Alba finalista tra le candidate a Capitale Italiana della Cultura 2026. Pochi giorni prima di Natale il Ministero della Cultura ha svelato i 10 progetti finalisti che la Giuria presieduta da Davide Maria Desario, ha scelto dopo aver esaminato le 16 candidature pervenute. E il territorio di Alba Bra Langhe Roero entra in finale come unico rappresentante del Nord Ovest d’Italia.


Alba finalista per capitale italiana cultura 2026, le audizioni a marzo
Le finaliste verranno convocate nei giorni 4 e 5 marzo 2024 per le audizioni pubbliche. Sarà l’occasione per ogni candidata di illustrare nel dettaglio il proprio progetto agli esperti che dovranno valutarli. Per ciascun dossier le audizioni avranno una durata di massimo 60 minuti, di cui 30 per la presentazione del progetto e 30 per una sessione di domande effettuate dalla Giuria.
La proclamazione della Capitale italiana della Cultura si terrà entro il 29 marzo 2024. La città vincitrice sarà assegnataria di un contributo finanziario di un milione di euro per concretizzare gli obiettivi delineati nel progetto di candidatura. Questo finanziamento sostanziale permetterà di tradurre le idee in azioni concrete, dando vita a un programma annuale per esporre la ricchezza culturale e le prospettive di sviluppo della vincitrice.
Alba finalista, l’intervista al sindaco Carlo Bo
Abbiamo raggiunto il Sindaco di Alba, Carlo Bo, per farci raccontare qualcosa in più di questo progetto che vede Alba finalista per Capitale Italiana della Cultura 2026.


Sindaco il nome del progetto presentato è Alba “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”. Ci può spiegare in breve cosa c’è ” dietro le quinte” del titolo di questo progetto.
“Abbiamo scelto una citazione pavesiana, un verso de “Il mestiere di vivere”. Il dossier di candidatura rappresenta per noi un piano strategico per il rilancio della cultura sul territorio, un’area già forte dal punto di vista del turismo e dell’imprenditoria dove manca, però, un’industria culturale. L’obiettivo che ci ha guidati quindi non è solo il riconoscimento per il 2026, ma la volontà di far crescere l’offerta culturale stabile e di qualità presente sul territorio. In questo senso vivere è cominciare una nuova avventura“.


Territorio, eccellenze gastronomiche , percorsi turistici.. un panorama culturale davvero molto interessante. Pensa che abbiate molte armi per sbaragliare gli altri nove avversari?
“Siamo in lizza con territori sicuramente meritevoli. Finora abbiamo lavorato non pensando alla vittoria, ma per un’innovazione culturale sul territorio. Abbiamo intrapreso un percorso per costruire sensibilità e strumenti affinché in futuro si possa lavorare di più e meglio sul tema cultura. Una proposta accolta con interesse da tanti soggetti, anche esterni al mondo della cultura: questo era uno degli obiettivi che ci eravamo posti e che possiamo dire di aver raggiunto. Ora, ovviamente, siamo in gara e ci stiamo preparando al meglio per l’audizione.“


Quante sinergie sono state messe in campo per il progetto?
“Le sinergie sono state il fulcro di questo progetto, ne sono nate più di quelle che immaginavamo inizialmente. Innanzitutto non è mai stata presentata una candidatura corale che ha riunito insieme ben 88 comuni. Il Comitato di candidatura, inoltre, mette insieme più anime: una pubblica, una privata rappresentata dalle associazioni di categoria e una culturale con le realtà già attive in questo settore. Sedersi insieme a uno stesso tavolo e lavorare per un unico obiettivo è stato un passo molto importante per la crescita del nostro territorio”.


Il Consiglio Direttivo del Comitato per la candidatura di Alba Bra Langhe Roero a Città Capitale della Cultura è composto da: Carlo Bo, Presidente. Liliana Allena, Giuliana Cirio, Giovanni Fogliato, Vicepresidenti. Consiglieri: Luciano Bertello, Riccardo Corino, Roberto Passone, Katia Robaldo, Pierluigi Vaccaneo. L’incarico di Direttore è affidato a Mauro Carbone.
Gli altri progetti e le altre città finaliste
Oltre a Alba (Cuneo) con il progetto “Vivere è cominciare. Langhe e Roero, un’altra storia”. Ecco e altre nove finaliste per Capitale della Cultura 2026
- Agnone (Isernia): “Agnone 2026: Fuoco, dentro. Margine al centro”
- Gaeta (Latina): “Blu, il Clima della Cultura”
- L’Aquila: “L’Aquila Città Multiverso”
- Latina: “Latina bonum facere”
- Lucera (Foggia): “Lucera 2026: Crocevia di Popoli e Culture”
- Maratea (Potenza): “Maratea 2026. Il futuro parte da un viaggio millenario”
- Rimini: “Vieni oltre. Il futuro qui e ora”
- Treviso: “I Sensi della Cultura”
- Unione dei Comuni Valdichiana Senese (Siena): “Valdichiana 2026, seme d’Italia”
Può interessarti leggere anche
Foliage in Piemonte: l’incanto dalle Langhe al treno dell’Autunno
Tartufo d’Alba: La Delizia Culturale e Gastronomica in Fiera