Calcio, “Il paese dipinto” di Bergamo dove il paesaggio è un’opera d’arte

Calcio, no..tranquilli! Non parliamo di sport, ma di un paese in provincia di Bergamo, detto anche il paese “dipinto” e risponde alla crisi del turismo internazionale e della cultura, con l’arte di strada e le opere murali degli illustratori senza tempo.

I paesi dipinti

I paesi “dipinti” sono una caratteristica tipicamente italiana: borghi antichi, borghi medievali, borghi di pietra, abbelliti ed impreziositi da vere e proprie opere d’arte sulle pareti esterne.

Affreschi, murales e mosaici che valorizzano palazzi, case e vecchie stalle, in giro per l’Italia. Ad esempio Legro, sulle rive del Lago d’Orta potete trovare un piccolo borgo dove i murales ripercorrono la storia del cinema. Anche in provincia di Torino, a pochi passi dal confine montano con la Francia, a Vernante, potete ammirare un antico paesino interamente dedicato al libro di collodi. Oppure, se preferite, in Liguria, in provincia di Imperia, c’è Valloria, un paese dalle porte dipinte.

Arte, storia e tradizioni locali, unite in un mix rigorosamente made in Italy. Ma oggi vi portiamo a Calcio, in provincia di Bergamo.

Calcio

Calcio, cittadina in provincia di Bergamo, sulle rive del fiume Oglio, si trova ad una manciata di chilometri, sia da Bergamo, sia da Crema che da Brescia, ed è un’altra meta ideale per una giornata o un weekend diverso.

Il nome di questa cittadina deriverebbe direttamente dal vocabolo latino ”Calx”, che nella sua traduzione italiana equivale proprio al ”calcio”. Altri preferiscono credere che derivi invece da un altro termine latino, esattamente ”Calceus”, ”scarpa”, alludendo all’andamento del terreno che degrada verso l’Oglio.

Un tempo La Calciana era famosa per essere una città “di contrabbando”, poichè si trovava sul confine tra la Repubblica di Venezia e il Ducato di Milano ed era libera da dazi. Ma arriviamo ad oggi ed alle iniziative originali del comune.

Calcio il Paese dipinto: nella foto un dipinto che raffigura la costruzione della prima ferrovia due uomini tengono in braccio una rave di legno
Calcio, “Il paese dipinto”: “La costruzione del ponte della ferrovia sul fiume Oglio”, 1999 – opera di Carlo Pescatori – fonte sito Comune di Calcio

Una gita nel Paese dipinto

La provincia di Bergamo è stata la zona tra le più colpite dalla pandemia da Coronavirus. Ma il Covid non ha vinto e la gente della bergamasca è gente forte, gente abituata a lavorare, a soffrire, gente che ama e sa amare. Attaccata alla propria terra e alle proprie radici. E adesso si soo rialzati, seppure a fatica, e sono pronti, anzi prontissimi a ricevere ancora, con l’ospitalità di sempre, le visite di turisti e vacanzieri. Anche l’amministrazione del Comune di Calcio è pronta e riapre le porte al paese che è una vera e propria galleria d’arte a cielo aperto.

Soprattutto dal 3 giugno in avanti, terminato il periodo di lockdown intra-regionale, una destinazione ideale anche per i motociclisti, che dopo una visita a Calcio, possono poi fare “2 pieghe” in direzione laghi.

47 murales rievocano, attraverso i dipinti degli artisti e dei pittori, la storia e le tradizioni della comunità locale, dalle origini degli avi in poi, evidenziandone gli aspetti sociale, spirituali e religiosi.

Ma i dipinti non sono l’unica attrazione di Calcio. Forse non tutti sanno che ospita la chiesa più grande della regione lombarda, seconda solo al Duomo di Milano. Vanta la presenza di ben due castelli, il castello Silvestri e il castello Oldofredi.

Una gita che vi incuriosirà e vi divertirà, soprattutto se poi sceglierete di concedervi il tempo di gustare alcuni piatti tradizionali nei locali tipici del borgo, o di assaggiare le prelibatezze dolciarie degli artigiani della pasticceria locale.

Calcio, “Il paese dipinto”: opera di Giovanni Repossi
Calcio, “Il paese dipinto”: “Regina della Scala Signora di Calcio”, 1999 – opera di Giovanni Repossi
(in collaborazione con Ivan Corradi e Marco Facchetti) – fonte sito Comune di Calcio

Artisti

Nessuna parola può però darvi l’idea di cosa troverete nel paese di Calcio. Per questo vi lasciamo alle immagini del video che vi darà anche una “mappa” di come scoprire e trovare i murales in Paese.

Le opere fotografate sono degli artisti: Calisto Gritti, Carlo Pescatori, Umberto Faini, Giovanni Repossi, Giangisto Gasparini, allievi della Libera Accademia di Belle Arti coordinati da Franco Migliaccio, Franco Migliaccio, Mino Marra, Trento Lungaretti in collaborazione con la ditta Teneguzzo di Monza, allievi dell’Accademia di Belle di Sassari coordinati da Renato Galbusera, Renato Galbusera, Pietro Ricci, Luigi Dragoni, Sergio Battarola, Candido Baggi, Ferdinando Capisani, Giovanni Repossi.

Immagini ambientali: Google Street View Editing e foto

Musica: Löhstana_David (Creative Commons)

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”