Crisi climatica, l’impatto anche sulla salute di noi italiani

E’ crisi climatica. Senza alcun dubbio. Questa volta a dirlo è l‘IIPH, Italian Institute for Planetary Health, che, sulla base dell’ultimo report Ipcc, Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico, sottolinea che il riscaldamento globale fa aumentare le malattie infettive e le malattie mentali, incentiva le migrazioni e intensifica gli eventi estremi.

L’impatto della crisi climatica sulla salute, secondo lo studio datato luglio 2022, è già presente e in via di peggioramento. Le ondate di calore e le conseguenti inondazioni a causa di eventi atmosferici estremi aumentano patologie, lesioni e morti. Abbiamo, cronaca di questi giorni, un aumento delle malattie infettive trasmesse da mosche e zanzare. Assistiamo a un aumento di problemi cardiovascolari e respiratori dovuti al caldo e all’inquinamento. Si intensificano anche le acutizzazioni delle malattie mentali oltre all’aumento del rischio di svilupparle.

Crisi climatica e salute

Si legge nel rapporto che già nel 2019 si stimava che le malattie sensibili al clima comprendessero il 69.9% dei decessi globali. E che, inoltre, “le temperature più calde sono associate ad una riduzione del 5% nella produttività sul lavoro negli ultimi 15 anni ” che sale al 10% nei paesi sottosviluppati.

In Italia gli incendi boschivi hanno causato gravi malattie e perdite di vite umane. Questo sia in modo diretto che derivante dal deterioramento della qualità dell’aria. Inoltre , continua il rapporto, nel 2020 l’Ialia ha segnato uno degli incrementi di temperatura maggiori in Europa, +1,54°. Le ondate di calore hanno portato nella popolazione disidratazione, espisodi di ischemia e diminuzione del benessere mentale. Oltre all’aggravamento di persone con condizioni patologiche preesistenti.

Cambiamento climatico e salute mentale

La salute mentale puuò essere colpita in maniera diretta o indiretta. In modo diretto se avviene con esposizione a eventi meteorologici estremi come inondazioni tempeste, temperature elevate. In modo indiretto per l’impatto su sistemi economici, sociali ed alimentari che includono anche la perdita di mezzi di sussistenza.

I problemi di salute mentale derivanti dal cambiamento climatico includono ansia, depressione, disturbo post traumatico da stress, suicidio, abuso di sostanze e problemi del sonno” si legge. Il cambiamento climatico inoltre innalza il livello di aggressività, violenza, criminalità. Oltre che provocare instabilità e diminuzione della coesione sociale.

Le emozioni derivate dalla crisi climatica

Le notizie derivanti dalla crisi cliamtica stanno dando vita a una serie di emozioni ambientali negative. Si parla di ecoansia definita da Albrecht, nel 2019, come la “sensazione generalizzata che le basi eclogiche dell’esistenza siano in procinto di crollare”. Presente anche la solastalgia, cioè la sofferenza derivata dal percepire il prorpio ambiente naturale mutare. Un altro importante stato emotivo, messo in rilievo dal IIPH, è l’eco-paralisi. Cioè perdita di speranza, impotenza, depressione, pedita di motivazione e annullamento di ogni senso di efficacia di fronte ai cambiamenti climatici.

Ultimo, ma non meno importante , messo in rilievo da Comtesse, il dolore ecologico. Cioè il manifestarsi di uno stato di tristezza e disorientamento associato a un senso di perdita derivato dai cambiamenti evidenti dell’ambiente naturale. L’esposizione a disastri ambientali, inoltre, aumenta le genesi di disturbi psichiatrici sopattutto nei giovani. I più preoccupati per le sorti del pianeta e con livelli di ecoansia maggiori.

L’aumento di ricoveri in psichiatria

Uno studio condotto a Torino nel 2019 al San Luigi Gonzaga di Orbassano su pazienti bipolari dal titolo Temperatura massima e radiazione solare come predittori del ricovero del paziente bipolare in un reparto psichiatrico di emergenza fa emergere che “i ricoveri al reparto psichiatrico di emergenza a causa di una diagnosi primaria di BD (disturbo bipolare)sono stati associati alla temperatura massima e alla radiazione solare.

La vulnerabilità ai cambiamenti, sottolinea ancora l’IIPH, è maggiore nelle comunià agricole, negli operatori di primo soccorso, nelle donne e nelle minoranze.

L’impatto della crisi climatica sui bambini

La pubblicazione del 22 luglio “Il cambiamento climatico in Italia: l’impatto sulla salute umana e i processi di adattamento” sottolinea che i bambini sono a maggior rischio di “squilibri elettrochimici, febbre, malattie respiratorie e renali. I bambini di oggi crescono affrontando diversi rischi che vanno da eventi meteorologici gravi, temperature estreme, proliferazione di allergeni e diffusione di microbi“. Oltre che ” riduzione di strutture ricreative, ansie croniche per il futuro e rischi per la salute connessi alle migrazioni forzate e ai conflitti er il reperimento delle risorse”.

Oggi un quindicenne italiano ha un’ alta probabilità di vivere più di metà della propria vita al di sopra dei 2° C attuali, con tutte le implicazioni di impatto ambientale”.

Le soluzioni ci sono ma servono misure urgenti

Il rapporto comunque lancia segnali di speranza, come sottolineano anche dall‘ASviS (Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile). Ci ricorda che, nonostante tutto, non stiamo affrontando una battaglia a mani nude. Le soluzioni  ci sono, ma vanno messe in pratica il prima possibile per evitare l’ingigantirsi di effetti “dolorosi” per la salute umana .

Rendere la salute umana resiliente richiede di prevenire gli impatti del cambiamento climatico stesso, identificando le popolazioni vulnerabili e migliorando le misure di protezione della salute. Tra queste, la riduzione delle disuguaglianze socioeconomiche può attenuare, inoltre, anche la vulnerabilità delle persone nei confronti dei rischi per la salute legati al clima.” 

Lo studio infine sottolinea come agire sul tema sia la cosa più conveniente da fare, anche in termini economici, dato che “i benefici per la salute superano di gran lunga i costi” da sostenere per far fronte alla crisi climatica

persone contro il riscaldamento glovblae in piedi con manifesti contro crisi climatica

leggi anche

Crisi idrica e siccità: non è colpa solo dei cambiamenti climatici

Informazioni ambientali: sentenza impone il libero accesso

Green Communities: cosa sono, dove sono e come lavorano

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".