Le più belle immagini naturalistiche in mostra al Forte di Bard nella 58esima edizione di Wildlife Photographer of the Year. Dal 21 aprile al 16 luglio 2023 sarà possibile ammirare in un inedito allestimento con light panel, nelle sale delle Cannoniere, il più importante riconoscimento dedicato alla fotografia naturalistica promosso dal Natural History Museum di Londra.
38.575 immagini provenienti da 93 Paesi per 19 categorie di concorso. Metri di giudizio per la giuria internazionale di esperti: originalità, narrazione, eccellenza tecnica e pratica etica.
Vincitore 2023
La fotografa americana Karine Aigner è stata premiata come fotografa naturalista dell’anno per The big buzz. Straordinaria immagine di una palla ronzante di api cactus che rotola sulla sabbia calda in un ranch del Texas Meridionale. Usando un obiettivo macro Karine ha catturato il turbinio di attività nell’attimo di poco precedente a quando la coppia al centro, un maschio aggrappato all’unica femmina nella mischia, è volata via per accoppiarsi.


La balena di Katanyou Wuttichaitanakorn
Katanyou Wuttichaitanakorn, sedicenne tailandese appassionato naturalista e fotografo dall’età di 12 anni, è stato premiato come Young Wildlife Photographer of the Year 2022 per l’immagine The beauty of baleen. La foto è stata scattata nell’Alto Golfo di Thailandia, località Phetchaburi. Quando una balena di Bryde è emersa vicino alla barca, Katanyou è stato incuriosito dai colori e dalle consistenze contrastanti della pelle scura, della gengiva rosa e della massa di fanoni simili a spazzole che pende dalla mascella superiore.
Seguendo le linee guida del governo sul turismo, la barca turistica su cui viaggiava Katanyou ha spento il motore quando la balena è apparsa nelle vicinanze. Ciò vuol dire che durante lo scatto la barca era in oscillazione sulle onde, mentre il fotografo teneva immobile la macchina fotografica. La balene di Bryde hanno fino a 370 placche di fanoni grigi che crescono all’interno delle mascelle superiori. Le placche sono costituite da cheratina, una proteina presente anche nei capelli e nelle unghie umane, e vengono utilizzate per filtrare le piccole prede dell’oceano.


Un’italiana di 9 anni tra i vincitori del wordlife photographer al forte di Bard
Battle stations dell’italiana Ekaterina Bee, ha vinto nella categoria fino a 10 anni con un suggestivo scatto che immortala due stambecchi alpini che si sfidano per la supremazia in località Pian della Mussa, Piemonte, Italia. Verso la fine di una gita primaverile con la sua famiglia Ekaterina nota il litigio tra i due stambecchi che si scontrano e continuano a scambiarsi colpi in piedi sulle zampe posteriori. Come due pugili su un ring.
Dopo secoli di caccia, all’inizio del 1800, si contano meno di 100 stambecchi sulle montagne tra Italia e Francia. Le riuscite misure di preservazione della specie fanno contare oggi più di 50.000 esemplari.


Sascha Fonseca e il leopardo dell’Himalaya
Sullo fondo delle spettacolari montagne del Ladakh, nel Nord dell’India, un leopardo delle nevi è catturato in una posa perfetta dall’obiettivo accuratamente posizionato di Sascha. La fitta coltre di neve ricopre il terreno, ma si notano il pelo folto e le grandi zampe che tengono al caldo il felino. Sascha ha scattato questa immagine durante un progetto di shot fotografico senza esca di tre anni sulle vette dell’Himalaya indiano. La loro incredibile furtività e il loro ambiente così impervio rendono questi animali i più difficili da fotografare in natura.


Altre menzioni italiane
Da segnalare poi le menzioni speciali di altri due fotografi italiani: Alessandro Gruzza (Highly Commended categoria Wetlands – The Bigger Picture) con la foto The living reservoir scattata nelle aree paludose del lago Chungarà sulle Ande Cilene. Lorenzo Shoubridge (Highly Commended categoria Mammals) con la foto Dormouse as moth-catcher che immortala un ghiro intento a cacciare nel Parco naturale del Mont Avic.