James Bond e Londra: sulle tracce di 007

James Bond, noto anche come 007, è un personaggio leggendario che ha affascinato generazioni di spettatori e lettori. Nato dalla penna dello scrittore britannico Ian Fleming nel 1953, Bond è diventato sinonimo di eleganza, avventura e intrighi internazionali. Con 24 film ufficiali (e un 25esimo in arrivo), una serie televisiva e numerosi romanzi e racconti, James Bond è un’icona culturale che continua a evolversi e a rimanere rilevante.

Le Origini: Ian Fleming e il Primo Romanzo

Ian Fleming ha creato James Bond mentre lavorava come giornalista e corrispondente di guerra. Fleming, con un passato nei servizi segreti britannici, ha infuso nel personaggio una dose significativa di realismo. Il primo romanzo, “Casino Royale“, pubblicato nel 1953, introduce Bond come un agente dei servizi segreti britannici con il codice 007, licenza di uccidere. Il successo del libro ha spianato la strada a una serie di romanzi e, infine, alla celebre serie cinematografica.

Fleming scrisse i romanzi di Bond al Goldeneye, la sua casa in Giamaica, ma l’essenza di Londra permea ogni pagina delle sue opere.

Londra non è solo lo sfondo delle avventure di James Bond; è il suo cuore pulsante. La capitale britannica rappresenta il centro operativo del MI6, l’agenzia di intelligence per la quale Bond lavora, e simboleggia la potenza e l’eleganza del Regno Unito. Le iconiche location londinesi, dalle rive del Tamigi al maestoso edificio del MI6, sono diventate parti essenziali dell’immaginario di Bond.

james bond - nella foto un primo piano del tower bridge

La Base Operativa e la City: azione e intrighi internazionali

L’edificio del MI6, situato a Vauxhall Cross, è una delle strutture più riconoscibili associate a James Bond. Questo luogo non solo rappresenta il punto di partenza delle missioni di Bond, ma è anche il luogo dove riceve i suoi ordini da M, il capo del servizio segreto. Nel corso dei film, l’edificio del MI6 è stato spesso mostrato in tutta la sua imponenza, simboleggiando la forza e la discrezione dell’agenzia.

Le strade e gli edifici storici di Londra sono stati teatro di alcune delle scene d’azione più memorabili della saga di Bond. In “Skyfall“, vediamo Bond impegnato in una frenetica corsa per le vie di Londra, mentre in “Spectre” il protagonista attraversa la città a bordo della sua Aston Martin, regalando agli spettatori panorami mozzafiato della capitale britannica. Questi scenari non solo aggiungono autenticità alle storie, ma rafforzano il legame di Bond con la sua patria.

Gli Attori

James Bond ha avuto il privilegio di essere interpretato da una serie di attori eccezionali, ognuno dei quali ha portato un contributo unico al personaggio. Dal fascino imperturbabile di Sean Connery alla brutalità raffinata di Daniel Craig, ogni interprete ha lasciato un’impronta indelebile su 007.

james bond - nella foto in bianco e nero i sei attori che hanno interpretato l'agente 007

Sean Connery: il primo e (forse) l’unico vero agente 007

Sean Connery è stato il primo attore a portare James Bond sul grande schermo, e molti lo considerano ancora il Bond definitivo, l’unico e il solo. Con il suo aspetto virile, il carisma naturale e l’accento scozzese, Connery ha stabilito il modello per tutti i Bond successivi.

Il suo James Bond era sofisticato ma pericoloso, un gentiluomo con una licenza di uccidere. Connery ha portato un equilibrio perfetto tra raffinatezza e spietatezza, rendendo Bond un personaggio complesso e affascinante.

Il primo film di quella che sarebbe diventa la saga cinematografica più famosa al mondo, “Licenza di uccidere” (1962), entra di diritto nella storia del cinema.

Pur realizzata a basso costo, la pellicola si rivelò un grande successo commerciale, a scapito di una critica discordante. Già da questo primo capitolo sono presenti alcuni dei marchi di fabbrica dei film di 007 come la cosiddetta “sequenza gunbarrel” e la raffinata elaborazione stilistica dei titoli di testa. 

George Lazenby: un Bond Sottovalutato

George Lazenby, fotomodello australiano, unico non “british” a calarsi nei panni di 007, ha interpretato Bond una sola volta in “Al servizio segreto di Sua Maestà” (1969). Nonostante sia stato spesso trascurato, Lazenby ha offerto una performance memorabile, portando un tocco di vulnerabilità e umanità al personaggio.

La sua interpretazione ha messo in luce un Bond più emotivo, particolarmente evidente nella tragica scena finale del film. Sebbene la sua carriera come 007 sia stata breve, Lazenby ha dimostrato che Bond poteva essere più di un semplice eroe d’azione.

Roger Moore: humor e fascino

Roger Moore ha interpretato Bond per ben sette film, dal 1973 al 1985, portando una nuova dimensione al personaggio. Con il suo senso dell’umorismo distintivo, tipicamente “british” e il suo fascino irresistibile, Moore ha reso Bond più accessibile e divertente.

