Pupille molto strane che si trovano nel regno animale

Tra tutte le varie caratteristiche che compongono il corpo di alcune specie del regno animale, le pupille sono sicuramente tra le più strane.

C’è qualcosa di particolarmente bizzarro nell’osservare gli occhi di alcuni animali che hanno la forma delle pupille davvero strana. Basti pensare a quella dei gatti o delle capre, per esempio.

Ma c’è una spiegazione ben precisa dietro queste stranezze!

Pupille verticali

Queste pupille sono tipiche dei predatori che colgono di sorpresa la preda. Ne sono esempi i gatti, le volpi, i coccodrilli, i serpenti e i gechi.

Una pupilla verticale permette all’animale di focalizzare meglio l’oggetto che sta osservando, e il processo avviene esattamente come la messa a fuoco della fotocamera di un telefono o di una macchina fotografica.

Quando la pupilla arriva alla sua massima espansione, ciò significa che l’animale valuta la distanza a seconda delle parti sfocate dell’oggetto che stanno osservando.

Quando, invece, sono ristrette, permette di percepire meglio la profondità dell’oggetto. Questo capita anche all’occhio umano, come quando per esempio abbiamo un oggetto a una certa distanza dall’altro, e mentre fissiamo quello davanti, l’altro lo percepiamo sfocato.

Ma sapete qual è la cosa più strabiliante di queste pupille? Il fatto che questi animali siano in grado di percepire distanza e focalizzazione dell’oggetto allo stesso identico momento!

Pupille orizzontali

Questo tipo di pupille, invece, riguarda quegli animali che brucano l’erba. Facciamo riferimento, quindi, a capre, pecore, cavalli, alci e i cervi dalla coda bianca.

Praticamente i loro occhi funzionano come l’effetto panoramico della fotocamera!

Non è incredibile?

Le pupille orizzontali permettono a questi animali di far penetrare più luce da tutte le parti, e ciò li aiuta enormemente a rilevare l’avvicinamento di un predatore.

E’ ovvio che questi animali debbano essere in grado di vedere da tutte le parti che compongono il loro occhio, per poter percepire in così poco tempo l’arrivo imminente di un predatore.

Ma c’è qualcosa di davvero strano nella forma della loro pupilla.

Mentre le pupille verticali restano nella loro posizione, sia che il predatore stia guardando in alto, che in basso, quelle orizzontali si adattano a seconda del movimento della testa.

pupille di un capretto

Pupille crescenti

Sì, pupille crescenti, come la luna crescente! Il regno animale è bello perché è vario, ed è spettacolare!

Queste pupille riguardano alcune specie di pesci che trascorrono molto tempo immobili.

Ne sono esempi le razze, i pesci piatti, i pesci gatto e alcune balene.

Certamente, gli animali acquatici hanno una visione diversa a seconda della penetrazione della luce in acqua. Perciò, non c’è da stupirsi se più scendiamo nelle profondità, più le pupille dei pesci diventano bizzarre.

Le pupille crescenti ne sono un ottimo esempio, infatti.

Sono pesci dai superpoteri, perché hanno un vastissimo campo visuale, di gran lunga superiore a quello degli animali con le pupille orizzontali. Questi pesci sono in grado di percepire molte più informazioni con i loro occhi, rispetto a una semplice pupilla circolare, come la nostra.

Più di due pupille

Queste sono strane davvero, non ne avevo idea nemmeno io che esistessero!

Sono tipiche di quegli animali che non sono particolarmente attivi durante il giorno o la notte.

Alcuni gatti, i lama, i cavalli, i geco, le razze e alcuni squali, potrebbero avere più di due pupille.

Come potete notare, ho accennato alcuni animali di cui ho già parlato in precedenza, ma non è un errore.

In presenza di luce molto intensa, molti animali comprimono le loro pupille in modo da creare più aperture. Ad esempio, le pupille orizzontali delle capre potrebbero assumere una forma a manubrio, con aperture ad entrambe le estremità.

Altri animali, come i cavalli e le razze, producono delle specie di ciuffetti che creano multiple aperture.

Alcuni gechi, invece, hanno le pupille verticali a forma ondulata, fino a formare quattro pupille più piccole.

Occhi da alieno

Odio dover parlare proprio di questo tipo di pupilla, perché, devo ammetterlo, sono un po’ fifona.

Ho paura degli alieni.

Ecco, l’ho detto!

Ma non ho sicuramente paura di un tenerissimo polipo, di un calamaro o di una seppia!

Per fortuna non mi hanno ancora assegnato articoli sugli alieni.

No grazie, passo! Voglio fare sogni tranquilli la notte, senza dover costringere i miei occhi a duplicarsi in più pupille per stare all’erta!

I cefalopodi rientrano tra gli animali più intelligenti del regno animale, lo sapevate?

Pensate che comunicano tra di loro attraverso il cambio di colore della loro pelle!

Per non parlare, poi, del fatto che sono in grado addirittura di modificare il proprio DNA!

Ma parliamo delle loro pupille.

Non hanno le pupille enormi da alieno, come pensavate, ma a forma di “w”, crescente, o a forma di manubrio.

pupilla a forma di w di una seppia

Maronna, che putenza!

Il regno animale ha da sempre stupito i zoologi, ma devo dirvi che i polipi sono davvero speciali!

Soltanto nel 2016, i ricercatori della Harvard e Berkeley University hanno scoperto che i cefalopodi possono vedere i colori, solo che lo fanno in un modo completamente diverso rispetto a noi umani.

Se diventiamo troppo sensibili alla luce, siamo costretti a indossare gli occhiali fotocromatici, come la sottoscritta. Oppure, quando vediamo sfocato, indossiamo gli occhiali da vista, sempre come la sottoscritta.

A volte, però, capita che con la vista sfocata non si riescano a distinguere bene i bordi degli oggetti colorati.

Questo effetto è causato dal fatto che una pupilla molto larga diffonde la luce come un prisma, in un processo che prende il nome di anomalia cromatica. Generalmente questa non è una bella notizia.

Alcuni ricercatori pensano, però, che i cefalopodi usino questa anomalia cromatica a loro vantaggio, permettendogli di cambiare la forma, la posizione delle loro pupille, la profondità del loro bulbo oculare e anche la distanza tra le lenti e la retina.

Non a caso vengono considerati molto intelligenti questi invertebrati, perché ci vuole una super potenza cerebrale a poter fare una cosa simile, come la sottoscr… no, aspetta.

Vorrei poter dire che anche la sottoscritta ha questo super potere nella vista, ma grazie a Dio non sono un alieno!

Ana Maria Manea
Ana Maria Manea
Studentessa aspirante insegnante di inglese. Poetessa Dice di sé: “25 anni molto ambiziosa e sognatrice, scrivo poesie fin dal momento in cui ho preso in mano per la prima volta una penna, all'età di 6 anni. A scuola ero una piccola Hermione Granger, e ho sempre amato scrivere. Ma la mia vera passione prende piede all'inizio della mia adolescenza, con la poesia intitolata "Il valore della donna", sul tema della violenza sulle donne. Sono talmente legata alla natura che mi circonda e alla vita, che mi basterebbe anche solo una goccia di pioggia perché l'ispirazione prenda il sopravvento”.