Green Communities: cosa sono, dove sono e come lavorano

Le green communities sono comunità rurali e di montagna che realizzano piani di sviluppo sostenibile dal punto di vista energetico, ambientale, economico e sociale. Nascono con l’obiettivo di rilanciare le aree interne, rurali e di montagna, impiegando in modo sostenibile risorse come l’acqua, i boschi e il paesaggio, su un territorio vasto che comprende decine di comuni.

Le green communities hanno funzione di supporto alle zone colpite da eventi estremi dovuti alla crisi climatica, come alluvioni, incendi e trombe d’aria. Le green communities non hanno nulla a che vedere con le comunità energetiche, i cui focus, invece, sono la produzione e la condivisione di energia pulita e rinnovabile.

Sono circa una trentina e, grazie alla scelta del Governo di tre progetti pilota, sono diventate un modello nazionale.

La legge 221 del 2015 definisce, nell’articolo 72, la loro strategia nazionale, e tale norma prevede anche la valorizzazione del patrimonio agroforestale, la gestione delle risorse idriche, lo sviluppo delle attività produttive e il turismo sostenibile.

Le green communities lavorano in sinergia con le istituzioni del territorio e i privati, in una visione condivisa di tutela e di rivalutazione delle aree montane.

Le Green Communities sono la vera dimensione territoriale del Piano nazionale di Ripresa e Resilienza

Sono i territori nel presente e nel futuro, che affrontano le crisi climatica, energetica, sociale, economica. Sono il PNRR portato sui territori oltre il municipalismo e il campanilismo di altri bandi che hanno messo i Comuni tutti contro tutti. Sulle Green Communities stiamo facendo un lavoro intenso“. Dichiara Marco Bussone, Presidente nazionale Uncem.

In questo momento sono due i progetti finanziati, ma ce ne sono altri, per i quali saranno necessarie ulteriori risorse, di PNRR o di altre fonti.

A livello nazionale, un anno fa si apriva il bando PNRR per le Strategie d’area delle Green Communities, teorizzate da Uncem dal 2008. E nel 2022 sul bando PNRR sono arrivati, al 16 agosto, 193 progetti. 37 sono stati finanziati con oltre 130 milioni di euro importanti. Ma ne servono altri 300 milioni, come ho detto al Ministro Calderoli, per dare corpo a tutte le altre 160 occasioni di crescita e sviluppo territoriale”. Prosegue Marco Bussone.

Sono valli intere che lavorano, Comuni insieme, con imprese, scuole, università, centri di ricerca. Ne abbiamo parlato nei recenti incontri in Campania e in Calabria, portando al centro la sfida del cambiamento, che vede certamente Governo, Parlamento, Regioni insieme con gli Enti locali montani. In dialogo, alla base di ogni progettualità“.

La Calabria coglie la sfida delle Green Communities

La transizione è possibile, ma solo se i comuni lavorano insieme. La sinergia tra istituzioni e territorio è vitale per il successo di ogni piccola o grande impresa volta a migliorare la qualità del territorio e dei servizi.

Nel viaggio Uncem in Calabria, con sei tappe in tre giorni, abbiamo colto una eccezionale e bella vitalità dei Sindaci e degli Amministratori locali. Non vogliono più essere soli, e lavorare soli all’ombra di ogni campanili. Solo insieme vincono le sfide della transizione green, del cambiamento climatico, della crisi energetica, delle relazioni decisive tra montagne e aree urbane o costiere. I Comuni montani della Calabria sono forti insieme e questo i Sindaci lo sanno.

Lo affermano il Presidente nazionale Uncem Marco Bussone e il Presidente regionale Vincenzo Mazzei che hanno incontrato Sindaci e Amministratori a Isola Capo Rizzuto, San Giovanni in fiore, Camigliatello Silano (alle Giornate della Montagna promosse da Fai Cisl), a Martirano Lombardo, a Maierà, a Paterno Calabro.

Per questo come Uncem sosteniamo l’efficace percorso della Regione sul disegno di legge che riguarda le Unioni di Comuni montani, da introdurre nel sistema. Si faccia bene e si faccia in tempi rapidi, con tutti i gruppi consigliari coinvolti. Parte dalla maggioranza ma deve riguardare tutti e ci lavoreremo anche con Rosaria Succurro, Sindaca di San Giovanni in Fiore, eletta Presidente Anci Calabria qualche ora fa, ma anche da tre anni Vicepresidente della Delegazione calabra di Uncem.

Una Calabria più intelligente e più sostenibile

Insieme diamo forza ai Comuni uniti, senza togliere loro dignità e valore istituzionale, dopo la maldestra e inefficace cancellazione delle Comunità montane avevano bisogno di un tagliando, di essere riformate dieci anni fa e non certo di essere abbattute. Una scelta allora sbagliata”. Dichiarano ancora Marco Bussone e Vincenzo Mazzei.

Porvi rimedio ora è necessario, cambiando passo, con nuove idee e processi snelli. Puntando su relazioni, tra dialogo, scambi e flussi tra sistemi territoriali tra aree. Con i Sindaci abbiamo ribadito che servono politiche forestali vere, sulla forestazione e sulle filiere produttive, non assistenziali. E le due Green Communities dovranno essere sostenute come modello, anche dalla Regione.

I Sindaci sono pronti. Dalla Cittadella regionale deve arrivare anche un cambio di passo sull’utilizzo del fondo nazionale montagna, circa 8 milioni di euro tra 2022 e 2023, sui fondi strutturali europei e sui fondi nazionali per l’associazionismo comunale, che oggi la Calabria non usa. Definire politiche vuol dire avere Strategie. E le Green Communities sono la sola Strategia possibile sulla quale lavorare per una Calabria più intelligente e sostenibile, andando oltre ogni banalità e retorica, con le comunità locali realmente al centro del percorso di futuro“.

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Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”