Gigi Proietti: “Che dobbiamo fa’? La data è quella che è, il 2 novembre”

Ora suonano come una profezia le parole che tanto amava usare per ricordare il suo compleanno. Gigi Proietti se ne va nel giorno dei suoi 80 anni.

Se non è il destino, allora è davvero l’ultimo grande tocco di classe di un attore che con l’ultima battuta lascia di stucco gli spettatori, mentre il sipario si chiude sulla scena del teatro. Gigi Proietti se n’è andato, nel giorno del suo compleanno, nel giorno della commemorazione dei defunti.

Non è stato il Covid ma il cuore a tradirlo, quel vecchio cuore romano che da tempo soffriva e faceva le bizze. Un cuore naturalmente votato alla comicità fin dai primi battiti. Un vero “Core de Roma”, di origini umbre, ma nato davanti al Colosseo nel ’40, in piena guerra mondiale.

Gigi Proietti se ne va, lasciando un’immensa eredità al teatro e ai teatranti. Una carriera unica, per quello che è stato IL Maestro, una vita dedicata al teatro, al cinema, ma soprattutto al suo pubblico.

Cantante, attore, autore, regista e anche doppiatore. Non c’è bisogno di curriculare una carriera come la sua. Tutti sanno chi era e il valore del suo talento. Ma forse non tutti sanno che, tra i tanti personaggi a cui ha regalato la sua voce, c’è anche Stallone nel primo film di Rocky.

Siamo cresciuti con le sue gag, le sue barzellette, e la sua famosa performance de “nun me rompe er ca“. Solo una frase, quattro abbondanti minuti che racchiudono tutte le regole della recitazione.

Gigi Proietti, se ne va lasciando davvero un vuoto immenso non solo nei cuori della gente che lo ha amato, ma anche in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui. Il mondo della cultura, del teatro, del cinema oggi in lutto, perde una guida storica, un baluardo fondamentale dell’arte della recitazione.

Addio Gigi.

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”