Si pensa che matematica e arte siano due mondi separati, ma in realtà non è così. Logica e creatività possono andare insieme. Infatti la sequenza di Fibonacci, una serie di numeri che inizia con 0 e 1 e in cui ogni numero successivo è la somma dei due precedenti (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13…), ha affascinato artisti e matematici per secoli.
La sequenza di Fibonacci non è solo una curiosità matematica, ma un ponte tra numeri e bellezza. La sua presenza nella pittura dimostra come la matematica possa arricchire l’arte, creando opere che splendono di armonia. Infatti, in tantissimi dipinti la magia dei numeri di Fibonacci è nascosta tra i colori e le forme.


La Sequenza di Fibonacci e la Sezione Aurea
Per capire il legame tra la Sequenza di Fibonacci e l’arte prima di tutto, parliamo della sezione aurea, strettamente legata alla sequenza. La sezione aurea, detta anche numero d’oro (un numero che è pari a circa 1,618), è un rapporto matematico che sembra quasi magico per quanto spesso si ritrova nella natura, nell’arte e nella bellezza. La sua connessione con Fibonacci? Beh, la sua famosa sequenza di numeri (0, 1, 1, 2, 3, 5, 8, 13…) ha un segreto: dividendo un numero della serie per il precedente (ad esempio 13 ÷ 8), ti avvicini sempre più alla sezione aurea! Questa sezione, detta anche spirale, si ottiene disegnando quarti di cerchio all’interno di quadrati con lati di lunghezza pari ai numeri di Fibonacci.


Spirale o Sezione Aurea
La sezione aurea è quindi come una formula segreta che trasforma la geometria in poesia visiva. Fibonacci ha fornito i numeri, e gli artisti li hanno trasformati in bellezza eterna. La sezione aurea, rappresentata dal numero irrazionale φ ( che equivale come abbiamo visto a circa 1,618), è un rapporto che si trova spesso in natura e nell’arte. Quando dividiamo un numero di Fibonacci per il precedente, il risultato tende a φ man mano che i numeri aumentano. Ma come si collega tutto ciò alla pittura? Ecco il bello! Gli artisti, fin dai tempi antichi, hanno usato questo rapporto per creare opere armoniose e “naturalmente” piacevoli alla vista. La sezione aurea funge da guida invisibile per comporre tele in cui ogni elemento sembra essere esattamente dove dovrebbe.


Esempi di sezione Aurea nei dipinti più famosi
Uno dei più grandi artistiche ha usato la sezione Aurea è proprio Leonardo da Vinci, con il suo celeberrimo “Uomo Vitruviano”, ha messo in pratica la sezione aurea per mostrare le proporzioni perfette del corpo umano.


La Gioconda. Sì, proprio lei! Le proporzioni del suo volto e del quadro nel complesso seguono il numero d’oro, rendendo il tutto misteriosamente bilanciato.


“L’Ultima Cena”. La disposizione degli apostoli e le proporzioni del tavolo seguono la sezione aurea, creando un equilibrio perfetto.


“La Persistenza della Memoria, di Salvador Dalì. Qui le spirali di Fibonacci possono essere individuate nella disposizione degli elementi, conferendo un senso di infinito e continuità.
Fibonacci nell’Arte Moderna
Anche nell’arte moderna, la sequenza di Fibonacci continua a ispirare. L’artista contemporaneo Mario Merz ha creato numerose opere basate su questa sequenza, utilizzando neon e materiali industriali per esplorare il concetto di crescita e natura. Le sue installazioni spesso includono numeri di Fibonacci, creando un dialogo tra matematica e arte visiva.


Anche molti altri artisti hanno utilizzato la sequenza di Fibonacci nelle loro opere.
Piet Mondrian. Conosciuto per le sue composizioni geometriche, Mondrian ha spesso utilizzato proporzioni che richiamano la sezione aurea e la sequenza di Fibonacci per creare equilibrio e armonia nelle sue opere.
Jackson Pollock. Anche se il suo stile sembra caotico, alcune analisi hanno suggerito che le sue opere contengono strutture che seguono la sequenza di Fibonacci, conferendo un senso di ordine nascosto nel caos.


