Perchè sono importanti i corsi di formazione per giornalisti? L’importante contributo di Tommaso Polidoro, consigliere Nazionale F.N.S.I, e il format “Il Venerdì di Polidoro”. I corsi in programma nel 2025– Editoriale di Tina Rossi
Scrivere da giornalista, in merito alla mia professione, non nasce certo dall’idea di rivelare chissà quale verità o di offrire una prospettiva condivisibile da tutti. Il mio intento, piuttosto, è quello di condividere riflessioni personali su una categoria che oggi si trova ad affrontare sfide complesse e contraddittorie: dall’invasione delle fake news al sensazionalismo, dalla crescente influenza dell’intelligenza artificiale fino all’overload informativo e al ruolo degli autori improvvisati, killer del congiuntivo che popolano il web. Non ho la pretesa che queste riflessioni siano sposate da tutti, né di proporre soluzioni: si tratta, più che altro, di ragionare su quale direzione stia prendendo il nostro mestiere.
In un panorama mediatico in continua evoluzione, la formazione non è solo un’opzione, ma una necessità per chiunque voglia intraprendere o continuare la professione giornalistica con credibilità e competenza. Essere giornalisti oggi significa navigare tra un mare di informazioni, distinguere il vero dal falso, e interpretare le sfumature di contesti sempre più complessi. Questo richiede non solo una solida preparazione tecnica – dall’uso degli strumenti digitali all’analisi dei dati – ma anche una formazione etica, che aiuti a preservare la fiducia del pubblico. La curiosità innata e il talento narrativo, da soli, non bastano più: è fondamentale investire in un apprendimento continuo, capace di adattarsi alle nuove sfide e tecnologie che stanno ridefinendo il nostro mestiere.
La formazione come pilastro della professione giornalistica
La professione giornalistica, oggi più che mai, richiede un costante aggiornamento e una continua evoluzione delle competenze. In un mondo dominato dalla velocità dell’informazione e dalla molteplicità delle fonti, i giornalisti pubblicisti e professionisti devono essere in grado di distinguersi per preparazione, etica e capacità di analisi critica. Ecco perché la formazione riveste un ruolo centrale nella carriera di chi lavora nel campo dell’informazione.
Essere giornalisti oggi significa molto più che scrivere articoli o realizzare servizi. La digitalizzazione, i social media e l’evoluzione delle piattaforme online hanno modificato profondamente il mestiere, rendendo necessaria una conoscenza approfondita di strumenti tecnologici, tecniche di comunicazione e deontologia professionale.
Per i giornalisti pubblicisti, che spesso affiancano questa attività a un’altra professione, la formazione diventa essenziale per mantenere alta la qualità del proprio lavoro e per rispettare i doveri che l’appartenenza all’Ordine dei Giornalisti comporta. I corsi di formazione obbligatori non sono solo un adempimento normativo, ma rappresentano una grande opportunità per crescere e per allargare il proprio bagaglio culturale e professionale.
Corsi di formazione: un’opportunità per crescere
I corsi di formazione organizzati dall’Ordine dei Giornalisti e dagli enti accreditati sono pensati per offrire ai partecipanti un percorso di aggiornamento continuo. Tematiche come l’intelligenza artificiale, il fact-checking, la privacy online, la comunicazione responsabile e la gestione delle emergenze mediatiche sono al centro di molti incontri formativi. Non mancano poi le tematiche sociali, di attualità e di salute.
Ma i corsi non si limitano a offrire contenuti tecnici. Quando sono in presenza, rappresentano anche un’occasione unica per confrontarsi con colleghi, esperti del settore e professionisti di altre realtà. Questo scambio di idee e di esperienze contribuisce a rafforzare la rete di contatti professionali e a creare un senso di appartenenza alla categoria. La formazione, dunque, non è solo uno strumento per acquisire nuove competenze, ma anche per mantenere viva l’identità professionale.
Tommaso Polidoro: una vita dedicata all’informazione
Tra le iniziative più apprezzate nel panorama della formazione giornalistica spicca il format “Il venerdì di Polidoro“, ideato e portato avanti con passione da Tommaso Polidoro, consigliere Nazionale F.N.S.I.
Giornalista, scrittore e autore televisivo, dal 1978 si occupa di comunicazione e formazione, spaziando tra diversi ambiti, dalla conduzione televisiva alla regia Rai (1991-1993), fino all’insegnamento accademico. Già docente a contratto presso l’Università di Cassino e del Lazio Meridionale, ha tenuto corsi su “Interpersonal Skills” e “Comunicazione ed Eventi Culturali”, oltre a essere stato direttore del Master di Giornalismo “Alma Laboris”.
Dal 2014 al 2022, Polidoro è stato Coordinatore dei Corsi di Formazione con crediti formativi per l’Associazione Stampa Romana, mentre nel 2012 ha ricoperto il ruolo di referente per la Web Radio di Ateneo dell’Università di Cassino. Inoltre, al Congresso Fnsi del 2019 e del 2023 è stato eletto Consigliere Nazionale, confermando il suo impegno verso la crescita della categoria.


