Sergio Caputo con la sua Big Band in “Un sabato italiano show 40”

Una nuova primavera musicale è alle porte per Sergio Caputo, tra i musicisti più originali del nostro Paese, che torna in tour insieme alla sua Big Band per “Un sabato italiano show 40”, prodotto da Opera Management e Occhio per occhio Entertainment.

Tre imperdibili appuntamenti live a più di 40 anni dall’uscita di “Un Sabato Italiano”, album pubblicato nell’aprile del 1983, passato alla storia della musica italiana e composto da canzoni senza tempo.

Durante lo show sarà presentato dal vivo il nuovo singolo “Sono uno spirito libero” (Sony Music).

Sergio Caputo

Sergio Caputo, che in Italia gode ancora di una popolarità da culto, ha alle spalle oltre un decennio di esperienza americana durante la quale ha raffinato le sue doti musicali e il suo rapporto con il pubblico. Torna dal vivo per omaggiare un disco con cui ha affermato il suo stile e un linguaggio artistico unico nel suo genere.

Irrequieto, non affatto incline a definizioni, omologazioni, luoghi comuni e alla retorica, Caputo è un ribelle, un artista stravagante, fuori dagli schemi, appunto uno “spirito libero”, come canta nel nuovo singolo.

Sono dunque trascorsi più di 40 anni da quei successi che hanno rivoluzionato la carriera di Sergio Caputo. Nel mezzo, l’esperienza americana, che ha influito anche sulla sua musica, 19 album, migliaia di concerti e la decisione di trasferirsi in Francia, alla ricerca della sua dimensione.

Ricordando il passato e proiettato al futuro, dice: “Il mondo della musica è molto diverso da com’era quando ho iniziato la mia carriera. Non sono certo il solo a dirlo: la musica oggi, al di là dei generi, si divide in due grandi categorie, ovvero la musica ‘usa e getta’, quella che fa furore per un attimo e poi svanisce dalla memoria collettiva per essere rimpiazzata da qualcosa di nuovo; poi c’è la musica che nasce per durare e fare da colonna sonora alla nostra vita. Fin dall’inizio ho scelto di far parte della seconda categoria, mi sono impegnato a scrivere canzoni che potessero aspirare a diventare dei “classici “, questo già da quando andavo a sentire il jazz nei club e mi chiedevo perché nessuno scrivesse più pezzi come quelli”.

Sono uno spirito libero

Un titolo che diventa un refrain ripetuto all’infinito, fin quasi allo sfinimento, ma che rimane piacevole all’ascolto. Un brano a metà strada tra Paolo Conte e Enzo Jannacci, con una deviazione verso Giorgio Gaber, dove fiati, chitarra, basso, e spazzole sul rullante danno quel tocco deliziosamente vintage, he colpisce fin dal primo ascolto.

Un micidiale mix di swing, smooth jazz, pop e blues, dove arrangiamento e strumenti fisici, sono al servizio di una vena artistica che fortunatamente è rimasta viva e vegeta.

Si poteva pensare “ma dove sarà finito?” e invece eccolo qua, alla grande e in splendida forma. Bentornato Sergio!

Assolutamente catching anche il videoclip, semplicissimo nella sceneggiatura, ma fresco e piacevole alla visione, probabilmente per via del “bianco e nero” scelto per le riprese, o per quella simpatica espressione “da uno che la sa lunga”, invariata nonostante il tempo che passa, che ritorna a farci sognare e divertire.

Importante nel video, la presenza di Cristina, la moglie di Sergio, nei panni della Liza Minnelli nel film “Cabaret”, e dei figli Victor, Lucrezia e Ludwig, ripresi in chiave quasi “chapliniana”. Un tocco di classe in più.

Un sabato italiano show 40

Protagonisti saranno quei brani che raccontano storie di vita attraverso uno stile letterario ispirato alla poesia moderna e neorealista, presenti in “Un Sabato Italiano”, album non incline alle logiche commerciali e che ottenne inaspettatamente sin da subito riscontro dal pubblico e un successo immediato, segnando l’inizio della lunga carriera artistica del cantautore napoletano. 

A tal proposito, Sergio Caputo afferma: “È davvero incredibile come il mio primo album mi abbia inseguito fin qui, accompagnandomi per quaranta anni di carriera, venga oggi apprezzato e considerato attuale da persone che non erano ancora nate quando uscì”.

E prosegue: ”Trovo anche molto buffo che, nel corso di questi 40 anni, in cui non è mancato chi abbia ostinatamente tentato di blindarmi negli anni ’80, io e ‘Un Sabato Italiano’ continuiamo anno dopo anno a trovare un pubblico sempre caldo, che si rinnova e si arricchisce di nuovi fan.  Come me lo spiego? Le canzoni dell’album esprimono emozioni slegate da tempi e contesti, emozioni che tutti noi abbiamo prima o poi provato nel corso della vita, e in cui tutti possono sempre riconoscersi”.

sergio caputo - la locandina dei concerti del tour italiano 2024

Save the date

Tre date (per ora) previste: 25 marzo a Milano al Teatro Lirico Giorgio Gaber, 13 aprile a Roma all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone (Sala Sinopoli),e il 17 aprile a Torino alTeatro Colosseo.

 I biglietti sono già disponibili sul sito ufficiale di Ticketone, e in tutti i punti vendita autorizzati Ticketone.

Potete seguire Sergio Caputo su Facebook, Instagram, sul sito ufficiale e sul canale YouTube.

Lele Boccardo
Lele Boccardo
(a.k.a. Giovanni Delbosco) Direttore Responsabile. Critico musicale, opinionista sportivo, pioniere delle radio “libere” torinesi. Autore del romanzo “Un futuro da scrivere insieme” e del thriller “Il rullante insanguinato”. Dice di sè: “Il mio cuore batte a tempo di musica, ma non è un battito normale, è un battito animale. Stare seduto dietro una Ludwig, o in sella alla mia Harley Davidson, non fa differenza, l’importante è che ci sia del ritmo: una cassa, dei piatti, un rullante o un bicilindrico, per me sono la stessa cosa. Un martello pneumatico in quattro: i tempi di un motore che diventano un beat costante. Naturalmente a tinte granata”.