Se fino a ieri ci ridevate sopra, sappiate che c’è ben poco da ridere, perchè la farina di grillo è stata ufficialmente “sdoganata” direttamente dall’Unione Europea e il novel food è già qui. Quello che molti non sanno e gridano “allo scandalo”, è che già da tempo molti alimenti sono preparati con farine di insetti e non è un fake da tiktok.
Già dal 2018 L’Uonione Europea ha autorizzato l’utilizzo di insetti nell’industria alimentare. Il termine esatto è “novel food” e affonda le sue origini nel lontano 1997, con l’approvazione del Regolamento CE 258/97.
Nouvelle cuisine? No, Novel Food!
Nel 1997 il Parlamento Europeo ha firmato un regolamento che, in buona sostanza, autorizza l’introduzione di cibi, alimenti e ingredienti alimentari “non ancora utilizzati in misura significativa per il consumo umano nella Comunità e che rientrano in una queste categorie”:


In base a questo regolamento, il Nuovo Millennio diventa l’anno del “novel food”, dove l’industria alimentare e i suoi affaristi si ingegnano per produrre cibo sfruttando “risorse alternative” a costi bassissimi.
Certo, per i fighetti della tavola estrema può essere una food experience da raccontare ai giargiani, ma qui si tratta di cambiare non solo i parametri dell’alimentazione, ma una cultura intera fatta di tradizioni e di genuinità.
Tra le motivazioni che hanno indotto il Parlamento Europeo ad approvare tale Regolamento, ce n’è una che è davvero spiazzante, soprattutto perchè è la prima a comparire nell’elenco introduttivo dei vari “considerando”:


La mia perplessità nasce dal fatto che si parla di concorrenza sleale, ma al momento solo la Cricket One Co. Ltd è autorizzata a produrre questo alimento (fonte Il sole 24ore).
A me sembra monopolio, ma forse mi sbaglio.


Quali sono i cibi a base di farina di grillo?
Qualche mese fa girava un meme sulla Barilla, accusata di produrre la pasta a base di insetti. La Barilla smentiva decisamente.
Ebbene, la pasta è proprio uno di quegli alimenti che potranno essere preparati con farina di grillo. Alla pasta si aggiungono il pane, la pizza, i crackers, i grissini, i biscotti secchi… Insomma ogni prodotto a base di farina potrà contenere grilli domestici (Acheta domesticus) in polvere e locuste, ma solo quelle migratorie, mi raccomando. A questi si aggiungono ancora il Tenebrio molitor, che già solo il nome fa riflettere, che altro non è che la larva gialla della farina.
Ai prodotti da forno tipici delle panetterie, si aggiungono quelli a base di carne.
Non scampate il pericolo se siete vegani, o se in base a questo decidete di diventarlo, perchè la farina di grillo può essere usata anche per i preparati a base di verdure, nelle minestre e nei prodotti sostitutivi della carne.
Infine i bevitori di birra: anche voi siete esposti alla possibilità di bervi una bella birra a base di grillo e larve. E se siete astemi, attenti al siero di latte in polvere, ma anche al cioccolato.
In buona sostanza, dove c’è proteina, c’è grillo (si, ma parzialmente sgrassato, per non esagerare).