È la casualità la protagonista di Un lancio di dadi. Mostra personale dell’artista molisano Vincenzo Merola visitabile alla galleria BI-BOx Art Space di Biella dal 26 agosto al 5 novembre 2022. Nella realizzazione dei suoi lavori, il lancio di dadi e di monete è fondamentale per strutturare la composizione delle opere. L’esposizione è curata dalla storica dell’arte e curatrice indipendente Angela Madesani.
Delle oltre venti opere esposte, molte sono tratte dalla serie Lanci di dado / Dice Rolls, realizzati con la penna Bic multicolore su pregiate carte fatte a mano, e dalla serie pittorica su tela Dice Rolls. Qui il lancio dei dadi determina il numero di sovrapposizioni e di velature che poi il lavoro presenta. Una pratica che ha in sé qualcosa di ironico, di giocoso, attraverso cui l’artista inserisce la dimensione della casualità.


Un lancio di dadi è imprevedibile
Non è possibile prevedere il risultato di un tiro di dadi. Proprio come non si possono prevedere i moti dell’esistere, così il controllo è sovvertito dall’imprevedibilità. In mostra, inoltre, alcuni lavori da Self-Tracking: piccoli triangoli neri, sempre collocati nello spazio dell’opera attraverso una modalità casuale. La posizione delle figure geometriche è determinata da un monitoraggio delle attività quotidiane di Merola. Azioni che vengono trasformate in triangoli e che diventavano composizioni di volta in volta diverse. È un lavoro sulla ritualità in un tempo nel quale, come affermato dal filosofo Byung-chul Han, questa dimensione tende a scomparire.
“L’artista, per come lo intendo io, ha pocoa che fare con la risoluzione delle problematiche del mondo. Al massimo posso passarel’evidenziatore su alcune problematiche “umane” o su qualche riflessione filosofica che ciaccompagna. Ho avvertito il contrasto con una realtàche sta cambiando e che ci pone di fronte adelle tematiche urgenti. L’attuale clima mi ha portato a questa dimensione molto pratica, manuale,dedita allalinea e al gesto in modo silenzioso“. Spiega Merola
352 adjectives
In 352 adjectives arte visiva e parole si incontrano. L’opera è formata dalle parole utilizzate in alcuni articoli di riviste americane pubblicate tra il 2017 e il 2019, facenti riferimento al tema del femminicidio. His, dead, younger, impulsive, aggressive. Da questi articoli Merola ha ricavato due liste di aggettivi utilizzati per descrivere le vittime e i carnefici, creando con una Olivetti Lettera 92 delle composizioni con una colonna a sinistra riferita alle donne e una a destra agli uomini.


“La lunghezza delle linee orizzontali,sempre uguale, è data dal succedersi dei punti. Un punto per ogni vittima al quale ha affiancato la lista di aggettivi, molti quelli possessivi. Talvolta si crea una sorta di scontro tra parole dense di significato e di riferimenti al tema proposto. Attraverso liste di parole si giunge all’essenza della narrazione alla quale sono riferite. In questo modo è uscito da qualsiasi tentazione di interpretazione, di narrazione dei casi specifici, di partecipazione diretta“. Spiega la curatrice Angela Madesani
L’inaugurazione è aperta al pubblico ed è fissata per venerdì 26 agosto 2022 alle 18, nel BI-BOx Art Space in via Italia, 38 a Biella. Il catalogo verrà presentato a settembre in occasione di Exhibi.To, la settimana dell’arte contemporanea delle gallerie di Torino e Piemonte.

