I murales di Banksy: in Italia sono a Napoli e Venezia

Correva l’anno 2010 quando i murales di Banksy compaiono in Italia, a Napoli, nella stessa notte. Perché come tutti gli street artists che si rispettino anche Banksy agisce (forse lui più di tutti), lontano dalla folla del giorno. Si serve di stencil, supporti in negativo che permettono la realizzazione dell’opera in pochi secondi. E così Napoli si risveglia la mattina non con una, ma con due opere. Firmato Banksy. Il regalo a una delle città più famose del mondo.

La Madonna sotto teca a Napoli

Forse perché Napoli è una città dove si possono trovare capolavori di Street Art. Troviamo infatti il bellissimo San Gennaro di Jorit a Forcella o le nuove opere nei quartieri di Materdei e Ponticelli di Zed o di Rosk e L’oste. Per arrivare alle ultime opere di Roxy in the box che, ha creato murales di personaggi famosi tutti seduti fuori dai bassi nei Quartieri Spagnoli.

Maradona è servito in tutte le forme possibili e immaginabili e accanto a lui Massimo Troisi e ovviamente Pino Daniele . Ma in piazza Gerolomini, immersa nel pieno centro storico di Napoli, esiste un’opera unica.

La Madonna con la Pistola

Tra tutti i murales di Banksy, questo ha un messaggio criptico. La Madonna, rappresentata con le braccia aperte verso il cielo ha, al posto della  classica aureola, una pistola. Paradossalmente se la si osserva con distrazione la si confonde con un’ommagine sacra , ma non è così. 

Uno dei murales di Banksy a Napoli. Madonna con la. Pistola al posto dell aureola e edicola votiva a fianco
Napoli Madonna con pistola e edicola votiva

Al  suo fianco, una piccola edicola votiva, in cui una Vergine col Bambino, realizzata tantissimi anni  prima, sembra guardare abbastanza perplessa l’opera dello Street artist. Probabilmente questa vicinanza non è stata scelta a caso da Banksy . La Madonna con la pistola è stata recentemente protetta da una teca in plexiglass che permette all’opera di rimanere al riparo da atti vandalici. 

La seconda opera la Madonna con Coca Cola e patatine: cancellata 

In Via Benedetto Croce si trovava il secondo murales di Banksy. Si trovava perché ha subito la. stessa fine delle più famose opere dello street artist di Bristol: coperta.

Murales di Banksy a Napoli, Madonna in estsi con Coca cola e patatine.
Madonna con patatine e Coca Cola

Autore del gesto, un suo collega napoletano, ignaro di cosa stesse realmente cancellando. Con quatto spruzzi di colore acrilico portò miseramente via la reinterpretazione dell’Estasi della Beata Ludovica Albertoni di Bernini. Quella conservata nella Chiesa di San Francesco a Ripa (Roma). Nel murale di Banksy appariva in uno stato di estasi, ma solo dopo aver consumato un panino, delle patatine e una Coca Cola del McDonald. Era un chiarissimo attacco al consumismo.

Il bambino di Venezia

Bansky riappare in Italia nove anni dopo, a maggio 2019. Siamo alla prima settimana post opening della Biennale di Venezia. Quando tutti sono tremendamente affannati alla ricerca del padiglione migliore, l’opera più splendente o il progetto più interessante. Ma tutto il circo mediatico si fa sfuggire l’opera più mediaticamente dirompente. Un nuovo murales di Banksy nel bel mezzo della Laguna. Facilmente visibile peraltro.

Un bambino sopravvissuto a uno sbarco. Travolto da un vento furioso e con addosso un giubbotto di salvataggio. In mano un razzo segnaletico, che illumina la notte: una speranza di salvezza. O forse cerca di indicare qualcosa catturando la nostra attenzione immerso coi piedi nell’acqua. Un bambino che indica la strada agli adulti.

Opera di ragazzino con razzo rosa

Due facce dello stesso sistema

E cosi l’ artista di Bristol torna ad essere quello street artist che in molti ancora non hanno compreso. Se mettiamo in parallelo lo scalpore provocato dell’opera di Banksy autodistruttasi nella celebre asta di Sotheby’s il bambino apparso durante la Biennale, possiamo cogliere le due facce della medaglia della comunicazione.

Se l’ opera non rotola negli oliati ingranaggi del sistema, tutto tace, tutto scorre, nessuno vede, nessuno ricorda. Infatti nessuno si accorge di niente. E anche un’ incredibile e straordinaria opera di Banksy diventa invisibile agli occhi. Qualche indicazione l’abbiamo data, ma i 1murales di Banksy a Venezia e Napoli vanno cercati e trovati. In pieno stile Street Art

Le attuali mostre in corso

Al di là dei murales di Bansky originali, attualmente sono tre le mostre previste in Italia. Una è già in corso a Palazzo Ducale di Genova, la seconda è prevista a Ferrara, Palazzo Diamanti. E la terza? In un centro commerciale in Franciacorta. La Banksymania dilaga. O per meglio dire Banksy è dappertutto.

Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".