tonalità del grigio e del beige. Rimangono solo le foto perché l’ installazione era temporanea. Caducità del mondo moderno?

Italia , Biomarzo (VT) Parco dei Mostri

Di Livioandronico2013 – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=64111105

Non una ma decine di sculture strane bizzarre del Cinquecento si trovano nei Giardini di Bomarzo, provincia di Viterbo, chiamato anche Parco dei Mostri . E’ un parco naturale ornato da numerose sculture in peperino risalenti appunto al XVI secolo che raffigurano animali mitologici, divinità e mostri.

Svizzera: la forchetta

Le sculture e statue  più strane e incredibili del mondo. Una forchetta piantata nel lago.

Si tratta della forchetta più grande del mondo. Pesa 450 chili di acciaio inossidabile per 8 metri di altezza, ed è conficcata nel mezzo del lago di Ginevra a Vevey in Svizzera. Piantata nel lago nel 1995. Per commemorare il decimo anniversario del vicino museo dell’alimentazione Alimentarium, già sede della Nestlé.

L’opera è stata disegnata dall’artista svizzero Jean-Pierre Zaugg e realizzata da Georges Favre. Pare che gli abitanti si siano abituati all’idea di una forchetta che infilza il lago come un arrosto.

Inghilterra Headington Shark

lo squalo tra le statue strane e bizzarre sul tetto a headington

Uno squalo di oltre 7 metri in fibra di vetro incastrato sul tetto  al numero 2 di New High Street, Headington, Oxford. Creata dallo scultore britannico John Buckley su commissione di Bill Heine, proprietario dell’edificio. Costruito in segno di protesta contro i bombardamenti americani in Libia.

Mali La Moschea di Djenne

Di Andy Gilham – from [1] JCarriker (304322 bytes) (used with the permission of Andy Gilham of www.andygilham.com, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=165257

La Grande Moschea di Djenne è il più grande edificio di fango del mondo. Un monumento simbolo dell’Africa subsahariana, di una bellezza incredibile e suggestiva. Si trova nel centro della città di Djenné e con tutta la città è, dal 1988, Patrimonio dell’umanità dell’UNESCO. La moschea originale ospitava, durante il Medioevo, uno dei centri di insegnamento islamico più importanti dell’Africa.

Texas: Mustangs

MUSTANGS è considerata la più grande scultura equestre bronzea mai realizzata. Si tratta di un’opera realizzata da Robert Glen per celebrare i cavalli selvaggi, i mustangs, che un tempo popolavano il Texas.

Islanda: il funzionario sconosciuto

Continua la serie delle statue e sculture più strane e incredibili del mondo. Qui siamo a Reykjavik, in Islanda. Il Funzionario Sconosciuto fu realizzato nel 1994 dall’artista Magnus Tomasson e si trova in via Lækjargata 6. Rappresenta un uomo, probabilmente un funzionario, mentre cammina con una valigetta tra le mani. Un gigantesco blocco di pietra gli copre il volto e il busto.

Pesantezza del lavoro? Delle responsabilità? Schiacciato dal mondo? Senso di impotenza? O magari troppo presi dal lavoro non siamo più in grado di godere del tempo e della bellezza che ci circonda. Schiacciati inesorabilmente in una quotidianità che ci imprigiona la mente

Milano: L. O. V. E.

Opera Cattelan dito medio

Concludiamo il tour tra scultue e statue qui in Italia. Precisamente a Milano con l’opera di Maurizio Cattelan L.O.V.E. Acronimo di libertà, odio, vendetta, eternità. La scultura, alta 4 metri e 60, che diventano undici complessivamente se si conta anche il basamento, è realizzata in marmo di Carrara.

Situata nel cuore della città, in Piazza Affari, di fronte al Palazzo della Borsa costruito durante il periodo fascista, è da interpretare come denuncia al capitalismo, metafora del fascismo attuale. Infatti non si tratta di un dito medio alzato, ma di un saluto fascista con le dita tagliate. La spiegazione è d’obbligo.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".