Intelligenza artificiale al servizio dell’arte. I volti di Nathan Shipley

Questi volti non esistono. O meglio, forse sono esistiti molto tempo fa, presumibilmente all’epoca in cui sono stati ritratti. Comunque non sono veri, ma frutto di un’intelligenza artificiale che l’artista Nathan Shipley usa per trasformare opere d’arte, e non solo, in ritratti dall’aspetto incredibilmente reale.

Questo programma di intelligenza artificiale si chiama StyleGAN, restituisce un volto che è frutto solo di un algoritmo, e genera fattezze umane partendo da qualsiasi tipo di rappresentazione: d’arte naturalmente: dai dipinti, alle foto ai cartoon.

Dalì rivive grazie all’intelligenza artificiale

Benvenuti! Sono Salvador Domingo Felipe Jacinto Dalí y Domènech“. Così Dalì accoglie i visitatori dell’omonimo museo . Un viaggio nella sua arte, mentre il suono dei suoi passi risuona come un’eco nei corridoi. Indubbiamente un’emozione e una suggestione incredibili.

Sono un direttore tecnico con sede a San Francisco, un tecnologo creativo, un supervisore degli effetti visivi e un artista di motion graphics. Attualmente esploro l’intersezione tra arte e intelligenza artificiale.” Così si descrive Shipley mentre ridà vita a Frida Kahlo, alla Gioconda, ma anche ai personaggi Pixar o Disney come Flash degli Incredibili, Miguel di Coco e Russell di Up

Procedure Informatiche governate da un’Intelligenza Artificiale

Tutto inizia su Twitter. Nathan Shipley condivide prove di grafica con algoritmi di machine learning. Tradotto in linguaggio comprensibile si tratta di procedure informatiche, governate da un’Intelligenza Artificiale in grado di modificare delle immagini. In questo caso applica la logica dell”umanizzare” personaggi in grafica.

Intelligenza artificiale al servizio dell'arte. I volti di Nathan Shipley.opera di Rembrandt
Opera di Rembrandt rivisitata con intelligenza artificiale foto di Nathan Shipley

Inquietante? Paradossale? Eppure le app che ci trasformano in cartoon non ci disturbano. Ma questo processo inverso, l’immaginario che diventa improvvisamente reale, ha un impatto psicologico radicalmente opposto. E’ un’altra faccia di uno sviluppo tecnologico, che ha portato, dalle app che simulano l’invecchiamento sulle nostre foto ai deepfake.

I volti di Shipley, quelli legati ai cartoon, attenuano alcuni elementi da cartone animato, ma le loro proporzioni rimangono caricaturali. Facile insomma da comprendere che si tratti di un falso. In realtà però i volti possono essere resi ancora più realistici.

NVIDIA

A creare il tutto NVIDIA nel dicembre del 2018, che ha poi deciso di distribuirla a partire dal 4 febbraio 2019. In più sul web NVIDIA governa i server del sito Thispersondoesnotexist.com, questa persona non esiste. Un generatore automatico di persone inesistenti.

Intelligenza artificiale al servizio dell'arte. I volti di Nathan Shipley.Anna Bolena trasformata
Anna Bolena rivista da Nathan Shipley

Generatore per furti o false identità? In realtà gli algoritmi generano un’immagine casuale da elementi a propria disposizione, sintetizzando fattezze di un nuovo volto a più livelli. Ma dai volti ottenuti non si può decidere nulla. Il viso è emesso casualmente dal server a ogni click. Per cui, creatori di identità false, non è questa la vostra manna dal cielo. ll risultato in ogni caso è in grado di convincere qualunque osservatore casuale.

GAN

Questo è possibile, quindi, grazie all’algoritmo StyleGAN che viene addestrato elaborando un’ enorme quantità di dati di immagini reali, poi rilavorate da una rete: Generative Adversarial Networks (GAN) . GAN è quindi una macchina in grado di generare immagini false non distinguibili da quelle reali. Ma è possibile programmare GAN per ricordare non solo volti umani, ma anche animali, automobili, edifici. Insomma qualsiasi cosa.

E i volti su cui Shipley ha usato l’intelligenza artificiale, partendo da una base finta di dipinto o di fotografia sono incredibilmente veri. Ed ecco quindi apparire Enrico VIII, Anna Bolena, Edoardo di Scozia, la Gioconda, Rembrandt. Bello, divertente, suggestivo e creativo. Per vederli basta un giro sul account Instagram di Shipley.

Nathan Shipley  Intelligenza artificiale al servizio dell'arte. I volti di Nathan Shipley.
Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla redazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva .Cura dal due anni la promozione della Fondazione Carlo Bossone,. Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".