Il Venerdì di Polidoro
“Il venerdì di Polidoro” è una serie di incontri formativi che si svolgono in diverse città italiane. Ogni appuntamento affronta tematiche di grande attualità, proponendo un approccio pratico e interattivo che stimola la partecipazione dei giornalisti. Con oltre 251 corsi gratuiti organizzati, 1.051 relatori professionisti coinvolti e 1.681 crediti formativi assegnati, Polidoro ha costruito un format che ha fatto della formazione giornalistica una vera eccellenza. Inoltre, grazie alla sua rete di collaborazioni, 51 prestigiose sedi hanno ospitato i corsi senza oneri economici, dimostrando l’importanza di questa iniziativa.
Grazie all’impegno di Polidoro, questi incontri hanno riscosso un grande successo, attirando un pubblico sempre più ampio e diversificato. La sua capacità di rendere accessibili argomenti complessi e di affrontare questioni deontologiche con chiarezza e passione ha contribuito a rendere il format un modello virtuoso di formazione giornalistica.


Un esempio di impegno e professionalità
Tommaso Polidoro non è solo un formatore, ma anche un punto di riferimento per chi crede nell’importanza di una formazione di qualità. Il suo approccio è caratterizzato da una grande attenzione ai bisogni dei partecipanti e dalla volontà di valorizzare le esperienze personali di ciascuno.
Tra le caratteristiche che rendono unico il suo lavoro c’è la capacità di coniugare teoria e pratica. Nei suoi corsi non ci si limita ad ascoltare lezioni frontali, ma si lavora su casi reali, si affrontano simulazioni e si discute di situazioni concrete che i giornalisti incontrano nella loro attività quotidiana. Questo metodo non solo facilita l’apprendimento, ma aiuta anche i partecipanti a sentirsi parte attiva del processo formativo.
Inoltre, Polidoro dedica una particolare attenzione alla costruzione di una rete professionale tra i partecipanti, incentivando lo scambio di idee e la creazione di connessioni utili per il futuro. Ogni corso diventa un’opportunità per riflettere sul proprio ruolo all’interno del panorama giornalistico e per acquisire una maggiore consapevolezza della responsabilità che questa professione comporta. La sua visione lungimirante e il suo entusiasmo per la crescita professionale collettiva lo hanno reso una figura fondamentale per la formazione dei giornalisti in Italia.
Non ultimo, dimostra anche una notevole sensibilità verso i cambiamenti tecnologici e sociali, che sono centrali nella vita professionale di un giornalista moderno. Nei suoi corsi, ad esempio, viene dato ampio spazio all’uso delle nuove tecnologie, alla gestione delle crisi comunicative sui social media e alla comprensione dei fenomeni di disinformazione. Questa capacità di anticipare le esigenze della categoria lo rende non solo un educatore, ma un vero innovatore.
La formazione come valore aggiunto per il giornalismo
Il valore della formazione per i giornalisti non si limita all’acquisizione di nuove competenze. Essa rappresenta anche un’occasione per riflettere sul proprio ruolo nella società e per rafforzare i principi etici che sono alla base della professione. In un’epoca in cui la disinformazione e le fake news rappresentano una minaccia costante, la capacità di offrire un’informazione corretta, verificata e trasparente è più importante che mai.
I corsi di formazione aiutano noi giornalisti a rimanere fedeli a questi valori, fornendo gli strumenti necessari per affrontare con competenza e responsabilità le sfide del presente e del futuro. La partecipazione attiva a questi percorsi dimostra la volontà di crescere e di migliorarsi, contribuendo al tempo stesso al rafforzamento della professione giornalistica.
La formazione continua non è solo un obbligo per i giornalisti iscritti all’Ordine, ma un’opportunità per rimanere al passo con i tempi e per offrire un servizio sempre migliore ai lettori, agli ascoltatori e agli spettatori. Iniziative come “Il venerdì di Polidoro” dimostrano quanto sia importante investire nella crescita professionale e quanto possa fare la differenza avere a disposizione format innovativi e coinvolgenti.
Per i giornalisti pubblicisti, in particolare, la formazione rappresenta un ponte tra la passione per l’informazione e la necessità di mantenere uno standard elevato di competenza e di etica. In questo percorso, il contributo di figure come Tommaso Polidoro si rivela fondamentale, offrendo un esempio concreto di dedizione e di impegno verso una professione che non smette mai di evolversi.
I corsi in programma nei prossimi mesi
L’informazione come leva strategica nell’internazionalizzazione d’impresa: seminario il 28 febbraio.
Il corso di formazione, organizzato in collaborazione con ForMedia, si svolgerà presso la Sala Longhi di Unioncamere (Piazza Sallustio 21, Roma) e darà diritto a quattro crediti. In un mondo fondato sull’e-commerce e la globalizzazione, l’informazione delle imprese italiane che intendono stabilirsi all’estero e ampliare il loro raggio d’azione risulta fondamentale. In tal senso, il corso intende descrivere le modalità comunicative utilizzate dalle aziende e dalle istituzioni e dai corpi intermedi deputati.


‘L’intelligenza artificiale rivoluziona le agenzie di stampa?: seminario il 24 febbraio convegno a Roma.
Il corso di formazione, organizzato in collaborazione con ForMedia, si svolgerà presso la sede della Dire (Corso d’Italia 38/a, Roma). Sei crediti deontologici ai partecipanti. Le agenzie di stampa in Italia svolgono un ruolo fondamentale nel panorama dell’informazione. Quali fonti di informazione primaria, agiscono come intermediari essenziali per l’elaborazione, la distribuzione e la raccolta di notizie, rappresentando un punto di riferimento sia per le istituzioni, i media tradizionali che per quelli digitali. In un contesto sempre più segnato da fake news,le agenzie di stampa rappresentano un baluardo per un informazione attendibile e verificata. Operano per contrastare la disinformazione attraverso protocolli rigorosi di attendibilità, di verifica delle fonti, neutralità e obiettività, offrendo un servizio d’informazione in prima linea nella raccolta delle notizie.


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