A viva voce e senza incertezze, l’Ordine dei Medici di Torino chiede che anche il Piemonte entri nella zona rossa e si disponga per la quarantena. Se così fosse, anche per il Piemonte verrebbero adottate le misure annunciate stanotte.
Piemonte in Zona Rossa
Il Piemonte ha già cinque città isolate dal nuovo decreto legge dell’8 marzo. A breve, anche Torino, Cuneo e Biella potrebbero trovarsi ad osservare le disposizioni straordinarie.
La situazione è grave perchè stanno aumentando in modo esponenziale anche in Piemonte, i casi di contagio da COVID-19 e gli ospedali registrano numeri allarmanti. Un dato allarmante arriva dalla situazione dei reparti di terapia intensiva.
Il comunicato parla chiaro:”I dati di questa mattina riguardanti il Piemonte denunciano un notevole incremento dei ricoveri per pazienti affetti da COVID-19 rispetto a ieri”. Da 82 sono diventati 176 i ricoveri non in terapia intensiva.
Il comunicato prosegue:” Come Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Torino riteniamo pertanto necessario che tutto il Piemonte sia considerato zona rossa, per limitare ulteriormente le occasioni di incontro e di aggregazione“.
Il comunicato dell’Ordine dei Medici
La richiesta che l’OMCEO sta presentando è indispensabile per tutelare la salute della popolazione. Il presidente Guido Giustetto afferma: “È inoltre necessario che siano messe in atto e comunque rafforzate le misure a protezione dei medici e di tutti gli operatori sanitari, perché possano continuare la loro attività clinica in sicurezza per sé e per i pazienti”.
Sembriamo una scolaresca di ragazzini ingestibili che non ascolta la maestra e ci dobbiamo far bacchettare dal Preside.
Questo perchè non ce la facciamo proprio ad osservare una semplice regola, in tutela della salute di tutti: #STATEINCASA. Ho avuto modo di sentire un’anziana signora, intervistata in un reportage televisivo, sostenere che lei non rinuncia alla sua passeggiata e alla chiacchierata con le amiche a Porta Palazzo, non prende il tram, va a piedi, così l’esposizione è maggiore, ma non ci pensa neanche a stare chiusa in casa.
Ieri sera l’italia ha dato un bell’esempio di cosa siamo. I provvedimenti e l’individuazione delle zone erano ancora al vaglio e il decreto era ancora solo una bozza da confermare di li a poche ore. L’ordinanza voleva contenere il contagio nelle zone che attualmente registrano il minor numero di casi. Invece le stazioni di Milano sono state prese d’assalto e la gente ha stipato i treni in partenza per il sud. Una folla che agisce senza responsabilità né razionalità, guidata da istinti incontrollabili e imprevedibili. Una psicosi collettiva. Così ora il flusso migratorio ha spostato migliaia di soggetti e il coronavirus con loro.
E poi c’è chi invece sfida con irriverenza e superbia e a mezzogiorno fa l’happy hour ai tavolini del bar in piazza a Milano, come documenta il collega Gabriele Parpiglia sul suo profilo Instagram.

