Non sono una signora!

Cara Margherita…

Gentile signora Fumero, vengo a presentarmi: mi chiamo Katia e Le scrivo dalla provincia di Savona. Mi permetta di complimentarmi con Lei per la Sua carriera che l’ha portata oggi ad essere ricordata con affetto e simpatia da parte di un pubblico di diverse generazioni. Vorrei, cortesemente, esporLe il mio problema. Convivo col mio ragazzo da 3 anni, ovvero dal 2016. Siamo anagraficamente più o meno coetanei: io ho 36 anni, lui 34. La nostra vita di coppia è fatta di alti e di bassi, cioè pur volendogli bene, è difficile vivere con lui. E’ estremamente disordinato, poco puntuale agli appuntamenti, a tratti trasandato, poco preciso in quello che fa. Ovviamente, quando glielo faccio notare, di solito finisce in estenuanti liti. Mi dispiacerebbe lasciarlo, ma a volte non vedo soluzioni. Lei cosa ne pensa? La saluto, Katia 00

Gentile signora Katia…comincio anche io questa risposta dandoti del titolo di “signora”, sicuramente meritato, ma un po’ formale per una rubrica di consigli sull’amore! E forse è proprio questo, cara Katia, il tuo problema: la formalità, ovvero quella che pare una volontà di precisione quasi maniacale. La tua lettera, e non lo dico per offenderti, pare più una email d’ufficio che non una lettera dedicata idealmente ad “un’amica”. Le lettere maiuscole dei pronomi, le espressioni quasi letterarie, la perfetta sintassi denotano secondo me una certa distanza nei tuoi rapporti interpersonali e un po’ di rigidità. Che sia questo il motivo per cui forse la maggior flessibilità del tuo compagno (in fatto di cura della casa, abbigliamento, ecc…) ti risulta così intollerabile tanto da spingerti a pensare di lasciarlo?

Sai, a volte un eccesso di precisione nasconde in noi un po’ di insicurezza. Pensi che sia il tuo caso? E se è così, da cosa credi che derivi?

Queste sono, a mio parere, le domande che potresti porti prima di chiudere la tua relazione. Fammi sapere!

Un bacione.

La Signora Fumero, anzi…Margherita e basta!

Scrivetemi su info@zetatielle.com , risponderò ad ognuno di voi!!!

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Margherita Fumero
Margherita Fumero
Attrice teatrale televisiva e cinematografica. Allieva di Macario, ha lavorato per anni in coppia con Enrico Beruschi. Tra le sue partecipazioni più famose: Drive In di Antonio Ricci e Camera Cafè nel ruolo della stagista Wanda. Dice di sè: Descrivermi? Io? Già è difficile descrivere una persona che si conosce da diverso tempo, figuriamoci se stessi, ma...ci proverò! Anche perché non è così scontato che un individuo si conosca in tutte le sue sfaccettature, nonostante sia in “compagnia di se stesso” da tutta una vita. Infatti, ci sono parti di noi che ci sfuggono, altre che sono sotterrate negli strati più profondi del nostro animo, oppure altre che semplicemente non vogliamo vedere. Io, complice il lavoro che faccio, ho dovuto scavare dentro di me, anche per fare arrivare al pubblico l'emozione che deriva dall'essere in una particolare situazione. In più – e lo dico per chi non conosce la mia formazione – ho frequentato l'Accademia di arte drammatica, non di “arte Comica”! Fu Macario che mi consigliò di dedicarmi al comico, attraverso la frase che cito in tutte le interviste dove mi chiedono dei miei esordi: “con quella faccia lì, devi far ridere”, mi disse. Tuttavia, non si deve pensare che essere attori comici significhi per forza conoscere solo il lato divertente della vita; anzi! Si dice che i più grandi comici della storia siano stati dei depressi; un po' come i clown che, in alcune scuole di mimo e recitazione, vengono presentati come personaggi in realtà tristi. Io, in realtà, a parte qualche triste e naturale accadimento – come quelli che la vita riserva più o meno ad ognuno di noi – non posso sicuramente dire che sia o sia stata una persona infelice. Al contrario: la mia “voglia di far ridere” deriva da quella serenità che ho sempre respirato in famiglia. Mia mamma Luisa era un po' come me: ironica, sorridente e con la battuta pronta. Il mio papà Gino era più riflessivo, più incline alla saggezza, ma sempre sereno. Io ho fatto un bel frullato di queste caratteristiche, ci ho aggiunto quello che la natura mi ha regalato attraverso il temperamento et voilà: signore e signori, questa è la Fumero! Una signora buffa ma dignitosa; un soggetto autoironico ma profondamente rispettoso degli altri; una donna che può interpretare mille personaggi, pur rimanendo sempre se stessa. Una persona che finge sul palcoscenico ma che è profondamente vera nella vita reale.