Emergenza Romagna: aiuto a famiglie e imprese subito

L’emergenza Romagna non può essere l’ennesima tragedia italiana che tra qualche mese passa nel dimenticatoio delle colonne dei media: famiglie e imprese si sono viste portare via dall’alluvione, tutto il lavoro di una vita. La terribile sorte dei romagnoli è sotto gli occhi di tutti: distruzione, fango, dolore. E non sono notizie buone solo per vendere giornali, ma notizie che da ormai due settimane fanno davvero male al cuore.

L’Emilia Romagna è una bandiera del turismo, dell’imprenditoria e dell’agricoltura italiana. Ettari di terreni sommersi completamente dall’acqua e dal fango. I raccolti dell’anno spazzati via in poche ore. Cascinali, imprese agricole e allevamenti distrutti. E i danni sono incalcolabili.

Solo la settimana scorsa, il presidente Fini di Cia (Confederazione Italiana Agricoltori) al vertice urgente convocato presso la Protezione Civile, è intervenuto alla presenza dei ministri Nello Musumeci, Francesco Lollobrigida, Carlo Nordio, Marina Calderone e del viceministro Maurizio Leo.”Si attivino interventi a supporto di famiglie e imprese, partendo da sospensione mutui e bollette“.

Intervenire subito con la legislazione d’emergenza come per il terremoto del 2012, per sostenere l’Emilia-Romagna travolta dal maltempo con danni incalcolabili all’agricoltura”. Questa la richiesta di Cia-Agricoltori Italiani, avanzata dal presidente nazionale Cristiano Fini.

“Ci sono tutte le condizioni per attivare procedure urgenti -ha detto il presidente di Cia- . Devono essere svincolate dai normali iter legislativi al fine di intervenire immediatamente nei 23 Comuni dell’Emilia-Romagna colpiti da questa eccezionale calamità”.

Danni incalcolabili

Centinaia di case isolate, più di 14 fiumi esondati e oltre 250 fra frane e smottamenti sull’Appennino che mettono in pericolo centinaia di migliaia di abitanti. “Le esondazioni stanno letteralmente liquefacendo i terreni, già pregni di acqua -ha ribadito Fini- con danni incalcolabili a colture, infrastrutture produttive e alle abitazioni civili e rurali. Subito, dunque, una legge speciale urgente e nel frattempo si attivino interventi collaterali a supporto di famiglie e imprese, come la sospensione di mutui e bollette”.

Il presidente di Cia aveva già rivolto un appello, contenuto in una lettera alla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, sollecitando un Decreto legge speciale “per fronteggiare, in tempi rapidi e con strumenti eccezionali, la situazione di straordinaria difficoltà dell’Emilia-Romagna”.

“Molti agricoltori non hanno neppure acqua potabile e corrente elettrica -ha aggiunto Fini perché le condutture sono state tranciate dalle frane, e hanno difficoltà ad abbeverare gli animali”. L’intensità della pioggia (in alcune aree sono stati superati complessivamente i 400 millimetri in 4 giornate di pioggia, a fronte di una piovosità annuale media di 700 mm) è stata tale “che il danno economico e ambientale -ha concluso il presidente nazionale di Cia- sarà molto difficile da recuperare”.

Agire subito

Per Cia, ci sono azioni da mettere in campo subito, così come scritto alla Premier Meloni la scorsa settimana e ribadito nel vertice d’urgenza al Dipartimento della Protezione Civile con i ministri Musumeci, Lollobrigida, Nordio, Calderone e il viceministro Leo.

Nel dettaglio, Cia torna a chiedere un Decreto legge ad hoc dove anche l’agricoltura possa trovare spazio e risorse finanziarie, perché servono interventi efficaci, concreti e all’altezza delle aspettative del mondo imprenditoriale agricolo, già da tempo alle prese non con poche avversità. Bisogna salvaguardare il sistema economico-produttivo del territorio, le filiere agricole locali a partire da quella frutticola.

Bene, per Cia, la sospensione di mutui e bollette, e che il Governo si sia prontamente attivato per richiedere anche un Fondo di solidarietà Ue. Servirà unire tutte le forze, insieme anche a un Fondo specifico destinato alla ricostruzione delle aree colpite, per favorire la liquidità delle imprese, dare sostegno al reddito dei lavoratori, inclusi quelli del settore agricolo

La raccolta fondi di CIA

Al via la raccolta fondi di Cia-Agricoltori Italiani per l’emergenza maltempo in Emilia-Romagna. Attivo il conto corrente dedicato, della Confederazione, per dare un contributo concreto alle imprese del comparto, travolte da allagamenti e frane (Causale: “Cia per l’alluvione in Emilia-Romagna” IBAN: IT72P0538703202000003845011).

L’Emilia-Romagna agricola sta facendo i conti con danni irreparabili, già stimati oltre 1 miliardo, tra campi completamente allagati, allevamenti persi, stalle e strutture distrutte, senza poter quantificare il disastro ancora sotto acqua e detriti, ma soprattutto il dolore per le vittime.

Da parte di Cia, con il presidente nazionale Cristiano Fini, la solidarietà alle comunità più colpite, soprattutto nel triangolo Forlì-Cesena-Rimini, e l’appello alle istituzioni: “Occorre fare in fretta per mettere in salvo le persone e in sicurezza edifici e infrastrutture. Ci sono 37 comuni completamente allagati, senza utenze e servizi fondamentali. Sono più di 20 mila gli sfollati e migliaia le imprese in tilt, con il comparto agricolo tra i più colpiti. Serve subito una legislazione d’emergenza come per il terremoto del 2012”.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”