Il Premio Tenco 2024 si è concluso con una serata finale memorabile, portando sul palco alcuni dei protagonisti più rilevanti della canzone d’autore italiana e internazionale. La rassegna, come da tradizione, si è svolta in tre serate indimenticabili, ognuna delle quali ha visto esibirsi artisti straordinari e rappresentativi di diverse sfumature del panorama musicale.
Le prime due serate hanno offerto un ricco panorama di esibizioni emozionanti, omaggiando la tradizione cantautorale e la sua evoluzione. Tuttavia, è stata la terza e ultima serata a raccogliere il massimo dell’entusiasmo del pubblico, celebrando non solo la musica, ma anche figure fondamentali che hanno contribuito a renderla un’arte così preziosa e vitale.
Antonio Silva e Francesco Centorame: La Storia e la Gioventù alla Conduzione
Antonio Silva, il volto storico del Premio Tenco, ha guidato il pubblico anche quest’anno con la sua inconfondibile ironia e il suo profondo rispetto per la canzone d’autore. La sua lunga esperienza e il legame personale con la rassegna si sono riflessi nella sua conduzione impeccabile.
Al suo fianco, Francesco Centorame, giovane attore e volto fresco della scena artistica italiana, ha portato energia e un tocco di novità, formando con Silva una coppia perfetta di passato e futuro. La loro alchimia ha reso ogni momento sul palco una celebrazione della musica, ma anche un omaggio allo spirito del Premio Tenco.
Tricarico: Provocazione e Applausi Scroscianti
La terza serata del Premio Tenco 2024 si è aperta con una nota di provocazione più che gradita di Francesco Tricarico. Il cantautore milanese, da sempre fuori dagli schemi, ha scelto di esibirsi con un brano dal titolo provocatorio: “Mi state tutti profondamente immensamente sul cazzo”. Un titolo che da solo è una dichiarazione di guerra contro il conformismo, il politically correct e il perbenismo dilagante.
Il pubblico, lungi dall’essere scandalizzato, ha accolto con entusiasmo la performance, dedicando a Tricarico un autentico tripudio. Il coraggio di andare controcorrente e l’intensità della sua esibizione hanno dimostrato, ancora una volta, come la musica d’autore non sia solo melodia, ma anche espressione libera e dissacrante.
I Fratelli Graziani: Una Lezione di Rock
Uno dei momenti più toccanti della serata è stato l’omaggio a Ivan Graziani, indimenticato cantautore prematuramente scomparso nel 1997, che ha ricevuto il Premio SIAE alla carriera, SIAE che, per l’occasione, ha creato una targa commemorativa con il certificato di deposito del primo brano di Ivan, un gesto che ha ulteriormente celebrato il suo contributo alla musica italiana. A ritirare il premio, i figli Filippo e Tommaso Graziani, accompagnati in sala dalla madre Anna. I fratelli Graziani hanno reso omaggio al padre con un’esibizione che ha lasciato il pubblico senza fiato, eseguendo quattro brani tratti dal repertorio storico di Ivan e dall’album postuno “Per gli amici“.
Con una performance che ha fatto vibrare ogni nota di rock e con una voce straordinariamente simile a quella del padre, Filippo e Tommaso hanno dimostrato di aver ereditato non solo il talento, ma anche l’anima della musica di Ivan Graziani. La loro esibizione ha rappresentato una vera e propria lezione di rock, e il pubblico, conquistato dall’energia e dalla passione dei due fratelli, ha tributato loro una standing ovation. È stata una dimostrazione di come la musica possa attraversare le generazioni, mantenendo intatto il suo potere evocativo e la sua capacità di emozionare.


Samuele Bersani: un trionfo di riconoscimenti
Un altro dei protagonisti della serata è stato Samuele Bersani, che ha ricevuto il Premio Tenco 2024. Per Bersani, questo premio rappresenta il sesto riconoscimento della sua carriera nell’ambito della rassegna, un vero e proprio record che sancisce la sua posizione di rilievo nella storia della canzone d’autore italiana. Il cantautore riminese, da sempre amato per la profondità dei suoi testi e la delicatezza delle sue composizioni, ha commosso il pubblico con una performance carica di emozioni.
Ogni brano interpretato da Bersani è stato accolto con un calore straordinario, testimoniando il legame speciale che ha costruito nel corso degli anni con il pubblico. La sua capacità di raccontare storie intime, riflessioni sull’esistenza e sull’amore, lo ha reso uno degli artisti più rappresentativi e amati del panorama musicale italiano contemporaneo.
Caterina Caselli: Il “Casco d’Oro” che ha fatto la storia della musica
Non poteva mancare un tributo a una figura leggendaria della musica italiana come Caterina Caselli, che ha ricevuto il Premio Tenco per l’operatore culturale. Caselli, famosa negli anni Sessanta per il suo iconico “casco d’oro”, ha avuto una carriera straordinaria che l’ha portata dal successo come cantante al ruolo di produttrice discografica. Grazie alla sua intuizione e alla sua capacità di scoprire talenti, Caterina Caselli ha contribuito in modo decisivo alla crescita di molti artisti italiani.
Il riconoscimento ricevuto al Premio Tenco è un omaggio alla sua lunga carriera e alla sua continua influenza nel mondo della musica. La standing ovation del pubblico ha confermato quanto la sua figura sia stata e continui a essere importante nel panorama culturale italiano.


