“Il sole e poi la pioggia” il nuovo singolo di Cri+Sara Fou

Feat. Il Cane

“Il sole e poi la pioggia” (PMS Studio / Playtune Records) è il nuovo singolo di Cri+Sara Fou, che vede il featuring de Il Cane. Il brano anticipa l’uscita dell’EP dal titolo “L’altrui”.

A quasi un anno esatto dall’uscita del singolo “Non possiamo più aspettare (Sciopero Records/Self), e successivamente ad una lunga e proficua tournée promozionale del primo LP “Non siamo mai stati”, il duo si ripresenta sulla scena con un sound nuovo ed interessante.

“Il sole e poi la pioggia” è un brano scritto da Il Cane, pubblicato nel 2012 nell’album “Risparmio Energetico” e riarrangiato da Cri+Sara Fou.

“L’idea del brano nasce dalla mia amicizia e stima che ho con Matteo “Il Cane” Dainese” – commenta Cri –  “Ci siamo conosciuti l’anno che uscì “Risparmio Energetico” che contiene la canzone in questione, che dal primo ascolto mi è sempre piaciuta, quindi ho deciso di provare a riarrangiarla. Visto che poi è piaciuto abbiamo deciso di farlo uscire”.

“Il sole e poi la pioggia” è caratterizzato da sonorità elegantemente malinconiche ma con una nuova spiccata originalità e freschezza data da ritmiche incalzanti. Sobri ma intensi contrappunti di violino e violoncello, rispettivamente suonati da Katija Di Giulio e Daniela Caschetto, dall’estate 2019 membri attivi del progetto, andranno a conferire un tocco prezioso al tutto.

Cri+Sara Fou

Un duo formato da Cristian Soldi e Sara Bronzoni, nato “a distanza” nell’ottobre 2017: Cristian, a Verbania, stava scrivendo un album di sola chitarra e Sara (originaria di Follonica) avrebbe dovuto far parte di un suo video.

Dopo aver ascoltato la sua voce è rimasto colpito a tal punto da proporle un nuovo inizio artistico che oggi li ha portati a un sodalizio. Artisticamente, entrambi vantano importanti esperienze.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.