Anziani e animali: Roma favorisce le adozioni in RSA

Anziani e animali: un’accoppiata vincente se serve a tirare fuori dalla gabbia un cane o un gatto senza nessuno. È questo il progetto avviato dal Comune di Roma in via sperimentale.

In una memoria di Giunta approvata a inizio marzo il Campidoglio comunica l’intenzione d’incentivare “l’adozione di cani e gatti dei canili e gattili comunali da parte degli ospiti dei centri anziani che hanno molte attenzioni, tempo e cure da donare”.  “L’adozione di un cane anziano da parte di una persona anziana migliorerebbe la qualità di vita di entrambi, soprattutto dal punto di vista emotivo e relazionale”, si legge inoltre nel documento.

La Giunta Capitolina ha infatti, Memoria avente a oggetto “Incentivazione delle adozioni dicani e gatti ospiti dei canili e gattili comunali e convenzionati da parte deglianziani ospiti delle strutture residenziali per anziani di Roma Capitale”.

Le motivazioni

Sulla memoria di Roma Capitolina si legge quanto segue.

La presenza di un animale domestico nella vita di una persona comporta una relazione affettiva reciproca, un’impegno quotidiano e un’attenzione alla cura, che costituiscono elementi significativi, soprattutto in condizioni di rischio di isolamento sociorelazionale.

In particolare, per le persone anziane, sono diverse le ricerche che associano la vita con gli animali domestici ad impatti positivi su aspetti sociali, relazionali, comportamentali, psicologici, cognitivi, fisiologici e fisici, aumentando le interazioni spontanee e la comunicazione, i livelli di coinvolgimento relazionale, la mobilità, le attività qutidiane, la percezione della qualità della vita, anche stimolando la memoria.

Per questo motivo si stanno diffondendo anche nelle strutture residenziali per persone anziane esperienze che riconoscono il ruolo positivo della convivenza con animali domestici nella vita quotidiana degli ospiti.

Anziani e animali

Roma Capitale, nell’ambito delle proprie in materia, di politica di cura, di inclusione delle persone anziane, in particolare di quelle ospiti nelle strutture residenziali, intende promuovere azioni sempre più attente al benessere, anche favorendo percorsi di invecchiamento attivo e di inclusione, con l’obiettivo per le persone che non possono restare presso la propria casa per diversi motivi, di offrire forme di residenzialità che permettano ambienti familiari e percorsi personalizzati. Pertanto, la coabitazione con un animale domestico trova idoneo spazio di realizzazione favorendo negli ospiti la consapevolezza di poter ancora donare cura, tempo, attenzioni, e la possibilità di sviluppare percorsi importanti di riappropriazione di capacità e di responsabilità personali e di gruppo.

Poichè molti anziani hanno manifestato la volontà di avere un animale domestico di compagnia, è importante nella scelta dell’animale individuare caratteristiche che non comportino rischi per la persona anziana, come eccessiva vivacità o particolare aggressività. L’adozione di un cane o di un gatto migliorerebbe la qualità di entrambi soprattutto dal punto di vista emotivo e relazionale. Per queste ragioni, la Giunta Capitolina ha sottoscritto una memoria nella quale si procederà ad un supporto economico per venire incontro alle spese vive di un’adozione, quali spese medico veterinarie e alimentari.

Il commento dell’OIPA

Apprezziamo questo progetto dell’assessore all’Ambiente, Sabrina Alfonsi, e dell’assessore alle Politiche sociali, Barbara Funari, e auspichiamo che gli animali siano affidati con tutte le garanzie e le sicurezze del caso, evitando leggerezze“, commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. “Le strutture residenziali di Roma Capitale possono essere la nuova casa dei cani e dei gatti più sfortunati, che possono recare agli ospiti gioia e motivazione. Si attiverebbe così una sinergia che innalzerebbe la qualità della vita di entrambe le parti. Ci auguriamo che però le spese medico-veterinarie siano totalmente a carico delle casse comunali e non siano previste mere ‘agevolazioni‘, come scritto nella memoria di Giunta“.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”