Simone Cristicchi e Amara: Un Duetto di Emozioni e un Omaggio a Franco Battiato
Uno dei momenti più intensi e applauditi della serata è stata l’esibizione di Simone Cristicchi e Amara. Il duo ha regalato al pubblico quattro brani di rara bellezza, tra cui l’amatissima “Abbi cura di me”, con cui Cristicchi ha partecipato al Festival di Sanremo 2019. La canzone, con il suo messaggio di profonda sensibilità, ha toccato il cuore del pubblico, che ha riservato un’ovazione calorosa all’artista.
Non da meno è stata Amara, che, accompagnata da Cristicchi alla chitarra acustica, ha cantato una suggestiva versione di “Che sia benedetta”, un brano scritto da lei stessa e portato al successo da Fiorella Mannoia a Sanremo nel 2017, dove si è classificato secondo. La voce di Amara, intensa e carica di pathos, ha trasformato il palco del Premio Tenco in un luogo magico, capace di trasmettere emozioni profonde e coinvolgenti.
Inoltre, Cristicchi e Amara hanno reso omaggio al grande Franco Battiato con una rivisitazione rispettosa del brano “L’ombra della luce”. L’esecuzione, parte del loro spettacolo “Concerto Mistico per Battiato”, che portano nei teatri da alcuni anni con grande successo, ha fatto venire la pelle d’oca a tutti i presenti. La loro interpretazione ha saputo catturare l’intensità spirituale e meditativa di Battiato, lasciando il pubblico profondamente commosso e che ha risposto con più di tre minuti di applausi e una standing ovation davvero meritata.
Le anime dei presenti, e i muri del Teatro Ariston hanno tremato all’unisono.


Due chiacchiere con Simone e Amara
“E’ una cosa molto importante che vada avanti questo premio che è un po’ controcorrente rispetto a quella che è la musica italiana oggi. E quindi avere il coraggio di proseguire questo percorso che hanno segnato i nostri grandi maestri del passato. La collaborazione con amara è nata nel 2019, ci siamo incontrati, e abbiamo cominciato a scrivere delle canzoni insieme. Poi è nato il progetto legato al repertorio mistico di Franco Battiato, abbiamo creato questo spettacolo che si intitola “Torneremo Ancora” e che portiamo in giro per l’Italia da tre anni. Quando è arrivato l’invito al Premio Tenco, abbiamo deciso di presentare le nostre canzoni, e poi di chiudere con un omaggio a Battiato, in una versione però molto minimalista: chitarra acustica e due voci”. Simone Cristicchi
“Con Simone ci siamo incontrati ad Assisi, un luogo bellissimo, e ci sono delle anime che risuonano per empatia e per visione alla vita. Diciamo che è stato questo il motivo reale della nostra unione. Le nostre arti non sono così lontane, abbiamo le stesse esigenze di raccontare le stesse cose. E’ nato in maniera quasi astrale, un appuntamento del cielo, evidentemente. Un appuntamento che continua con il progetto sul repertorio mistico di Franco Battiato. Inizialmente pensavamo che resistesse per una sola stagione, invece non si ferma; quindi, noi continuiamo a portare in giro quest’opera, la testimonianza che lui ci ha lasciato. In più collaboriamo anche in tante altre cose, e credo che la nostra unione non avrà mai fine”. Amara.
Irene Buselli: Il Talento Emergente
Tra i protagonisti della serata, si è fatta notare anche la giovane cantautrice emergente Irene Buselli, che ha presentato quattro brani carichi di suggestione e delicate emozioni. Nonostante la sua carriera sia ancora agli esordi, Buselli ha dimostrato di avere una sensibilità artistica notevole e una voce capace di toccare le corde giuste. La sua esibizione ha colpito il pubblico per la sua semplicità e autenticità, facendo intravedere un grande potenziale per il futuro.
Anche se al momento sappiamo poco su di lei, Irene Buselli ha lasciato una buona impressione, segnalandosi come una nuova promessa nel panorama della canzone d’autore italiana.
Il Premio Tenco: Un Faro per la Canzone d’Autore e un Appuntamento al 2025
La serata finale del Premio Tenco 2024 ha rappresentato l’ennesima conferma di quanto questa rassegna sia diventata, nel corso degli anni, un punto di riferimento fondamentale per la canzone d’autore. Ogni anno, il Premio Tenco non solo celebra i grandi maestri della musica, ma continua a scoprire e valorizzare nuovi talenti, mantenendo viva una tradizione artistica che mette al centro la parola, la poesia, e l’espressione autentica dell’animo umano.
Il lavoro di promozione e divulgazione della canzone d’autore che la Rassegna porta avanti è straordinario, perché sa mantenere un perfetto equilibrio tra rispetto per il passato e attenzione per il futuro. Grazie a figure storiche come Antonio Silva, al lavoro dei soci e al coinvolgimento di artisti di ogni generazione, il Premio Tenco è una piattaforma preziosa per custodire e rinnovare l’arte della musica.
Dopo tre serate così intense e cariche di emozioni, l’appuntamento non può che essere alla prossima edizione del Premio Tenco, che continuerà a offrirci grandi momenti di musica, riflessione e poesia, alimentando la passione per la canzone d’autore e il suo immenso valore culturale.


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