Alluvione in Romagna: frutteti compromessi per i prossimi 5 anni

Pagheremo tutti molto caro il distrastro idrologico derivante dall’alluvione in Romagna: una prima valutazione fatta sui frutteti colpiti dall’alluvione calcola che sarebbero circa 10 milioni gli alberi da frutta da sradicare. Un disastro economico che non riguarderà solo la zona della Romagna, ma che peserà sulle tasche di tutti. Le perdite sono davvero ingenti, in materia di prodotti agricoli e frutta.

Secondo le stime elaborate dalla Confagricoltura regionale, i danni ammontano a non meno di 6mila euro ad ettaro per i seminativi e a 32mila per i frutteti. Non va dimenticato che l’agricoltura emiliano-romagnola è ai primissimi posti in Italia per valore aggiunto e vendite all’estero.

Anche per le attività produttive le conseguenze sono pesanti. E’ presto per fare il calcolo dei danni subiti dalle imprese agricole. Le cifre finali, comunque, saranno senz’altro elevate, perché alle perdite dei raccolti si sommano quelle relative alle strutture, ai macchinari, alle scorte.

Raccolto di frutta compromesso per i prossimi 5 anni

Anche se, come dice Confagricoltura, è presto per fare il conto dei danni, è ben chiaro per Coldiretti fare una immediata previsione sul raccolto della frutta. L’acqua ha “soffocato” le radici degli alberi che sono irrimediabilmente marcite. Questo significa che 10 milioni di alberi da frutto dovranno essere sradicati. Sarà quindi necessario espiantare e ripiantare intere piantagfioni per poter far ripartire la produzione di frutta.

Un danno che compromette il raccolto per almeno cinque anni.

Altra tragica conseguenza, è la perdita di almeno 50mila posti di lavoro, tra braccianti, raccoglitori e agricoltori.

La Fruit Valley italiana

E’ in Emilia Romagna che si concentra più di un terzo della produzione italiana di grano nazionale. ed è sempre in Romagna che crescono frutti di qualità eccelsa che gli valgono l’appellativo di Fruit valley italiana. E’ qui che troviamo, infatti, la Ciliegia di Cesena, la Fragola di Romagna o le pesche e le nettarine di Romagna Igp le cui origini risalgono al XIX secolo. Oppure le albicocche Reale e Val Santerno di Imola. Fin dal primo Novecento sono una delle principali fonti di reddito per il territorio.

Sarà indispensabile mobilitare fondi pubblici straordinari per il ristoro dei danni e per la ripresa produttiva. In questa direzione, Confagricoltura ha già avviato le necessarie iniziative nei confronti del governo e delle forze politiche. Il Governo ha varato un deceto legge che prevede uno stop dei tributi fino alla fine di agosto ed ha stanziato oltre due miliardo di euro in sostegno a famiglie e imprese.

Stando alle informazioni rese note dagli esperti, dall’inizio del mese sono caduti nella regione circa 500 millimetri di pioggia, un quantitativo che normalmente si registra nell’arco di sei mesi. Gli effetti alluvionali, con più di 20 fiumi esondati, sono stati i più gravi da oltre un secolo. Senza dimenticare che, come in altre parti d’Italia, l’Emilia Romagna viene da due anni consecutivi di siccità.

L’appello di Confagricoltura:”Abbiamo bisogno di tutti voi. Basta un piccolo, prezioso contributo”

Insieme dobbiamo sostenere le nostre aziende e gli agricoltori impegnati a far ripartire l’attività dopo ore di angoscia nel cratere dell’alluvione. Intanto è partita la gara di solidarietà per portare soccorso e salvare il salvabile nei campi. Le sedi di Confagricoltura sono pronte a inviare volontari, tecnici e agronomi, ma anche mezzi di trasporto, attrezzature, viveri e mangimi.

La priorità è intervenire celermente, assistere gli agricoltori isolati, alleggerire il lavoro di chi sta cercando disperatamente di limitare il danno nei magazzini e negli stabilimenti di lavorazione, nelle stalle, nelle serre e nei vivai.

Serve ogni tipo di aiuto: generi alimentari dove scarseggiano, viveri nei paesi irraggiungibili perché le strade sono sbarrate o sventrate dagli smottamenti; mangimi e foraggi per il bestiame; escavatori e idropulitrici per le varie operazioni di pulizia e ripristino.

Sarà a Ravenna il centro operativo per la macchina dei soccorsi, con l’obiettivo di non fare mai mancare il supporto ad agricoltori e imprese. L’emergenza è senza fine. Confagricoltura Ravenna si occuperà dell’organizzazione e del coordinamento logistico, con centri di raccolta e squadre d’intervento.

Intanto Confagricoltura ha avviato la macchina dei soccorsi per dare supporto alle aziende agricole, grazie alla collaborazione delle sedi su tutto il territorio nazionale. Chiunque potrà contribuire con un versamento all’IBAN IT 08 S 06230 02402 000058042910 intestato a Confagricoltura Emilia Romagna (causale Alluvione Emilia-Romagna).

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”