Martin Parr. Short & Sweet. La mostra a Bologna da settembre

“Si può imparare di più sul Paese in cui si vive da un comico che dalla conferenza di un sociologo.” E infatti la lente di ingrandimento di Martin Parr centra il suo obiettivo su colori vivaci che crea storie partendo dalla realtà.

A Bologna dal 10 settembre al 6 gennaio 2025 presso il Museo Civico Archeologico Martin Parr. Short & Sweet. Una grande mostra dedicata a uno dei fotografi documentaristi britannici più affermati e riconosciuti del nostro tempo. Un’ esposizione che rivelerà momenti autentici e spesso eccentrici della vita quotidiana. L’essenza di luoghi o situazioni attraverso la ricerca del dettaglio perfetto. Una prospettiva unica e spesso provocatoria della società contemporanea.

Martin Parr, Banchetto inaugurale del sindaco di Todmorden
Inghilterra, West Yorkshire, Todmorden, 1977
. Da “The Non-Conformists” 
 © Martin Parr/Magnum Photos
Martin Parr, Banchetto inaugurale del sindaco di Todmorden
Inghilterra, West Yorkshire, Todmorden, 1977
. Da “The Non-Conformists” 
 © Martin Parr/Magnum Photos

Martin Parr, oltre 60 scatti

La mostra “Martin Parr. Short & Sweet” presenta oltre 60 scatti, scelti e selezionati dall’autore, insieme a elementi installativi e wall paper. Ripercorre la sua lunga carriera attraverso i progetti più noti che raccontano il suo inedito stile documentario dentro le incongruenze sociali e culturali del mondo occidentale, in particolare modo europeo. British humor, colori ipersaturi, un pizzico di kitsch e attenzione estrema alla vita e all’uomo: sono questi gli ingredienti che caratterizzano il lavoro del fotografo inglese, maestro contemporaneo.

Una cartina tornasole per osservare la società contemporanea e le sue pieghe più contraddittorie, quelle che appartengono al mondo occidentale, in particolare europeo, restituito da una cronaca fotografica tagliente, senza filtri e fuori dalla retorica. Raccontata con pungente sarcasmo ironia e umorismo. Le immagini di Parr catturano momenti comici o inaspettati, offrendo uno sguardo critico ma anche divertente sulla vita quotidiana di tutti noi.

Martin Parr, Bambola gonfiabile
, da Common Sense, 1995-1999
. © Martin Parr/Magnum Photo
Martin Parr, Bambola gonfiabile
, da Common Sense, 1995-1999
. © Martin Parr/Magnum Photo

Un viaggio dal 1975 ad oggi tra luoghi idealizzati e luoghi depredati

Attraverso una cronaca fotografica senza filtri e fuori dalla retorica, la mostra si apre con la serie Non-Conformists, immagini in bianco e nero scattate dal 1975 al 1980 da un inedito, giovane e ispirato Parr. Prosegue da lì fino alle più conosciute serie a colori. Da The Last Resort, oltraggioso e amaramente ironico report condotto dal fotografo sulle spiagge di Brighton, a Common Sense , fotografie che esplorano con sguardo sardonico la realtà plastificata e pacchiana del consumismo.

In Ultimo il progetto, tutt’ora in corso, che riguarda ancora il turismo e la volontà di Parr di condurci in molti siti famosi, mostrando la differenza tra la mitologia idealizzata del luogo e la realtà depredata dall’ “uso” del luogo stesso.

Martin Parr, La torre pendente 
Italia, Pisa, 1990. 
Da “Small World”
 © Martin Parr/Magnum Photos
Martin Parr, La torre pendente 
Italia, Pisa, 1990. 
Da “Small World”
 © Martin Parr/Magnum Photos

Le foto del corpo collettivo del ballo e della spiaggia

Insieme al turismo c’è poi il ballo, tema che mostra la folle energia che Parr registra sulle piste da ballo e il corpo collettivo che si manifesta senza riserve. La mostra si conclude con un soggetto con cui Parr si è sempre confrontato, la spiaggia, con immagini provenienti da tutto il mondo, in un caleidoscopio di immaginari del corpo svestito che si mostra in pubblico.

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Monica Col
Monica Col
Vicedirettore di Zetatielle Magazine e responsabile della sezione Arte e Cultura. Un lungo passato come cronista de “Il Corriere Rivoli15" e “Luna Nuova”. Ha collaborato alla realizzazione del “Giornale indipendente di Pianezza", e di vari altri giornali comunali. Premiata in vari concorsi letterari come Piazza Alfieri ( 2018) e Historica ( salone del libro 2019). Cura l’ufficio stampa di Parco Commerciale Dora per la rassegna estiva. Cura dal 2024 la.promozione della fondazione Sergio Bonfantini e dal 2021 la promozione della Fondazione Carlo Bossone. .Ha curato per quattro anni l'ufficio stampa del progetto contro la violenza di genere promosso da "Rossoindelebile", e della galleria d’arte “Ambulatorio dell’Arte “ del dottor Ravazzani. Ha curato l'ufficio stampa e comunicazione del Movimento artistico spontaneo GoArtFactory per tre anni. Ha collaborato come ufficio stampa in determinati eventi del Rotary distretto 2031. Ė Presidente dell 'Associazione di promozione sociale e culturale "Le tre Dimensioni ", che promuove l' arte , la cultura e l'informazione e formazione artistica in collaborazione con le associazioni e istituzioni del territorio. Ha curato per il Comune di Collegno 2 mostre d'arte di respiro nazionale nel 2021 e nel 2022 con circa 90.000 visitatori. Segue la comunicazione per varie aziende Piemontesi. Dice di sé: “L’arte dello scrivere consiste nel far dimenticare al lettore che ci stiamo servendo di parole. È questo secondo me il significato vero della scrittura. Non parole, ma emozioni. Quando riesci ad arrivare al cuore dei lettori, quando scrivi degli altri ma racconti te stesso, quando racconti il mondo, quando racconti l’uomo. Quando la scrittura non è infilare una parola dietro l’altra in modo armonico, ma creare un’armonia di voci, di sensazioni, di corse attraverso i sentimenti più intensi, attraverso anche la realtà più cruda. Questo per me è il vero significato dello scrivere".