Se vuoi approfondire l’opera di Pollock puoi cliccare sul titolo qui sotto
Jackson Pollock, la CIA, il MoMa. Come l’America ha influenzato l’arte contemporanea
Le Corbusier. Anche se principalmente un architetto, Le Corbusier ha applicato la sezione aurea e la sequenza di Fibonacci nelle sue opere architettoniche e pittoriche, cercando di creare spazi armoniosi e proporzionati.
La sequenza di Fibonacci non solo nella pittura
Architettura. La sequenza di Fibonacci e la sezione aurea sono state utilizzate in molte opere architettoniche per creare proporzioni armoniose. Un esempio famoso è il Partenone di Atene, dove le proporzioni dell’edificio seguono la sezione aurea.


Scultura. Anche nella scultura, la sequenza di Fibonacci è stata utilizzata per creare opere equilibrate e proporzionate. Michelangelo ha applicato questi principi nelle sue sculture, come il David, dove le proporzioni del corpo seguono la sezione aurea.


Fotografia. I fotografi spesso utilizzano la spirale di Fibonacci per comporre le loro immagini. Questo aiuta a guidare l’occhio dello spettatore attraverso la foto in modo naturale e armonioso. Anche nella musica, la sequenza di Fibonacci trova applicazione. Compositori come Béla Bartók, compositore, pianista ed etnomusicologo ungherese e Olivier Messiaen hanno utilizzato la sequenza per strutturare le loro composizioni, creando ritmi e melodie che rispecchiano la crescita naturale. Infine anche i designer grafici utilizzano la sequenza di Fibonacci per creare layout equilibrati e visivamente piacevoli. La disposizione degli elementi in base alla spirale di Fibonacci può migliorare l’estetica e la funzionalità.


La sequenza di Fibonacci sulla Mole Antonelliana di Torino
Per ultimo non possiamo dimenticare che la sequenza di Fibonacci è arrivata sulla Mole Antonelliana di Torino per un tocco di genio artistico e matematico. Facciamo un salto nel tempo.
Il volo dei numeri ed è la luminosa serie dei numeri di Fibonacci, opera dell’artista Mario Merz e realizzata nel 2000 per la manifestazione torinese Luci d’Artista. Il colore rosso fluorescente rappresenta l’energia, la disposizione sulla curva della cupola interpreta la variazione progressiva dei numeri impressi ma anche la bellezza naturale della crescita armonica dell’immaginazione artistica. Un omaggio perfetto per un monumento che, a sua volta, è un mix di ingegneria straordinaria e simbolismo nazionale. I numeri di Fibonacci sulla Mole sono ormai diventati un’icona culturale di Torino. Ogni sera, la sequenza si illumina, trasformando il cielo della città in una celebrazione dell’ingegno umano.


Leonardo Pisano Fibonacci
Fibonacci, il cui vero nome era Leonardo Pisano, è stato un matematico italiano nato a Pisa intorno al 1170. Spirito curioso e viaggiatore, ha tratto ispirazione dagli studi matematici del mondo arabo durante i suoi viaggi con il padre, un mercante. Nel 1202 pubblicò il celebre Liber Abaci, introducendo in Europa il sistema numerico indo-arabo e il concetto di zero, rivoluzionando il modo di fare calcoli.
Fibonacci è noto soprattutto per la sequenza che porta il suo nome, una serie di numeri in cui ogni termine è la somma dei due precedenti (1, 1, 2, 3, 5, 8, …)Il suo contributo ha lasciato un segno indelebile nella matematica e nella scienza. Un visionario del Medioevo, Fibonacci ha dato all’Occidente gli strumenti per costruire le basi del progresso scientifico e tecnologico.
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