Potremmo dire che l’essere umano è in grado di fare praticamente qualsiasi cosa con il proprio corpo. Basti pensare agli artisti circensi, ai migliori ballerini del mondo, agli sportivi più famosi, o ai contorsionisti. Ma anche gli animali non scherzano con l’esibizionismo! Alcuni sono in grado di mimetizzarsi con l’ambiente circostante, altri invece mettono in atto certi comportamenti davvero inusuali.
Se balli, mi fai venire fame
Parliamo di ragni. So che probabilmente la maggior parte di voi lettori potrebbe averne paura, ma questo fatto è davvero interessante.
Non soltanto l’essere umano sa ballare, anche i ragni! La differenza, però, è che loro lo fanno per flirtare. I ragni saltatori ne sono un esempio. In Australia vi sono diversi esemplari particolarmente atletici.
Il ragno pavone utilizza l’agilità delle sue zampe per far colpo sulla femmina. Sono lunghi appena 5 millimetri, e vengono anche chiamati dagli scienziati che li studiano “gattini dalle zampe lunghe”. In vista di un ragno femmina, il maschio si posiziona davanti a lei, solleva in alto il suo terzo paio di zampe, spalancando così l’estensione dell’addome coperto da scaglie iridiscenti che formano un disegno. Inizia a saltare su e giù, a destra e a sinistra, in modo da mettere in bella vista il suo mantello technicolor, poi solleva e fa fibrare le zampe dalla punta bianca.
E’ un esibizionismo assai pericoloso, perché se non è piaciuto, rischia di essere mangiato subito dopo l’accoppiamento.


Non baciate il rospo: non si trasforma!
Intorno ai torrenti dell’America Centrale e Meridionale vive un rospo particolarmente affascinante. La sua particolarità sono i suoi colori vistosissimi.
Si chiama rospo arlecchino, ed è in grado di cambiare colore, dal viola al verde, dal blu all’arancione e al giallo. Questo fenomeno prende il nome di “colorazione aposematica”, ed ha il compito di mantenere alla larga i possibili predatori con il suo esibizionismo fatto semplicemente di colori. Il suo veleno, contenuto sulla sua pelle e nelle ghiandole che ha sulla gola, è mortale per l’essere umano, e anche per altri animali. Alcune popolazioni indigene dell’Amazzonia lo sanno bene, e infatti lo usano spesso per la caccia, e addirittura in vari rituali.
Ad ogni modo, comunque, la bella notizia, forse, è che questo rospo potrebbe diventare famoso in tutto il mondo un giorno. Ed è merito del suo veleno, perché potrebbe essere usato per combattere il cancro, i disturbi cardiaci e molte altre malattie!
Strano, ma vero.


Volevo essere una cavalletta di campagna!
Sappiamo tutti riconoscere il verso di una cavalletta, forse non sappiamo che anche gli scarabei fanno un verso simile, ma sapevate che c’è anche un mammifero in grado di emettere questo verso?
Non dovrei neanche dirvelo questo, ma ricordatevi sempre di fare una ricerca accurata sugli animali pericolosi del paese che avete intenzione di visitare. Andiamo, chi non vorrebbe farsi un bel viaggetto nel Madagascar?
Attezione, dunque, al tenrec striato di pianura. Questo mammifero gira in gruppo nel sottobosco della foresta pluviale, e a prima vista direste che è innoquo, essendo che va a caccia solo di lombrichi. Ma è un animale che conosce tecniche di autodifesa piuttosto efficaci. Il tenrec possiede un muso flessibile, come quello del toporagno, protetto da aculei velenosi letali per l’essere umano e per i predatori, perché si staccano e rimangono infissi nel corpo.
Questa è una caratteristca a cui fare attenzione, l’altra, invece, riguarda il suo verso. E’ in grado di far vibrare gli aculei del suo collo, producendo un ultrasuono quasi identico a quello delle cavallette, degli scarabei e dei grilli. L’esperto di mammiferi del Madagascar, Nick Garbutt, ha paragonato questo suono a quello dei “fili d’erba secca sfregati tra di loro”.


