In Italia non si respira un bel clima. La cattiveria, alimentata dalla rabbia e dall’odio, è ormai il sentimento nazionale: una sorta di “tutti contro tutti” che ci sta condannando alla distruzione. Per me, la cura per tutto questo non può che essere un viaggio. Non ho impiegato molto a decidere la meta: Costa Rica.
Pura Vida in Costa Rica
Sono affascinata da questo Paese, si dice che sia il posto più felice al mondo. Il motto lì è: “Pura Vida“. I Costaricensi si salutano così. Ma non si tratta solo di una semplice espressione, è anche la loro filosofia di vita. È un’esortazione a essere fatalisti, a cogliere ogni opportunità per vivere al massimo, come se ogni giorno fosse l’ultimo. I veri Ticos (così si chiamano tra di loro) dicono sempre “Pura Vida”. Usano questa frase in tutte le circostanze, anche solo per dire “grazie”, augurare una buona giornata o per esprimere un qualsiasi consenso.
Ma cosa rende questo Paese così felice? Solo vivendo a contatto con la natura e i suoi abitanti si può capire perché il Costa Rica sprigiona tutta questa gioia di vivere. Secondo l’Happy Planet Index il Costa Rica è al primo posto tra gli Stati più felici al mondo. Il primato gli è stato riconosciuto in seguito all’analisi di tre criteri: il benessere, l’aspettativa di vita e l’impronta ecologica.
Non solo spiagge e relax
Un viaggio in Costa Rica non significa solo atmosfere caraibiche, puro relax marino, il verde selvaggio e rigoglioso, paesaggi incontaminati e animali in totale libertà. Ma anche istruzione, regole, sicurezza, burocrazia e buon cibo. Il Costa Rica è un angolo di mondo relativamente felice, un’isola di neutralità e di giovane ma radicata democrazia. Inoltre, si tratta del primo Paese dell’America Latina a usufruire per più del 90% di energia prodotta da rinnovabili. Pensate che nel 2018 per 312 giorni l’energia è stata generata solamente da questo tipo di fonti. Qui si fa sul serio, insomma.
Il Costa Rica è per questo un Paese atipico nel turbolento mondo latino-americano ed è una destinazione turistica in grande crescita. La chiamano “la Svizzera del Centroamerica”. Infatti, rispetto ai suoi vicini, il Costa Rica può vantare una situazione sociale tranquilla, un livello igienico-sanitario più che buono e un ambiente naturale sufficientemente protetto.
Oggi milioni di turisti (in massima parte statunitensi, ma gli europei sono in aumento) scelgono ogni anno le zone costiere o quelle vulcaniche oppure i Parchi Nazionali. Qui l’intervento dell’uomo sulla natura non è stato devastante come altrove.
Il Costa Rica non offre attrazioni speciali a livello di monumenti o città, e chi viene da queste parti lo fa alla ricerca della pura e semplice, stupenda natura: dalle coste sabbiose ai dintorni della capitale, alle piantagioni di caffè, di banane e di canna da zucchero. La natura è la sola incontaminata protagonista.
Perché partire ora?
Fine Novembre è un periodo piacevole, siamo alla fine della stagione delle piogge e all’inizio di quella secca che va da dicembre ad aprile. Non mi illudo, però: in Costa Rica piove 200 giorni all’anno.
Inoltre, il Parque Nacional Marino Las Baulas è uno dei siti più importanti al mondo per la nidificazione delle tartarughe marine. Nel corso di milioni di anni, tantissimi esemplari si sono spostati in queste spiagge. Il Parco è stato creato nel 1995 per tutelarle. Playa Sàmara è l’aggiunta perfetta a una spedizione per la salvaguardia delle tartarughe, che si vedono di solito tra novembre e febbraio. E’ anche possibile partecipare a un tour guidato notturno per osservarle più da vicino.
Dal 25 novembre al 10 dicembre seguite il mio viaggio in solitaria sulle mie pagine social: Facebook e Instagram.