Canzoni Sanremo 2025: chi ha copiato e cosa?

Canzoni Sanremo 2025: ogni Festival porta con sé il suo carico di emozioni, polemiche e immancabilmente, di déjà vu musicali. Appena cala il sipario sull’edizione 2025, ecco che partono i confronti, le analisi, le accuse più o meno velate di “ispirazione eccessiva”. Ma è plagio? È omaggio? È semplice coincidenza? Oppure, come diceva quel tale, le note sono solo sette e prima o poi le combinazioni si esauriscono? Una cosa è certa: anche quest’anno il gioco del “questa l’ho già sentita” ha avuto parecchi concorrenti.

Preascolti

Dovete sapere, o forse lo sapete già, che alcuni colleghi, pochi, fortunati hanno la ghiotta opportunità, ai primi di gennaio, di ascoltare le canzoni in anteprima. Bene, cioè male, visto che li conosco tutti, e leggo tutte le pre-recensioni. Mi chiedo, di conseguenza, se questi siano del mestiere, e soprattutto che cazzo vadano a fare a Milano o a Roma, se non per passare un giorno fuori sede a fare shopping.

Tutti si lanciano in recensioni entusiastiche, tirando fuori il fior fiore del proprio linguaggio forbito.

Nessuno, e dico nessuno, che si accorga delle assonanze, che le canzoni presentate risultino già sentite, in alcuni casi, anche clamorosamente.

Andiamo più nello specifico, facendo un piccolo recap anche degli anni precedenti, per arrivare all’edizione del 2025.

2022

Il terzo Festival targato Amadeus si è rivelato ricco di spunti di riflessione.

Yuman, intro di piano e vocalizzi ripresi spudoratamente da “The great gig in the sky” dall’album “The dark side of the moon” dei Pink floyd.

Gianni Morandi, si proprio lui: Jovanotti, si proprio lui, si è ispirato a “Stasera mi butto” di Rocky Roberts, e a “Eloise” di Barry Ryan.

La rappresentante di lista, ha ripreso paro paro il refrain e la ritmica di “Splendido splendente” di Rettore. Provate e cantarci sopra, e crederete.

Massimo Ranieri, a parte l’atmosfera che richiama “Caruso” di Lucio Dalla, richiama chiaramente “L’uomo senza età” di Renga.

Ana Mena, canta una versione velocizzata di “Amandoti” scritta da Giovanni Lindo Ferretti (CCCP), successo di Gianna Nannini. Ormai lo sanno anche i muri.

Dargen D’Amico, ci porta sulle giostre, sul “Tagadà” in particolare, nella versione di Federico Seven VS Dj Matrix

Fabrizio Moro, fin troppo liberamente ispirato a “Che sia benedetta” di Fiorella Mannoia.

Rkomi, plagio clamoroso, a partire dall’intro di “Personal Jesus” dei Depeche Mode.

Ditonellapiaga & Rettore, una via di mezzo tra Donna Summer e Olivia Newton John.

Mahmood e Blanco, i vincitori si ispirano chiaramente a “Another love” del cantautore britannico Tom Odell.

Penso possa bastare.

2024

Anche quelli che “io Sanremo non lo guardo d 100 anni”, “non vedo l’ora di perdermelo”, “Sanremo e sticazzi”, si saranno accorti di parecchie assonanze. anche nell’ultimo Sanremo gestione Amadeus.

La canzone che più ha fatto parlare sotto questo aspetto è “Tu no” di Irama, che ricorda parecchio “Someone You Loved” di Lewis Capaldi. Andando più in profondità, è stato fatto notare che sono praticamente identici la base di pianoforte, la linea melodica e il timbro vocale usato nel ritornello.

Ma andiamo avanti: “Un ragazzo una ragazza” di The Kolors riporta alla memoria “Salirò” di Daniele Silvestri. Mentre “Sinceramente” di Annalisa, classificatasi al terzo posto, nell’inciso ricorda l’ormai celeberrima “Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino.

Ma il caso più eclatante è quello di “Vai!” dell’esordiente Alfa, che avrebbe pescato a piene mani da “Run”, uno dei cavalli di battaglia degli OneRepublic.

Qualcuno ha storto il naso anche quando è partita “Mariposa” di Fiorella Mannoia, con quell’attacco potente che rimanda a “Princesa” di Fabrizio De André. Ma qui parlare di plagio (o anche di semplice scopiazzata) è assolutamente fuori luogo. Meglio usare la parola “omaggio”.

Non c’è da stare allegri (che non è l’ex allenatore della Juventus, attualmente disoccupato di lusso).

Canzoni Sanremo 2025

Anche quest’anno, di carne al fuoco ce n’è parecchia.

