Ostia da scoprire: dal Mare fino al Mare e oltre

Un’antica città portuale affacciata sul Mediterraneo si riaccende di voci, storie, riti e immagini. È Ostia, la Roma sul mare, cuore di un progetto culturale che ne attraversa la memoria e la reinventa nel presente. Con Dal mare fino al mare, la riscoperta di questo territorio si fa esperienza viva, immersiva, spesso toccante.

A condurre il cammino, da giugno a dicembre, sarà un programma ricchissimo di visite guidate, performance artistiche, itinerari narrativi e incontri ravvicinati con luoghi dimenticati o mai davvero conosciuti. Oltre venti appuntamenti, tutti gratuiti, distribuiti tra aree archeologiche, pinete costiere, villaggi di pescatori, parchi naturali, quartieri popolari e architetture moderne. Il progetto, ideato dall’Associazione Valdrada con il sostegno del Municipio Roma X e la partecipazione di numerosi partner scientifici e culturali, restituisce una Ostia stratificata e inaspettata.

Tra rovine antiche e architetture dell’immaginario

A Ostia Antica, la città romana tornata in superficie, si entra in punta di piedi nella quotidianità di un tempo lontano, con l’apertura eccezionale (esclusivamente per l’iniziativa) alcuni siti di grande valore storico-pittorico, come come la Casa di Diana, edificata nella prima metà del II secolo d.C., a tutt’oggi uno degli esempi meglio conservati di caseggiato popolare dell’antica Roma; l’Insula del Soffitto Dipinto, famosa per la sua eccezionale conservazione degli apparati decorativi, in particolare per i soffitti affrescati che risalgono al periodo adrianeo. E ancora la Basilica di Pianabella, nota per le numerose sepolture collettive che conteneva, disposte su più livelli; la Chiesa di Sant’Ercolano, punto di riferimento per gli appassionati di storia religiosa, risalente al medioevo e dedicata a Sant’Ercolano, un soldato romano martirizzato insieme a Santa Aurea durante la persecuzione dell’imperatore Claudio il Gotico.

Gli affreschi della Casa di Diana, i soffitti dell’Insula del Soffitto Dipinto, i sepolcri collettivi della Basilica di Pianabella non sono solo reperti: diventano scenografie per racconti teatrali, letture, incursioni sonore. La vita degli antichi – i lavori, i sogni, le ritualità – si intreccia a quella di chi oggi attraversa quei luoghi, li osserva, li ascolta.

Qui ogni pietra ha qualcosa da dire, e lo fa con la complicità di performer, artisti, studiosi. Così il passato smette di essere silenzioso, e torna a pulsare. I percorsi non si limitano alla ricostruzione storica: accanto ai contenuti archeologici si affacciano le emozioni, le ombre, le presenze evocate attraverso linguaggi contemporanei.

La natura come teatro del sacro e del mistero

Lungo i sentieri ombrosi della Pineta di Castel Fusano, le storie prendono corpo tra rovine nascoste e leggende locali. La Pineta Oscura è un’esperienza a metà tra il rito e la favola: si cammina nel bosco mentre il paesaggio si trasforma in palcoscenico. La narrazione si intreccia con i suoni e le immagini, e i confini tra realtà e immaginazione si fanno sottili.

Ma la natura non è solo scenario: diventa protagonista. Lo dimostra Uccelli – Archeologia Naturale #33, dove il paesaggio è attraversato in silenzio, accompagnato da azioni performative e riflessioni. Ogni passo nel verde è un ritorno all’ascolto profondo, al sé, alla relazione con ciò che ci circonda. Una pedagogia dell’attenzione che si esercita camminando.

Voci di mare, di fiume, di città

Ostia non è solo l’antica città dei porti. È anche l’Idroscalo, il Borghetto dei Pescatori, le zone di bonifica, i quartieri cresciuti sul margine. E Dal mare fino al mare li include tutti, riconoscendo a ciascuno un valore narrativo. La costa si fa così spazio di poesia e conoscenza con Onda su onda, un’uscita in barca tra biologia marina e letture in cuffia. Il fiume Tevere diventa asse simbolico in Ostia Antica e il suo fiume, che attraversa campagne e storie di riscatto sociale. La città moderna prende voce attraverso il racconto della sua fondazione novecentesca, tra video-installazioni e memoria urbanistica.

