Clonazione per proseguire la stirpe di un pastore tedesco

Torniamo a parlare di Günther VI, il pastore tedesco più ricco al mondo che qualche settimana fa ha legalmente adottato una lupacchiotta? Ebbene, oggi le news sono davvero interessanti perchè parliamo di clonazione.

Dopo Günther III, il discendente Günther IV è entrato nel Guiness World Record come il cane più ricco del mondo, ha acquistato la villa di Madonna a Miami – detenuta dal braccio operativo del Trust, la Günther Corporation, per oltre 21 anni – ed è stato Presidente e proprietario di importanti squadre di calcio italiane.

Secondo la classifica The Ultimate Pet Rich List di All About Cats ripresa dai principali siti di informazione internazionali tra cui Forbes, Günther VI è l’animale più ricco al mondo, posizionandosi davanti a Olivia Benson, il gatto di Taylor Swift, e Sadie, Sunny, Lauren, Layla e Luke, nonché i cani di Oprah Winfrey. Ad oggi, Günther VI possiede uno yacht, una villa alle Bahamas, una BMW e diverse proprietà in Italia, 27 dipendenti (tra cui un autista personale, un cuoco e un personal trainer) e un patrimonio vertiginoso.

E a chi lascerà questo immenso patrimonio?

La dinastia dell’animale più ricco del mondo è a rischio ed esiste solo un modo per salvarla…

Per questo motivo la GÜNTHER CORPORATION ha intenzione di ricorrere alla clonazione! 

Ma andiamo con ordine e ricostruiamo la storia di Günther VI.

La storia di Günther VI

La storia di questo pastore tedesco è nota a tutti i media nazionali e internazionali: discende da una stirpe baciata dalla fortuna e indicata nelle volontà contessa tedesca Karlotta Von Liebenstein. Fu lei a indicare come beneficiario della sua immensa fortuna Günther III, adottato dalla nobildonna durante un soggiorno in Toscana.

Colpita dal nome dell’animale, lo stesso del figlio morto precedentemente in un incidente stradale, la contessa ha vissuto gli ultimi anni di vita con il benamato pastore tedesco e, alla sua morte, ha intestato tutto a un trust (un fondo fiduciario per il trasferimento dei beni agli eredi che determina chi sarà responsabile dell’amministrazione, chi ne trarrà beneficio e le regole e le condizioni per l’utilizzo del denaro) che designa il cane e la sua stirpe come unici eredi. Il patrimonio è gestito dalla Günther Trust, che è anche responsabile della cura della stirpe Günther.

The dogs are cloned

The dogs are cloned”, i cani sono stati clonati. È con queste forti dichiarazioni che termina “I milioni di Günther”, docuserie Netflix in cui viene raccontata la storia della discendenza Günther con particolare attenzione alle vicende di Maurizio Mian, alle cui cure il cane è affidato.

E adesso, un anno dopo l’uscita della serie, la Günther Corporation, di cui Mian è l’unico componente noto e per anni l’uomo-immagine della società, ha intenzione di ricorrere alla clonazione di Günther VI, l’animale più ricco del mondo!

La Günther Corporation, infatti, sta prendendo contatti con l’azienda PerPETuated in Massachusetts per la clonazione del pastore tedesco Günther VI, in modo da permettere il proseguimento della stirpe Günther, iniziata negli anni ’90 con Günther III.

La Günther Corporation

La Günther Corporation è attiva dagli anni ‘90 e ha una voce dedicata sulla versione internazionale di Wikipedia. Tra le numerose attività svolte per realizzare le volontà dell’omonimo Trust, dalla serie Netflix emergono una serie di esperimenti – probabilmente al di fuori dei limiti etici previsti dalla scienza ufficiale – che hanno coinvolto alcuni giovani attentamente selezionati, fatti interagire tra loro, stimolati e attentamente monitorati.

L’ultima impresa nota della Corporation è la partecipazione alla produzione del brano “Real Sassy” del cantante svedese Günther, un inno al “buon sesso”.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”