Scopri con noi i musei più interessanti del mondo. Oggi, il tour virtuale al Mocak di Cracovia.
Tempi di Coronavirus, tempi di isolamento. Ma #laculturanonsiferma. Grazie al contributo video di molti musei, la nostra redazione ha deciso di fare delle ricerche approfondite e di offrirvi una visita virtuale nei più interessanti musei del mondo. Un modo per viaggiare e apprendere, dal divano di casa.
Difficile, in una sola vita, riuscire a visitare tutti i posti più belli del mondo, soprattutto in questo momento in cui non è possibile viaggiare. Ancora più difficile è riuscire a capire quanto può essere affascinante un posto se viene descritto a parole. Ci sono punti panoramici, palazzi e musei meno conosciuti che meriterebbero una visita, anche solo virtuale.
Partiamo insieme in questo “Virtual Trip” con gli occhi e con la mente. Fotografie elaborate in 3D con software particolari sono in grado di mostrare interi panorami come se ci foste davanti. È scontato dire che dal vivo è tutta un’altra cosa, ma non si può sottovalutare la bellezza di una fotografia panoramica che circonda lo spettatore con una vista a 360 gradi, magari su uno schermo grande. Inoltre, le immagini e i video fatti con droni e telecamere speciali consentono di coinvolgere il pubblico con effetti di grande impatto, comunicando con le emozioni.
Mocak, Cracovia
Oggi voglio portarvi in un museo molto particolare e poco conosciuto dai turisti. Un tour virtuale al MOCAK di Cracovia, che si può vedere direttamente sul sito ufficale (cliccando qui) situato all’interno delle mura in cemento dell’ex Fabbrica di Schindler. Questa struttura imponente segue la tendenza mondiale di rappresentare l’arte contemporanea nei palazzi industriali. Più che un museo è un’ode naturale alla modernità. Il Museo di Arte Contemporanea di Cracovia ospita collezioni permanenti e temporanee. La galleria è composta da alcuni segmenti: concettualismo, video, sculture e struttura.
The Mocak Collection III
Tour Virtuale al Mocak: sala THE MOCAK COLLECTION III clicca qui
In questa sala del museo di Cracovia, si trova la collezione di MOCAK realizzata da opere di numerosi artisti, provenienti da diversi Paesi e acquisiti nel corso degli anni.
Qui si trova l’opera più famosa e un po’ il simbolo del museo. Navigando tra le varie sale cliccate sull’opera “Między” di Stanisław Dróżdż. La riconoscete subito. Entrando nella piccola stanza ci si ritrova come su di un foglio bianco con tante lettere dell’alfabeto messe a caso. Ma non è così. L’opera di chiama per l’appunto między (“tra” in polacco). Anche se la parola in questione non appare scritta correttamente sulle pareti, il visitatore sa che comunque c’è. Ti ritrovi circondato da parole alla rinfusa che altro non sono che tante versioni diverse della stessa parola, między.
L’artista chiede fino a che punto l’identità di un oggetto può essere manomessa in modo che l’oggetto rimanga comunque riconoscibile. Utilizzando lo spazio del padiglione si vuole creare un’esperienza fisica che rispecchi il titolo. Ciò che conta spesso può essere trovato non tanto “in” qualcosa ma “tra” qualcosa. Se ci pensate bene, tutto ciò rappresenta il mondo in cui viviamo. Siamo sempre circondati da mille parole che sono scritte correttamente, ma vengono trasmesse e usate nel modo sbagliato. Cadiamo spesso in questo tranello, crediamo di aver capito tutto quando invece non è così. Le parole hanno il potere di distruggere e di creare, in base al loro utilizzo.


Economics in Art
Tour virtuale di ECONOMICS IN ART clicca qui
Qui l’arte di parla di economia. La comunità globale è sempre più influenzata dagli andamenti economici.
L’uomo è sempre più schiavo dell’economia e deve sottostare alle ferree leggi del denaro. La povertà e il consumismo sfrenato ci stanno rendendo sempre più avari e desiderosi di soldi al fine soddisfare i “falsi bisogni”, creati ad arte dai media. Difficilmente l’uomo moderno riuscirà a liberarsi da questa trappola.
Passeggiando tra le sale, troverete le opere di Jota Castro. Tra queste vi colpirà Habemus Papam, che descrive con amara ironia la politica economica della Chiesa Cattolica Romana. La croce in acciaio e la corona fatta di banconote stanno a rappresentare il tradimento degli ideali. Vicino, troverete un cappio appeso al soffitto che, anziché essere fatto di corda, è fatto anch’esso di dollari in banconote. L’opera parla da sé.


Sport in Art
Tour Virtuale al Mocak: Sala di SPORT IN ART clicca qui
Il ruolo dello sport è quello di promuovere il miglioramento spirituale e fisico dell’uomo. Allo stesso modo lo sport è un’espressione del potenziale umano. In quanto tale, lo sport fornisce una ricca serie di riflessioni sulla nostra condizione nei vari ambiti della nostra vita.
Nella seconda sala troverete gli “strumenti di lavoro passivo” di Antal Lakner che esaminano e criticano un fenomeno molto attuale. Gli impiegati moderni sono molto diversi dagli “operai” e “agricoltori” dei tempi passati. Lavorano tutto il giorno stando seduti negli uffici senza dover svolgere alcuna vera attività fisica. Per compensare questa inattività e mantenersi in forma sono costretti a ricorrere agli attrezzi all’interno di palestre, che tra l’altro imitano il movimento che l’uomo era costretto a fare per svolgere i lavori manuali che prevedevano lo sforzo fisico. Il lavoro svolto e l’energia muscolare rilasciata nei centri fitness sono completamente sprecati e l’unico risultato della fatica sono muscoli pompati e glutei formosi. Il fine è meramente estetico e di benessere generale.
L’artista cerca di far riflettere su questo fenomeno, cercando di riportare l’umanità al mondo del lavoro vero e della produzione reale e utile.


Il Mocak, Museo d’arte contemporanea di Cracovia, sul sito ufficiale annuncia che dall’11 marzo, per i provvedimenti per il contenimento del contagio da coronavirus, sarà chiuso. Riaprirà non appena sussisteranno le condizioni per la tutela della salute dei suoi visitatori.
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