La parodontite, altrimenti conosciuta con il nome di piorrea, è una delle più importanti patologie a carico di denti e gengive. Vi soffre all’incirca il 60% degli italiani. E l’Alzheimer, il ‘ladro della memoria’, potrebbe essere un batterio delle gengive.
Prima un po’ di storia. Nel 1901 una donna di nome Augusta fu ricoverata con diagnosi di demenza. Aveva dimenticato gli eventi più semplici della propria vita. Il suo medico si chiamava Alois e alla sua morte riscontrò delle strane formazioni cerebrali mai viste prima. Alois era il dottor Alois Alzheimer e Augusta fu la prima paziente a cui fu diagnosticato ciò che oggi chiamiamo morbo di Alzheimer.


Nessi tra parodontite e Alzheimer
La cosa incredibile è che se Augusta fosse vissuta fino ai nostri giorni, non avremmo potuto aiutarla molto più di quanto non fece Alois quasi 120 anni fa. La medicina ha fatto grandi progressi in tutti i campi, ma non per quanto riguarda la possibilità di curare, o almeno rallentare, l’evoluzione della malattia di Alzheimer.
Ora i risultati di una grande ricerca internazionale sembrano suggerire un nesso tra un batterio principale responsabile della parodontite e i processi degenerativi che portano al declino cognitivo, tipico del morbo di Alzheimer. Sempre più spesso importanti studi scientifici mettono in evidenza la relazione esistente tra patologie della cavità orale e malattie in altri organi e come sia importante mantenere in salute la bocca per mantenersi in salute.
Sintomi della parodontite
Questi i sintomi a cui occorre prestare particolare attenzione, se si teme di soffrire di malattia parodontale: sanguinamento delle gengive, presenza di alitosi, aumentata sensibilità al caldo e al freddo, gonfiore e dolore, abbassamento delle gengive, mobilità di alcuni denti. Nessuno di questi sintomi deve essere mai sottovalutato.
La parodontite è contagiosa?
In considerazione del fatto che la parodontite è una malattia di origine batterica, essa può essere considerata contagiosa, in quanto i batteri possono colonizzare altre bocche. Non basta certamente un bacio per trasmetterla, molto influisce l’igiene orale, una predisposizione genetica, la presenza di malattie correlate come per esempio il diabete.
Inoltre il fumo favorisce lo sviluppo della parodontite perché aumenta le probabilità di infiammazione cronica del cavo orale e rende meno efficace la terapia.


Non cadono solo i denti
Oltre alla caduta dei denti, come conseguenza finale della parodontite possiamo avere anche le ripercussioni a livello del cuore, dei polmoni, dei reni e sul controllo del diabete. Oltre a un maggior rischio di interruzione spontanea di gravidanza o di nascita prematura.
Per prevenire lo sviluppo della piorrea, è importante prima di ogni altra cosa mantenere una corretta e costante igiene orale e effettuare regolari sedute di igiene professionale e visite dentistiche di controllo.
Si può curare?
La parodontite si può curare? La piorrea, che fino ad alcuni anni fa era considerata una patologia senza possibilità di cura, può essere curata in modo definitivo con risultati un tempo impensabili, a patto che la diagnosi venga posta precocemente.