Sono un drago, ma non sputo fuoco
Il clamidosauro è un “piccolo drago” dell’Outback australiano dotato di un corpo abbastanza particolare.
Si potrebbe pensare che sia un animale molto pericoloso, dal momento in cui apre la sua bocca e la sua pelle e il suo collare si stendono, e si spalancano fino a raggiungere i 30 centimetri di larghezza. Più apre la bocca e più il collare si estende, e sembrerebbe sul punto di attaccare da un momento all’altro e mettervi K.O.
In realtà è solo esibizionismo. Il clamidosauro non è altro che un timidissimo insettivoro, e passa la gran parte del suo tempo nascosto tra gli alberi di eucalipto.
Spesso, è lui stesso a rendersi conto che non basta mettere in bella vista il suo collare per intimidire l’avversario, e allora si drizza sulle sue zampe posteriori e scappa con una corsa bipede come se fosse un Velociraptor in miniatura.
Che carino… Quasi quasi ne vorrei uno in casa! Già me lo immagino, a rincorrerci in giro per il salotto e giù per le scale…


“La Metamorfosi”, ma non è di Franz Kafka
Ritornando a parlare di colori, la seppia è uno dei cefalopodi in grado di cambiare colore, oltre che la forma del proprio corpo e l’aspetto della sua pelle.
Peter Godfrey Smith sostiene che anche i polpi siano in grado di mutare il loro corpo, ma in particolare, la seppia possiede un’autoconsapevolezza che farebbe provare vergogna all’uomo stesso. Forse potremmo considerare la seppia come l’animale più sicuro di sé di tutto il pianeta. Le cellule elastiche e ricche di pigmento collegate con il sistema nervoso, le permette di cambiare più volte aspetto e colore. Inoltre, è anche in grado di emettere ondate pulsanti di colore che percorrono l’intero corpo, come se fossero le luci di un nightclub!
Ovviamente, questa sua grande capacità di metamorfosi ha uno scopo ben preciso: il camuffamento. Usa questo fenomeno per intimorire e confondere i predatori, per poi darsi alla fuga, bella tranquilla. Ma non solo, usa queste colorazioni anche durante il corteggiamento.
E’ conosciuta con il nome di metasepia pfefferi, è tipica dell’area indo-pacifica, ed è considerata uno degli animali più misteriosi e ipnotici del mondo!
Altroché esibizionismo, questa quì batte qualsiasi essere umano che pratica l’ipnosi!


Arte in natura
Neanche il più bravo giardiniere del mondo sarebbe in grado di riprodurre esattamente il nido che costruisce un Sericulus ardens, l’uccello giardiniere dell’Australia e della Nuova Guinea.
L’unico scopo della vita di questo particolare uccello, dal talento invidiabile, è quello di costruire giorno e notte il suo nido. E che nido, ragazzi! Utillizza, non solo rametti e foglie, ma anche bacche, fiori variopinti, carapaci iridescenti di scarabei, gusci di lumaca vuoti, ossa sbiancate dagli agenti atmosferici, e tanto altro.
E l’opera non finisce mai, perché basta anche solo che un rametto cada a terra, o che si sposti un fiorellino, e l’uccello ritorna ad abbellirlo continuamente, senza mai stancarsi.
Per dirla tutta, il sericulus ardens batte di gran lunga l’essere umano con l’arte in natura!


Non mi pace giocare a nascondino
L’insetto stecco è uno degli animali più abili nel camuffamento al mondo. Si fa scambiare per un rametto spezzato, un germoglio o una foglia danneggiata. Ma è stata scoperta di recente una tipologia che, invece di nascondersi, esce in bella vista con colori sgargianti.
Quando è ancora giovane i colori sono opachi, in seguito, con la maturità sessuale, sviluppano tinte più vistose, utili poi per l’accoppiamento.
Si chiama achrioptera maroloko e si può trovare in Madagascar. Ci sono oltre tremila specie in tutto il mondo, ma questo è l’unico finora ad essere il miglior insetto stecco nell’esibizionismo.


Dovrebbero fare delle gare di esibizionismo tra essere umano e animali. Secondo voi, chi vincerebbe?