I suoi film, come “La spia che mi amava” e “Moonraker“, hanno spesso abbracciato un tono più fantastico e avventuroso. Moore ha saputo combinare azione e commedia, rendendo Bond un personaggio più giocoso ma sempre efficace.

Opera omnia della saga “Roger Moore version”, sicuramente “A view to a kill” (in italiano “Bersaglio mobile“): avventura, humor, al servizio di una storia quanto mai attuale (controllo del mercato dei microchip), nonostante siano passati quasi 40 anni.

Timothy Dalton: il Bond sottovalutato

Timothy Dalton ha interpretato Bond in due film, “Zona pericolo” e “Vendetta privata“, portando una maggiore intensità e realismo al ruolo. Dalton ha voluto avvicinarsi di più alla visione originale di Ian Fleming, rappresentando un Bond più duro e tormentato.

La sua interpretazione ha messo in risalto la natura brutale del lavoro di un agente segreto, offrendo una rappresentazione più seria e grintosa di 007. “Vendetta privata” è da considerarsi un film assolutamente sottovalutato, nonostante la sceneggiatura assai intrigante, e non ho mai capito il perchè.

Nonostante il numero limitato di film, Dalton ha lasciato un’impronta significativa sul personaggio, anticipando alcuni degli elementi che Daniel Craig avrebbe esplorato anni dopo.

Pierce Brosnan: Eleganza e Modernità

Pierce Brosnan ha portato Bond nel XXI secolo con quattro film che hanno combinato l’eleganza tradizionale del personaggio con un tocco di modernità. Brosnan ha incarnato un Bond sofisticato e affascinante, con un perfetto equilibrio tra charme e letalità. Film come “GoldenEye” e “Il mondo non basta” hanno visto Bond affrontare nuove minacce globali, con Brosnan che ha saputo mantenere il personaggio rilevante in un’epoca di rapide trasformazioni tecnologiche e geopolitiche. La sua interpretazione ha rivitalizzato il franchise, attirando una nuova generazione di fan.

La scena sul motoscafo, all’inizio del film “Il mondo non basta” è probabilmente una dell più iconiche di tutta la saga: Pierce Brosnan che si aggiusta il papillon sott’acqua, con quello sguardo da paraculo che solo lui possiede, è entrata nell’immaginario collettivo e rappresenta perfettamente il Bond dell’attore irlandese.

Daniel Craig: il Bond nudo e crudo

Daniel Craig ha rivoluzionato il personaggio di Bond, riportandolo alle sue radici più crude e realistiche. Dal suo debutto in “Casino Royale” (2006), Craig ha portato un’energia fisica e una vulnerabilità emotiva che hanno ridefinito 007 per una nuova era. Il suo Bond è stato segnato da un profondo sviluppo del personaggio, che ha esplorato le sue debolezze e il suo passato oscuro.

Craig ha offerto una performance intensa e sfaccettata, con film come “Skyfall” e “Spectre” che hanno approfondito la psiche di Bond e le sue motivazioni. La sua interpretazione ha stabilito nuovi standard per il personaggio, rendendolo più umano e complesso.

La scena finale di “No time to die” rissume perfettamente le caratteristiche portate sullo schermo dall’attore inglese, e lascia un grosso interrogativo sul futuro: chi sarà il prossimo?

Le Bond Girls: fascino e forza

Le “Bond Girls” sono una parte essenziale del mito di James Bond. Spesso dotate di bellezza straordinaria e intelligenza, queste donne hanno giocato ruoli cruciali nelle avventure di 007. Da Ursula Andress in “Dr. No” a Eva Green in “Casino Royale”, le Bond Girls hanno evoluto il loro ruolo da semplici figure decorative a personaggi complessi con storie e motivazioni proprie. Negli ultimi anni, le Bond Girls sono diventate ancora più autonome e indipendenti, riflettendo i cambiamenti nelle percezioni sociali e culturali del ruolo delle donne.

I Nemici di 007: le icone del male

I nemici di James Bond sono altrettanto leggendari quanto l’eroe stesso. Questi antagonisti spesso rappresentano minacce globali con piani diabolici per il dominio del mondo. Da Dr. No a Ernst Stavro Blofeld, passando per Le Chiffre e Raoul Silva, i cattivi di Bond sono caratterizzati da tratti distintivi e motivazioni complesse. Spesso, questi personaggi hanno un passato tragico che li rende più umani e, a volte, suscitano persino una certa empatia.

Gadget e Automobili

Un altro elemento distintivo del franchise di James Bond sono i gadget high-tech e le automobili spettacolari.

Forniti da Q Branch, il divertente e pasticcione collaboratore “dietro la quinte”, questi dispositivi vanno dalle penne esplosive agli orologi laser, fino alle auto equipaggiate con missili e sistemi di autodistruzione.

Le Aston Martin, in particolare, sono diventate sinonimo di James Bond, con modelli iconici come la DB5 che hanno lasciato un’impronta indelebile nell’immaginario collettivo. Gadget e veicoli non solo aggiungono un elemento di fantascienza alle storie, ma dimostrano anche l’ingegno e la preparazione di Bond nel fronteggiare ogni situazione.

