Soundtruck: dieci anni di soundtracks, ora anche in cd

Soundtruck: “2019 odissea nell’Espace” il titolo del cd celebrativo, di imminente lancio, di cui vi racconto il “makin’of”

Soundtruck”, rigorosamente con la “u”: una storia lunga dieci anni, per una band nata, come vuole la leggenda “davanti a una birra”.

Non una tribute band, ma…

In un periodo in cui impazzano le tribute-band, con annessi e connessi, aspetti positivi e aspetti negativi, i Soundtruck offrono al pubblico uno show completamente diverso. Tonnellate di buona musica, tratta esclusivamente da colonne sonore (soundtrack, in inglese, ma con la “a”), dagli anni ’70 ai giorni nostri, condita da frequenti cambi di costume, a seconda del periodo storico e del film preso in considerazione, che rendono lo spettacolo ancora più coinvolgente, il tutto arricchito, molto spesso, da un corpo di ballo che a volte trasforma lo spettacolo in un vero e proprio musical.

Un repertorio vastissimo, quello proposto della band torinese, durante la loro festa di decimo compleanno: un repertorio che ha spaziato da “The Blues Brothers” a “School of Rock”, passando per “Grease”, “Saturday Night Fever” e “Ritorno al Futuro”. Non poteva mancare, e non è mancato, un tributo ai film di “007”, senza dimenticare “Pulp Fiction” e “Burlesque”.

Presentatore d’eccezione: Diego Casale, grande comico e grande attore che stimo e seguo da anni.  

Primo piano di Diego Casale, presentatore della serata di compleanno dei Soundtruck. Diego ha il microfono in mano.

Molto interessante il momento dedicato ai “provini”: un video molto divertente e “parruccoso” ha introdotto i tre cantanti solisti che, con uno sketch davvero indovinato di Diego Casale, hanno regalato al pubblico tre interpretazioni da paura, “I’m still standing” (Elton John), “Shake it off” (Taylor Swift) e “Don’t you worry ‘bout a thing” (Stevie Wonder).

Ma manca qualcosa…?

Se proprio vogliamo cercare il pelo nell’uovo, durante lo show a cui ho assistito, è mancato il riferimento alla saga di “Rocky” (vista l’indole rocchettara di alcuni elementi della band, ne avremmo viste e sentite delle belle), e soprattutto a quella che personalmente considero “la” colonna sonora per eccellenza, ovvero “The Commitments” (il line-up della band sembra fatto apposta per il r’n’b e il soul). Sono convinto che i ragazzi abbiano questi brani in repertorio, che non li abbiano eseguiti al Teatro Espace per mancanza di tempo, e che la prossima volta che andrò a vederli, li “faranno” solo per me. Presuntuoso.

Tonnellate di buona musica, dicevo poco sopra, suonata con grande tecnica e grande classe, suoni rigorosamente uguali agli originali d’epoca, quindi menzione particolare per tutti i componenti la band.

La band

Una sezione fiati potente, precisa e spettacolare, quella composta da  Claudio GURATTI (sax alto), Marco MILANI (tromba), Salvatore PARISI (sax tenore), e Paolo TESTA (tromba).

Primo piano della sezione fiati dei Soundtruck, abbigliati di nero con gli strumenti in mano

Alle tastiere Salvatore ADDAMO, come spesso accade il vero direttore d’orchestra, Cristian BELTRAMO (basso) e Renato TAIBI (batteria), due gun-machine, una sezione ritmica che martella senza tregua e fa tremare il pavimento del teatro (spettacolare il suono del rullante).

Fotomontaggio del tastierista, batterista e bassista, su sfondo giallo

Che dire del leadguitar, Maurizio BALDINI, con cui vanto un’amicizia che comincia dai grembiulini dell’asilo: dà il meglio di se nei brani più roccheggianti (ne ero certo) e sa far urlare la Gibson e la Fender come pochi e in scena cambia lo strumento come si cambiano …i calzini, ma ogni cambio ha un suo perché.

Primo piano di Maurizio Baldini, chitarrista dei Soundtruck, con la chitarra in pugno

E infine i tre lead-vocal, Denis BELGRADI, Giulia BRANCATO e Sara CROCE.

Fotomontaggio dei tre cantanti della band, su sfondo giallo con i cantanti in primo piano.

Tre cantanti che riescono ad interpretare i veri brani rimanendo se stessi, “interpretando” i vari brani, senza scimmiottare gli originali, ancor meno imitando le voci in stile “tributo”, evitando così quell’effetto karaoke, che è molto a rischio, in un tipo di band come questa, e che ho sentito troppe volte in giro. Bravi.

Uno show godibile, tutto da vedere, sentire e magari ballare, visto il repertorio: questo non è successo durante la festa di compleanno, complici le telecamere e il corpo di ballo; ma sono convinto che, in un qualunque altro show, in un qualunque locale, la sala si trasformi presto in una pista da ballo, perché, vi garantisco, è quasi impossibile stare fermi. Imperdibili.

Il cd

Il compleanno dei Soundtruck è stato festeggiato al Teatro Espace (Via Mantova 38, Torino), con questo grande spettacolo, che è diventato un cd celebrativo, dal titolo “2019 odissea nell’Espace”, di imminente uscita, che oltre a Diego Casale, ha visto la partecipazione, one night only, di Dario Dell’ara (lead vocal dei Rudi Trudi), nel ruolo di Jesus Christ.

primo piano della coreografia relativa a jesus christ superstar con l'interprete di Gesù a braccia alzate

I bellissimi click sono di #tinarossiph

#stayalwaystuned

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.