La canzone che ha vinto Sanremo nel tuo anno di nascita

Inizia oggi una rubrica dedicata alla canzone che ha vinto Sanremo nel tuo anno di nascita. Una simpatica iniziativa per ripercorrere anni di musica italiana e ricordare il Festival di Sanremo nel tempo.

Spotify Italia su Facebook e Instagram venerdì 31 gennaio se n’è uscita con un post. In didascalia: “Fortunati a #Sanremo, fortunati in amore”.

Il tuo anno, la tua canzone

La sfida è riservata al popolo dei social: condividere la canzone sanremese che ha vinto nel proprio anno di nascita. E via con storie Instagram e post Facebook. Gli utenti hanno apprezzato e anche noi di Zetatielle vogliamo farci sentire.

Chi vi scrive ha la (s)fortuna di stare per compiere un quarto di secolo proprio nell’anno 2020 (questo mese ricorreva un giorno palindromo, 02/02/2020, uno dei 13 – attenzione – di tutto il secolo). Cifre significative che vogliamo intendere come porta fortuna per rendere più originale il nostro ricordo del Festival.

Cominciamo da me: 1995

Ecco quindi che iniziamo questo “gioco” su Sanremo parlando di quello del 1995. Lo facciamo con l’hashatg #25annidopo per capire i legami con l’attualità.

Quell’anno vinceva Giorgia con “Come saprei” aggiudicandosi anche il Premio della Critica e diventando, così, la prima canzone italiana ad aggiudicarsi entrambi i riconoscimenti. Appena l’anno prima la cantautrice aveva debuttato con “E poi” tra le Nuove Proposte, per poi riconfermare un successo che ha avuto seguito a prescindere dalle partecipazioni al Festival (nel 1996 con “Strano il mio destino” e nel 2001 con “Di sole e d’azzurro”).

C’era poi Andrea  Bocelli con “Con te partirò”. Anche lui usciva dal successo dell’anno precedente, quando vinse nella categoria Nuove Proposte con “Il mare calmo della sera”, a conferma dell’amore del Festival per il bel canto. Proprio questo è, infatti, il legame con quelle partecipazioni: l’incursione del Volo che ha vinto con “Grande amore” proprio 20 anni dopo e #25annidopo la partecipazione di Alberto Urso.

L’esordio di Fiorello

Nel ’95 c’era anche un cantante che non si definisce tale. Di sé dice: «Non sono un cantante, ma canto; non sono un ballerino, ma ballo; non sono un imitatore, ma imito; non sono un attore, ma atto…». È Fiorello che, da non cantante, stupì tutti con “Finalmente tu”, per molti un ingiusto quinto posto.

Dietro il testo c’era la penna del duo Max Pezzali-Mauro Repetto (più del primo, si sa), aka 883. Anche loro erano in gara quell’anno, con “Senza averti qui”. E anche se Pezzali non fu mai un mostro da palco dell’Ariston, come dichiarò più volte ammettendo di fare fatica a sottostare alla pressione, non mancò certo di successi. Gli stessi che oggi a distanza di un quarto di secolo lo portano dritto al sold out a San Siro, il 10 luglio 2020, che verrà anticipato il 2 dalla data a Bibione e replicato nello stadio a lui caro per fede calcistica l’11 dello stesso mese.

Fiorello in una foto del 1995 con camicia blu e gillet scuro tiene la giacca silla spalla con una mano
Fiorello – 1995 -Foto da notiziemusica.it

#25annidopo

#25annidopo Fiorello torna in qualità di spalla di Amadeus e ricanta insieme al super ospite Tiziano Ferro proprio “Finalmente tu”.

In gara c’era anche Lorella Cuccarini con “Un altro amore no”, oggi ben più famosa come conduttrice. #25annidopo conduce La Vita in Diretta che proprio da Sanremo ha seguito la settantesima edizione del Festival.

C’erano i compianti Mango in gara con “Dove vai” e Giorgio Faletti con “L’assurdo mestiere”. Memorabile l’interpretazione di quest’ultimo nel ‘94 in “Minchia signor tenente”, riportata in auge nella serata delle cover nel 2017 da Marco Masini che #25annidopo, era in gara.