Come mi ha segnalato il mio “consulente” da Barletta, il grande deejay Angelo Dibari, fin dal primo ascolto, “Dimenticarsi alle 7” di Elodie, ha il ritornello molto simile a “E penso a te” di Lucio Battisti, e la base molto simile a “Sinceramente” di Annalisa dello scorso anno, che a sua volta era simile a “Musica leggerissima” di Colapesce e Dimartino, che a sua volta era pressoché uguale a “We Are the People” degli Empire of the Sun (2008) e “Figlio di un re” di Cesare Cremonini (2009). Senza dimenticare, sempre per Elodie, la somiglianza con “Tides” (Ripperton Remix) (feat. Bajka). Elodie, la vincitrice morale del Festival della somiglianza.

Sempre Angelo da Barletta, mi ha fatto notare che “Aspettando il sole” di Shablo feat. Guè, Joshua e Tormento, è parecchio ridondante con “Rag’n’Bone Man” di Human.

Poi: l’intro di piano di “Tu con chi fai l’amore” di The Kolors, ricorda da vicino lo stesso refrain di “The logical song”, hit supremo dei Supertramp.

Se poi proprio volete farvi del male, provate a canticchiare il ritornello di “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri sul refrain di “Cuoricini” dei Coma_Cose. Non rimarrete delusi.

Ma non è finita, il bello deve ancora venire.

Lentamente” di Irama ricorda da vicino “I uomini stronzi” di Checco Zalone. Non ci credete? Andate ad ascoltare, poi mi direte.

La grande e delusa Giorgia e i suoi autori, si sono chiaramente ispirati al ritornello di “La sera dei miracoli” di Lucio Dalla mentre componevano “La cura per me”. In certi passaggi l’assonanza è quasi imbarazzante.

Anche il vincitore, il sampdoriano Olly non è esente da colpe: “Balorda nostalgia” è molto simile a “Il filo rosso” di Alfa, genoano. Il derby della lanterna finisce a reti inviolate.

Può bastare? Assolutamente no.

Ultimo Unicorn Rimmel

Canzoni Sanremo 2025 vi propone i “pezzi da novanta”, e che pezzi. Questo senza nulla togliere alla bellezza dei testi dei tre artisti che sto per sottoporre alla vostra attenzione, che meritano comunque un grosso applauso. Però…

La celebratissima “Quando sarai piccola” di Simone Cristicchi è uguale in tutto e per tutto a “Pianeti”, title-track dell’album di Ultimo del 2017. La prima strofa e il ritornello sono paro, paro identici. Al limite del plagio. Ricordo ai non addetti ai lavori, che il plagio di una composizione musicale, è considerato tale dalla settima misura in poi.

L’altrettanto celebrato, soprattutto dalla “Calabria connection”, il cantautore calabrese Brunori Sas, con “L’albero delle noci“, ci ha praticamente regalato una versione 2.0 del celeberrimo brano “Rimmel” del “principe” Francesco De Gregori. Secondo me, dovrebbe cambiare il nome in Francesco De Brunori (ma non ditelo ai colleghi calabresi, altrimenti si incazzano).

Tenetevi forte, un consiglio da amico: “Battito” di Fedez assomiglia parecchio a una delle tante canzoncine di Sailor Moon. Mi vien da ridere, ma è così. Ma non solo, c’è qualcosa di ancor più eclatante. Lo storico deejay degli anni ’90 Mario Più, nel 1999 realizzò una produzione intitolata “Unicorn”. Ebbene, gustatevi il remix, tra Fedez e Mario Più, poi mi direte. Se non vi sarà preso un coccolone.

Penso che possa bastare, si fa per dire.

Il Festival che verrà

In conclusione, il confine tra citazione, omaggio e clonazione è sempre più labile, e forse neanche così importante. In fondo, la musica è fatta per emozionare, e se qualche canzone ci sembra familiare, magari è proprio perché attinge a un immaginario sonoro che già amiamo.

Certo, se poi l’omaggio diventa eccessivamente somigliante, il rischio è di trasformare il Festival di Sanremo in un grande karaoke collettivo con brani che suonano come “la copia della copia della copia”. Ma, si sa, nella musica come nella vita, un po’ di déjà vu è inevitabile. L’importante è saperlo fare con stile.

P.S. Sicuramente mi è sfuggito qualcosa. Se vi venisse in mente qualche altra similitudine sulle canzoni Sanremo 2025, fatemelo sapere. Tutte le segnalazioni sono ben accette.

Potrebbero interessarti:

Chi ha vinto Sanremo 2025? Tutti i premi e i vincitori

Olly vince a sorpresa il Festival di Sanremo 2025

Ecco perché Olly non doveva vincere Sanremo 2025

Segui Zetatielle Magazine su Facebook, Instagram, X e Linkedin.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.