Gianfranco Caliendo e la Miele Band: “Oltre il Giardino”

La Miele Band, la formazione del cantautore Gianfranco Caliendo, lancia il suo album d’esordio, dopo l’exploit del singolo pubblicato nel 2021, “Le Canzoni del Giardino. Il gruppo ha rilasciato sul mercato il primo disco, per la gioia degli amanti del pop italiano: “Oltre il Giardino“. Il titolo prende spunto dall’indimenticabile film del 1979, con protagonista Peter Sellers, in cui un giardiniere si ritrova, alla morte del suo datore di lavoro, in un mondo per lui sconosciuto e stupefacente.

Miele Band

La Miele Band è stata creata nel 2016. L’attuale line-up comprende: Gianfranco Caliendo (voce solista, chitarra, programming); Dami Tedesco (chitarra acustica, voce, cori); Piero Pisano (basso, voce, cori); Mario Montella (tastiere, piano, programming); Vito Capone (batteria, voce, cori). Il gruppo si avvale anche della voce e del talento poetico della cantautrice Flora Contento, che firma i testi dei nuovi brani.

Gianfranco Caliendo è stato frontman, voce principale, chitarrista e autore de Il Giardino dei Semplici dal 1974 al 2012, oltre ad essere stato il co-fondatore del suddetto gruppo con Gianni Averardi.

Oltre il Giardino

La Miele Band rivisita le più grandi hits di Gianfranco e del suo complesso storico: “M’innamorai“; “Tu, ca nun chiagne“; “Miele” e l’indimenticabile “Concerto in La Minore“, composta da Gianfranco e Averardi nel 1978.

Sono presenti anche due medley di successi, lati A e lati B di 45 giri fortunati, in cui ritroviamo: “Vai“; “Angela“; “Tamburino“; “Non si può leggere nel cuore“; “Dopo un rock’n’roll“; “Carnevale da buttare“; “…E amiamoci“. Menzione a parte merita la nuova versione della canzone “Ricuordate“, tratta dal memorabile e rivoluzionario album B/N (Bianco e nero).

E’ presente un omaggio al primo produttore e mentore de Il Giardino dei Semplici, ovvero il leggendario Totò Savio; Gianfranco, Flora e la Miele Band reinterpretano la famosa “Bla bla bla” degli Squallor, di cui Totò era membro.

gianfranco caliendo e la miele band - la copertina del nuovo album

Oltre il Giardino (encore)

Non mancano le tracce salienti dei recenti anni di carriera di Gianfranco, impreziosite da prestigiose voci “guest”. A cominciare da un’incisione alternativa di “Cia’ guagliò“, una dedica in parole e note rivolta a Pino Daniele, che offre un emozionante duetto tra Gianfranco e l’idolo partenopeo dei giovani Andrea Sannino.

In “Anime“, Gianfranco condivide il canto con la voce solista di un’altra famosa band italiana, Nick Luciani de I Cugini di Campagna. Dunque, nella track-list è presente un vero e proprio evento: “La Musica Italiana“. In questo brano, molto toccante e significativo, Gianfranco si riunisce con i frontmen di altri gruppi anni Settanta: Beans, Daniel Sentacruz Ensemble, Homo Sapiens, Romans e Santo California.

Io resto a casa” è il singolo che Gianfranco ha prodotto nel 2020, uno spaccato poetico e speranzoso del lockdown e di un momento terribile per l’intera umanità. Chiude l’album una vera “perla” cantautoriale, scritta sempre dal binomio Caliendo/Contento: “Le Parole“. 

Oltre il Giardino esprime in pieno l’universo interpretativo e compositivo di Gianfranco Caliendo e la forza strumentale della Miele Band. L’album è pubblicato dall’etichetta Officine della Musica, ed è disponibile nei migliori digital stores.

Gianfranco Caliendo

Gianfranco ha anche pubblicato il libro autobiografico “Memorie di un Capellone – Luci ed ombre di un successo anni 70“, edito dalla IacobelliEditore, con prefazione di Giorgio Verdelli.

Il racconto in prima persona della sua straordinaria avventura musicale: 3 Festival di Sanremo, 3 Festivalbar, 4 milioni di dischi venduti, oltre 2000 concerti. Gianfranco è anche l’autore del successo internazionale Turuturu, che vanta 1.200.000 copie vendute nel mondo.

Ci occuperemo del libro in un prossimo articolo. Stay always tuned.

Potete seguire la Miele Band su Facebook, Instagram e sul canale YouTube di N.M.Project – Officine della Musica; Gianfranco Caliendo su Facebook.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.