Massimo Ranieri cantava “La vestaglia”: #25annidopo ha duettato con Tiziano Ferro, ironia della sorte, il suo figlio-sosia.

Le nuove proposte

Tra le Nuove Proposte, oltre ai Neri per Caso con “Le ragazze”, una vera novità perché cantavano senza accompagnamento musicale, c’era anche Massimo Di Cataldo con “Che sarà di me”. #25annidopo era tra i toto-concorrenti per la sua partecipazione al programma televiso “Ora o mai più”. Il motivo? Il conduttore, Amadeus, che ha avuto il merito di riportare sotto i riflettori alcuni cantanti della storia della musica italiana finiti nel dimenticatoio. Il suo approdo al Festival faceva pensare a un possibile ripescaggio proprio nel cast da lui scelto per la gara del 2018.

Si aggiungeva Gianluca Grignani con “Destinazione paradiso”, tra le canzoni più ricordate e amate del Festival. #25annidopo, e dopo i fatti cronaca e le polemiche non inerenti alla sua musica, torna con un nuovo tour, in gara per il successo, ma non per Sanremo.

Infine, una Nuova Proposta era Daniele Silvestri, un big della canzone italiana. Il legame con la settantesima edizione? #25annidopo non c’era lui, ma Rancore, il rapper che l’anno scorso proprio Silvestri ha voluto al suo fianco per accompagnarlo in “Argento vivo”.

Ultimo ricordo, ma non meno importante è il fatto clamoroso che quell’anno aveva sconvolto la platea, il pubblico e il conduttore Pippo Baudo: il tentato suicidio di Giuseppe Pagano, detto Pino in diretta televisiva sventato proprio dal leader dell’Ariston. L’uomo si era seduto sulla balaustra del Teatro minacciando di buttarsi già e interrompendo la gara.

La canzone di Sanremo nuove proposte vincitrice nel 1995, nella foto i Neri per Caso con il premio in mano
Neri per Caso – 1995 – foto da wikipedia

Sanremo 2020

#25annidopo nessuno si è suicidato ma ancora una volta il vero potere del Festival è stato confermato: non si parla mai solo di canzoni, ma anche e soprattutto di tutto quello che c’è intorno, polemiche comprese. Dopo il “passo indietro” e Junior Cally, dulcis in fundo proprio la penultima serata si è conclusa con l’uscita di scena di Bugo e Morgan e un siparietto destinato a rimanere negli annali. Ora di esibirsi, dopo una giornata di litigi dati dalla problematica esibizione nella serata delle cover, l’ex Bluvertigo ha cambiato il testo della loro canzone “Sincero” e il compare ha dato forfait abbandonando il palco. Risultato: squalificati per defezione, un evento mai accaduto in settant’anni di Festival.

Anche quest’anno, #25annidopo, abbiamo fatto la storia.

Quale sarà il prossimo anno da ricordare? Ditecelo voi l’anno e la canzone vincitrice, commentando questo articolo, noi ricorderemo il resto!

Giulia Di Leo
Giulia Di Leo
Laureata in Lettere moderne, ha frequentato la scuola di giornalismo all’Università Cattolica di Milano e oggi scrive per La Stampa e Zetatielle. Dice di sé: “ Sono una ragazza di provincia nata col sogno di scrivere, amo la mia città, Casale Monferrato, che mi ha insegnato a vivere di semplicità e bellezza, portandomi, poi, ad apprezzare la metropoli milanese che nella maturità mi ha conquistata. Non riesco a vivere senza musica: nata nel ’95, ho vissuto di riflesso gli anni delle musicassette degli 883. Mi nutro di cantautorato, pop, indie e trap per aprirmi al vecchio e al nuovo. Senza mai averne capito il perché, il giornalismo è sempre stato il sogno della vita, amo scrivere e la mia attitudine è raccontare e raccontarmi, con stile razionale e schietto. Il mio più grande desiderio è fare della mia passione un lavoro, avvicinandomi a tutti i mondi che fanno parte di me”.