La pirateria nel settore editoriale: un ostacolo economico e culturale

La pirateria rappresenta un peso significativo per il settore editoriale italiano, con una perdita stimata di circa 705 milioni di euro di vendite all’anno. Questo equivale a oltre un quarto del valore complessivo del mercato editoriale, calcolato al netto di editoria scolastica ed export. Secondo l’analisi condotta da Ipsos per conto dell’Associazione Italiana Editori (AIE), si stima che siano perpetrati circa 108,4 milioni di atti di pirateria in un anno, con una diminuzione dell’8% rispetto al 2021.

Consapevolezza Pubblica e Iniziative di Sensibilizzazione

Nonostante l’entità del fenomeno, la ricerca evidenzia una scarsa consapevolezza dell’opinione pubblica riguardo alla gravità della pirateria e alle sue possibili conseguenze. Solo il 79% del campione intervistato si dichiara consapevole dell’illecità della pirateria, rispetto all’84% del 2019. È evidente la necessità di aumentare gli sforzi di sensibilizzazione per contrastare efficacemente questo fenomeno.

Interventi e Incontri Istituzionali

Recentemente, è stato organizzato un incontro da “Gli Editori”, l’accordo di consultazione tra Associazione Italiana Editori (AIE) e la Federazione Italiana Editori Giornali (FIEG), durante il quale è stata presentata la ricerca condotta da Ipsos. All’incontro hanno partecipato rappresentanti di varie istituzioni, tra cui l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), la Guardia di Finanza e il Comitato Consultivo Permanente per il Diritto d’Autore, oltre a figure di spicco del settore editoriale.

Profilo dei Pirati e Impatti Sociali ed Economici

La pirateria coinvolge una vasta fetta della popolazione, con il 31% degli adulti sopra i 15 anni, il 78% degli studenti universitari e il 49% dei professionisti che ammettono di essere coinvolti in attività pirata, che includono libri a stampa, digitali e banche dati.

Questo comporta una perdita stimata di circa 4.900 posti di lavoro diretti nel settore editoriale e di 12.000 considerando anche l’indotto. In termini economici, la perdita per il sistema Paese è di 1,75 miliardi di euro, con 298 milioni di mancate entrate per il fisco.

Innocenzo Cipolletta, presidente di AIE, sottolinea l’importanza di affrontare con determinazione il fenomeno della pirateria, che minaccia la sostenibilità economica e l’integrità del settore editoriale.

L’editoria italiana vive un contesto economico difficile,caratterizzato da costi in crescita solo in minima parte compensati dagli aumenti del prezzo di copertina, mentre gli stimoli alla domanda presenti gli anni scorsi non sono più presenti o sono stati ridimensionati”. Ha dichiarato il Presidente di AIE.

In questo quadro, la perdita di un quarto del valore potenziale delle vendite a causa della pirateria è un costo insostenibile che ha ricadute sul numero delle aziende che non riescono più ad andare avanti, sull’occupazione, sui compensi degli autori. Nel 2023 vediamo primi segnali di riduzione degli atti di pirateria, ma i fattori che possono influire sono tanti e non parlerei ancora di tendenza consolidata”.

Cipolletta ha poi concluso asserendo che “istituzioni e forze dell’ordine hanno fatto molto negli ultimi anni e questi dati devono spronare noi tutti a fare ancora di più e ancora meglio. Riteniamo poi fondamentale il lavoro di sensibilizzazione dei cittadini: si conferma alto il numero di persone che ritiene poco grave questo fenomeno e comunque si dice certo che i colpevoli non saranno puniti”.

Occorrono strumenti efficaci per contrastare la pirateria

Andrea Riffeser Monti, presidente di FIEG, evidenzia invece l’importanza della collaborazione tra istituzioni e l’utilizzo di strumenti efficaci per contrastare la pirateria digitale, che mina la qualità dei contenuti informativi online e aumenta il rischio di fake news e disinformazione.

La pirateria delle opere dell’ingegno è un tema centrale per tutta l’industria dei contenuti editoriali. L’evoluzione economica e tecnologica rappresenta oggi la sfida più complessa per le autorità impegnate a contrastare il fenomeno”. Dichiara il Presidente di FIEG.

In tal senso, la collaborazione avviata dalla FIEG con la Guardia di Finanza, unitamente agli strumenti di contrasto introdotti dalle procedure Agcom, sono la migliore garanzia per una piena consapevolezza del fenomeno, anche nei suoi risvolti di diretta responsabilità giudiziaria, oltre che per il suo più efficace contrasto.

Bisogna rendere impossibile, nei confronti di chi fa business sui contenuti illegali, nascondersi dietro l’anonimato della Rete: le persone devono essere consapevoli che stanno commettendo un illecito e devono sapere che per questo possono essere punite. I fenomeni di pirateria digitale contribuiscono al crescente e generale impoverimento delle imprese editoriali, ma vi sono rischi anche per i lettori che, in assenza di contenuti informativi di qualità, saranno sempre più esposti a fake news e disinformazione online”, conclude Riffeser Monti.

Immagine di copertina creata con IA Bing

Tina Rossi
Tina Rossi
(a.k.a. Fulvia Andreatta) Editrice. Una, nessuna e centomila, il suo motto è “è meglio fingersi acrobati, che sentirsi dei nani” Dice di sé:” Per attimi rimango sospeso nel vuoto,giuro qualche volta mi sento perduto, io mi fido solo del mio strano istinto, non mi ha mai tradito, non mi sento vinto, volo sul trapezio rischiando ogni giorno, eroe per un minuto e poi...bestia ritorno...poi ancora sul trapezio ad inventare un amore magari...è solo invenzione, per non lasciarsi morire...”