“shaken, not stirred”

James Bond non è solo un agente segreto: è un’icona di stile. La sua eleganza, il suo carisma e il suo senso dell’umorismo tipicamente inglese, lo rendono irresistibile. Che sia in un raffinato smoking in un casinò di Monte Carlo o in un inseguimento mozzafiato in un’esotica località, Bond mantiene sempre un’aria di classe e compostezza. Questa combinazione di azione ad alta tensione e sofisticata nonchalance è una delle chiavi del suo duraturo successo.

Ma la vita di James Bond non è fatta solo di missioni pericolose. E’ anche noto per i suoi gusti raffinati e la sua passione per i locali esclusivi della città. Uno dei più famosi è il Dukes Bar a St. James’s, dove si dice che Fleming abbia preso ispirazione per il celebre Martini “shaken, not stirred” (agitato, non mescolato).

Il Savoy Hotel e il Ritz sono altri luoghi frequentati dall’agente segreto, simboli di eleganza e lusso che rispecchiano lo stile impeccabile di Bond. Questi hotel non solo appaiono nei romanzi, ma sono stati anche set cinematografici, location che hanno contribuito a creare l’atmosfera sofisticata che circonda il personaggio.

james bond - l'hotel ritz a londra

Soundtrack

Le colonne sonore dei film di James Bond sono diventate una parte essenziale dell’identità del celebre agente segreto. Sin dal primo film, “Dr. No” del 1962, la musica dei film di 007 ha contribuito a creare l’atmosfera unica e il fascino inconfondibile della serie.

La melodia del tema di James Bond, composta da Monty Norman e arrangiata da John Barry, è diventata uno dei pezzi musicali più riconoscibili al mondo. Questo brano, con i suoi accordi di chitarra elettrica e l’orchestrazione drammatica, ha definito il suono della serie e viene utilizzato in vari arrangiamenti in quasi tutti i film di Bond.

Ma non è tutto: ogni film di James Bond presenta una canzone principale, sempre eseguita da artisti di fama mondiale. Questi brani non solo arricchiscono l’esperienza cinematografica, ma spesso diventano successi internazionali. Tra i più memorabili, possiamo ricordare:

Goldfinger di Shirley Bassey: Un classico intramontabile che ha definito il genere della colonna sonora di Bond con la sua potenza vocale e orchestrazione lussuosa.

Live and Let Die di Paul McCartney & Wings: Un brano energico e sperimentale che ha segnato una svolta moderna nella serie.

A view to a kill” dei Duran Duran, canzone diventata simbolo degli anni ’80, complice il videoclip che vede protagonista Simon Le Bon con le cuffiette sulla Torre Eiffel.

The Living Daylights” degli A-Ha, soundtrack di “Zona pericolo”, diventato rapidamente un classico della band norvegese.

Skyfall di Adele: Una canzone che ha ottenuto grande successo commerciale e critico, vincendo anche l’Oscar per la Miglior Canzone Originale.

No Time to Die di Billie Eilish: L’ultimo contributo alla saga, che combina un sound moderno con l’iconicità della tradizione di Bond.

Londra e 007: un legame indissolubile

In “Skyfall“, Londra è al centro della narrazione. Il film presenta diverse scene dove la capitale britannica diventa non solo il luogo delle azioni di Bond, ma un personaggio a sé stante. Le scene ambientate a Londra, tra cui la memorabile corsa di Bond lungo il tetto di un treno della metropolitana o quella che culmina con l’attacco diretto all’edificio dell’MI6, rafforzano il legame profondo tra 007 e la sua città natale.

In “Spectre“, Londra torna ad essere protagonista. Il film presenta sequenze mozzafiato ambientate in luoghi iconici come il Westminster Bridge e la sede del MI6, che viene nuovamente presa di mira. La città diventa il palcoscenico per un confronto epico tra Bond e il suo nemico, sottolineando l’importanza strategica e simbolica di Londra nel mondo di 007.

Anche la National Gallery, il Palazzo di Westminster, e il Tower Bridge sono stati protagonisti delle avventure di Bond. La metropolitana di Londra, con le sue gallerie sotterranee e le sue stazioni storiche, ha ospitato inseguimenti mozzafiato, come visto in “Skyfall” (2012), dove l’agente 007 corre lungo i tunnel della Tube.

James Bond oggi

Londra e James Bond rappresentano un legame indissolubile, una combinazione di storia, avventura e glamour che ha affascinato generazioni di lettori e spettatori. La capitale britannica, con la sua eleganza senza tempo e il suo spirito indomito, è la cornice perfetta per le avventure di uno degli eroi più amati della letteratura e del cinema.

Oggi, James Bond continua a essere un’icona culturale, e Londra rimane al centro del suo universo. I tour tematici di Bond a Londra permettono ai fan di esplorare i luoghi più significativi legati al personaggio, offrendo un’esperienza immersiva nella vita dell’agente segreto.

In attesa del nuovo film, naturalmente.

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Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.