La sigaretta tradizionale è in via di estinzione.
Il tabagismo è una delle
più grandi battaglie della medicina e della sanità a pubblica a livello
mondiale ed è uno dei più gravi elementi di rischio nello sviluppo di patologie
neoplastiche, cardiovascolari e respiratorie.
I suoi effetti sul nostro organismo sono devastanti e si risentono sia a breve che
a lungo termine.
Ma allora, perché si fuma?
Se lo chiedete a un fumatore, la risposta è l’appagamento.
Volete mettere un buon caffè senza una sigaretta? O la soddisfazione di fumare una sigaretta dopo aver concluso un buon pranzo o una bella serata? Provate a toglierla a chi ha finito una giornata di lavoro, o un lungo viaggio in aereo o treno…
La nicotina ha un effetto stimolante sulla nostra capacità di concentrazione e di resistenza allo stress psicofisico, per questo è piacevole fumare: un piacere che si paga purtroppo con la dipendenza da nicotina.
I danni della sigaretta
Il fumo, attraverso la nicotina, agisce sul sistema nervoso. aumenta della pressione arteriosa e la frequenza cardiaca, induce a un aumento dell’acidità gastrica.
Quello che però è devastante, a lungo termine, è l’effetto degli altri “ingredienti” della sigaretta. Il monossido di carbonio è un gas incolore, inodore, insapore, che si forma quando la combustione avviene in presenza di poco ossigeno. E’ un veleno molto potente che può essere mortale, basti pensare ai casi di morte per intossicazione a causa delle esalazioni. Ogni anno, in Italia, sono decine i casi mortali di intossicazione da monossido, che avvengono spesso a causa delle esalazioni da stufe o scaldabagno a gas, legna o carbone difettosi o maltenuti.
Nel tempo quindi le patologie più frequenti sono più che note.
Da anni i governi hanno messo in atto una campagna antitabagismo con leggi e strategie di marketing ben precise: divieti di fumo in luoghi pubblici, pacchetti di sigarette con immagini e scritte di avvertimento, eccetera.
Sigaretta “alternativa”
In alternativa alla sigaretta tradizionale, il mercato è stato invaso da molteplici versioni di sigarette elettroniche. Ma anche così, la coperta è corta: anche se ripariamo al tasso di nicotina e all’assenza di monossido, ci esponiamo a pericoli derivanti dai liquidi aromatizzanti per le sigarette elettroniche.
Sono sostanze chimiche che circolano all’interno del corpo e che possono far aumentare il rischio di malattie cardiovascolari. Il Journal of the American College of Cardiology sostiene che “i liquidi aromatizzanti provocano dei cambiamenti nelle cellule endoteliali che sono strettamente correlati a quelli osservati durante lo sviluppo di malattie cardiovascolari”.
il Comitato per il controllo del tabagismo della European Respiratory Society ha dichiarato: “Sebbene l’esposizione ad ingredienti potenzialmente nocivi da sigarette elettroniche e sigarette che non bruciano possa essere inferiore alle quelle tradizionali, ciò non significa che siano innocui”.
La cosa più interessante però è che le grandi multinazionali produttrici di tabacco e sigarette si sono attivate nella ricerca e sviluppo di prodotti senza fumo a potenziale rischio ridotto.
Si può parlare di una vera e propria rivoluzione anche nel settore del tabacco.
Cosa si intende per prodotti senza fumo?
Sono tutti quei prodotti con un rischio notevolmente minore di danno per i fumatori, cioè prodotti che non bruciano il tabacco, e quindi producono quantitativi decisamente inferiori di componenti dannosi rispetto al fumo delle sigarette tradizionali.
Uno dei prodotti di spicco delle e-sig è un dispositivo che, attraverso un sistema elettronico, scalda il tabacco senza produrre combustione, facendo si che i livelli di sostanze chimiche dannose siano minori rispetto al fumo di sigaretta. Non prevede liquidi, ma solo una sigaretta di puro tabacco, nella quantità di 0,8 grammi, a fronte degli 8 grammi contenuti in una sigaretta normale, e ha un tasso di nicotina dell’1% fisso, indipendentemente dal gusto di tabacco.
Un futuro senza fumo è possibile?
L’obiettivo è di spostare i consumatori di sigarette, al mercato di prodotti senza fumo, al fine di costruire un “futuro senza fumo”, pur riconoscendo che l’alternativa migliore per la salute è smettere del tutto di fumare.
Il Libro Blu sull’attività dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli sostiene che negli ultimi tre anni le sigarette elettroniche prendono sempre più piede tra i consumatori italiani e il loro uso ha avuto una crescita vertiginosa, con un boom del 1.740% in soli tre anni.
In buona sostanza, se proprio non possiamo far a meno di fumare, meglio orientarci verso alternative meno pericolose, ma sarebbe davvero meglio decidere di godersi la vita senza essere dipendenti da sostanze dannose per noi e per chi ci sta affianco.