Sindrome dell’Occhio Secco: cos’è e come curarla

Ultimamente una delle domande più frequenti in negozio è…..”Dottoressa, da quando porto la mascherina, gli occhi mi bruciano e ho la sensazione di avere qualcosa nell’occhio”, anche la nostra lettrice Sandra, mi scrive:”…soffro di occhio secco, ho provato di tutto con pochi risultati. Sono stata operata…..da allora il disturbo è più fastidioso.”….”Quali rimedi naturali posso usare?

Eccomi qui a Vostra disposizione per cercare di aiutarvi ad alleviare questo disturbo molto comune e molto fastidioso, legato a molteplici fattori e che attualmente si sta presentando molto spesso.

Cos’è la sindrome dell’Occhio secco?

La secchezza oculare o “Sindrome dell’ Occhio Secco”, si manifesta quando la produzione di film lacrimale è scarso, molteplici sono le cause imputabili alla diminuzione di questa sostanza protettiva, tra cui, le condizioni atmosferiche, le allergie stagionali, le infezioni oculari, l’uso di lenti a contatto, interventi chirurgici e l’utilizzo di farmaci, malattie autoimmuni, ecc….e come già detto, l’attuale utilizzo delle mascherine.

Quando gli occhi diventano secchi, si possono manifestare una serie di fastidi: bruciore, prurito, rossore, “sensazione di sabbia nell’occhio”, dolore e fastidio con luce particolarmente forte.

Come possiamo fare allora per alleviare tutti questi fastidi!?

Partirei segnalando l’Eufrasia, la pianta per gli occhi per eccellenza, un vero sollievo! Utilizzata come uso esterno, è utilissima in tutti i fastidi che abbiamo citato precedentemente. Contiene le vitamine e i nutrienti necessari agli occhi per rimanere in salute e soprattutto ad equilibrare la produzione del film lacrimale. Per un buon utilizzo quotidiano, la  si trova in numerosi prodotti per gli occhi, sottoforma di gocce oculari.

Non dimentichiamoci però i benefici impacchi e lavaggi con la Camomilla, la sua azione antinfiammatoria e lenitiva, è sempre un valido rimedio a questo fastidio.

sindrome dell'occhio secco - nella foto il primo piano di un occhioazzurro di donna, che guarda verso sinistrao

L’occhio secco si può prevenire…a tavola!

Recenti studi hanno dimostrato, che un buon utilizzo del Mirtillo Nero, oltre ad aiutare l’occhio per quanto riguarda la sensibilità alla luce e alla “visione notturna”, svolge un ruolo importante nell’equilibrio dei livelli acquosi lacrimali, contrastando il fenomeno dell’occhio secco.

Via libera nella vostra tavola agli Omega 3 (anche sotto forma di integratori) per evitare che il film lacrimali evapori in fretta e con effetto antinfiammatorio. L’Olio di Lino, utile per nutrire i tessuti oculari. Frutta e verdura ricchi di vitamine e antiossidanti.

Nel campo dei prodotti naturali, la continua ricerca permette di avere prodotti sempre più efficaci ed “evoluti”, proprio per questo motivo, è doveroso specificare che sul commercio attualmente esistono delle gocce oculari, che oltre a contenere le piante citate in precedenza, hanno al loro interno elementi attivi come l’acido Ialuronico di origine vegetale, che è un buon alleato per la lacrimazione e la sindrome dell’occhio secco.

Indispensabile, come sempre, un buon consiglio, dato dal vostro erborista o naturopata di fiducia per troverete insieme la miglior soluzione al vostro problema.

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Claudia Rodda
Claudia Rodda
Dott.ssa Claudia Rodda, Zoonoma e Naturopata, porto avanti con passione, dal 2004 l’Erboristeria di famiglia a Milano. Nonostante una formazione da Ragioniera, stare in mezzo alle persone mi è sempre piaciuto molto, il rapporto umano e di fiducia che si instaura con i miei clienti è per me fondamentale ed è per questo che ho capito molto presto che il lavoro d’ufficio o laboratorio, non faceva per me. Mi aggiorno continuamente, aspetto fondamentale in questo settore, al fine di poter essere sempre più competente e professionale e da poter fornire la giusta consulenza. Non nascondo una certa passione per la psicologia e per gli animali, che mi portano ad intraprendere ulteriori percorsi di studio, che mi appassionano molto. Come ben si evince, “lo studio è la mia passione”.