C’è spazio anche per l’archeologia industriale e per il cinema, con CinelAnd, una visita nella ex Breda e nei luoghi del set felliniano. E si arriva fino alle profondità marine, con Ostia sotto il mare, un’esperienza multisensoriale che porta il pubblico a esplorare le Secche di Tor Paterno grazie a visori e performance danzate.

delle personesedute in una camera con luci blu e intorno a loro sulle pareti di vetro tanti pesci

Dal mare fino al mare

Quello che colpisce, in Dal mare fino al mare, è la molteplicità degli sguardi. Non si propone una narrazione calata dall’alto, ma una tessitura di voci diverse – studiosi, artisti, abitanti, guide, musicisti – che condividono un legame autentico con i luoghi. Il territorio non è decorativo, né spettacolarizzato: è protagonista. Non si assiste, si partecipa. Ogni appuntamento è una piccola restituzione collettiva.

Ispirato a un celebre salmo attribuito a Salomone, “Dal mare fino al mare” racconta Ostia come un crocevia di storie, culture e identità

Questo approccio non solo valorizza l’identità culturale locale, ma promuove un turismo accessibile e consapevole.

Ogni iniziativa è un viaggio a più dimensioni: fisico, tra natura, archeologia, architettura; temporale, attraverso le epoche che hanno segnato Ostia; culturale, nel solco delle stratificazioni etniche e religiose; emotivo, grazie al coinvolgimento diretto del pubblico e all’intervento di performer, musicisti e artisti di strada. Si viaggia a piedi, in barca, in silenzio, in ascolto.

Si riscopre una parte di Roma che spesso si guarda da lontano, dimenticando la sua profondità storica, sociale, ecologica.

Ostia da scoprire dal Mare fino al Mare - un cielo stellato in cui si vedono costellazioni

Un cammino che continua

Fino a dicembre, Ostia si offre come mappa e come racconto. Ogni appuntamento è gratuito, e costruito con cura artigianale. Prenotazioni via mail, piccoli gruppi, attenzione alla sostenibilità. A guidare tutto, il desiderio di restituire senso a luoghi spesso banalizzati, e di creare esperienze culturali che siano anche strumenti di relazione.

Per chi partecipa, Dal mare fino al mare è molto più di un evento. È un invito a vedere, ascoltare e camminare con occhi nuovi dentro una terra antica.

Info utili e credits

“Dal mare fino al mare” è realizzato con il sostegno del Municipio Roma X e con il contributo di partner quali Visit Ostia Antica, Roma Natura, CHM Lipu, APS Sotto al Mare, e numerosi artisti, musicisti, performer e ricercatori. Il progetto, promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Cultura, è vincitore dell’Avviso Pubblico Artes et Iubilaeum – 2025, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU per grandi eventi turistici nell’ambito del PNRR sulla misura M1C3 – Investimento  4.3 – Caput Mundi – ed è realizzato in collaborazione con SIAE.  

Tutti gli appuntamenti sono gratuiti e prenotabili via mail (clicca qui).

Tutti i dettagli del programma sono consultabili sul sito Valdrada Teatro

Come raggiungerci

Parco Archeologico Ostia Antica/Borgo di Ostia Antica/Chiesa di S. Ercolano/Basilica di Pianabella: Metromare (fermata Ostia Antica), bus 04, C4, C13, ciclabile via di Pianabella

Officine del mare: Metromare (fermata Castel Fusano), bus 04 e 014, ciclabile del Lungomare

Fontana dello Zodiaco: Metromare (fermata C. Colombo), bus 04 e 014, ciclabile del Lungomare

Parco del Drago – via Vincenzo Petra, 258 (Dragoncello): bus 012 – pista ciclabile Sentiero Pasolini

Pineta di Castel Fusano: bus 05, sentieri ciclabili in pineta

Borghetto dei Pescatori: Metromare (fermata C. Colombo), bus 04 e 014, ciclabile del Lungomare

Via delle Saline/campagna di Ostia Antica: Metromare (fermata Ostia Antica), bus 04, C4, C13

Lungomare Duca degli Abbruzzi: bus 01 e 05, ciclabile del Lungomare

Regina Pacis/Ostia centro: Metromare (fermata Lido Centro), bus 01, ciclabile del Lungomare

Cineland/Ex breda: bus 04, C4, C13

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locandina
Fede il Comandante
Fede il Comandante
Dal mare viene la vita, e la sua a lui l’ha dedicata, navigandola con un semplice sandolino o con un maestoso gigayacht. “Comandante“ si, ma non prima di aver assaporato le gioie dall’essere prima mozzo, marinaio, nostromo e perché no, "serpante" (lavacessi n.d.r) Il mare il suo sorriso, la barca la sua favola, il porto la sua realtà, gli equipaggi la sua famiglia.
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