Tagliare coda e orecchie al cane per estetica? E’ reato

La pratica di tagliare coda e orecchie ai cani, tanto usata in passato, è stata abbandonata da tempo, ma oggi viene ancora utilizzata per puri scopi estetici. Il trattamento di mutilare la coda o le orecchie del cane è un capriccio del proprietario, non certo un vezzo dell’animale. Quel che è più grave, è che è vietato dalla legge.

Oipa: «Le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di maltrattamento punito dall’art. 544 ter del Codice penale»

Precisamente, cosa dice la legge?

Art. 544 del Codice Penale

Chiunque, per crudelta’ o senza necessita’, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o a fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche e’ punito con la reclusione ((da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro). La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. La pena e’ aumentata della meta’ se dai fatti di cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

art. 544 Codice Penale

L’Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) sottolinea che le mutilazioni di coda (caudotomia) e orecchie (conchectomia) configurano il reato di maltrattamento punito dall’art. 544 ter del Codice penale, che prevede fino a 18 mesi di reclusione o una multa fino a 30 mila euro. Chi fa tagliare coda e orecchie al suo cane e il veterinario che ha operato possono dunque essere denunciati e condannati. Il medico veterinario può essere responsabile anche solo in caso di emissione di certificati falsi.

Per la Convenzione Europea di Strasburgo del 13 novembre 1987, recepita in Italia la legge n. 201/2010, è vietato sottoporre i cani a interventi chirurgici destinati a modificare l’aspetto di un animale o per altri scopi che non siano curativi. In caso di trasgressione scatta la responsabilità penale.

taglaire coda e orecchie al cane è reato. Nella foto in bianco e nero un pastore tedesco triste accucciato, con una ingombrante fasciatura alle orecchie

Quali sono le eccezioni?

Vi è una sola deroga al divieto“, spiega l’avvocato Claudia Taccani, responsabile dello Sportello legale dell’Oipa. “Solo se un veterinario certifica che l’intervento del taglio della coda o delle orecchie sia necessario per ragioni di salute del cane è possibile procedere“.

Nell’ambito dell’operazione dell’Oipa Dirty Beauty (Bellezza sporca), le guardie zoofile dell’Oipa, che da alcuni anni stanno monitorando tale pratica illegale purtroppo ancora diffusa in tutta Italia, soprattutto nell’ambiente delle fiere e delle esposizioni canine, hanno condotto a giudizio diversi possessori di cani e anche veterinari per avere emesso false certificazioni.

Anche diversi Regolamenti comunali per la tutela del benessere animale prevedono il divieto esplicito di effettuare interventi chirurgici a scopo estetico, con tanto di sanzioni pecuniarie salate in caso di trasgressione“, aggiunge l’avvocato Taccani dell’Oipa. “Per esempio, il Regolamento del Comune di Roma prevede che “è vietato tagliare o modificare code o orecchie di animali domestici, tagliare la prima falange del dito dei gatti ovvero operare la devocalizzazione”. Queste norme, nazionali e locali, possono sconfiggere la consuetudine che impone, per alcune razze, il taglio di orecchie e coda al fine di rendere il cane più bello o più ‘cattivo’ agli occhi altrui.

L’Oipa invita a contattare le proprie guardie zoofile per segnalazioni su situazioni sospette e per denunciare casi di maltrattamento tramite il sito ufficiale delle guardie zoofile

Avv. Luciano Zagarrigo
Avv. Luciano Zagarrigo
Avvocato dal 1997, Cassazionista dal 2016 Dice di sè :“Il coraggio è quello che ci vuole per alzarsi e parlare; il coraggio è anche quello che ci vuole per sedersi ed ascoltare” diceva Sir Winston Churchill… Nella vita come nel lavoro resta sempre un buon consiglio, e nella mia professione spesso ti salva la vita. In questo incredibile mestiere, si incrociano molte storie, coppie che si separano, bambini confusi, aziende che falliscono e lavoratori in difficoltà, ma anche famiglie che nascono così come imprese che si creano. Qualunque sia la divergenza da risolvere, la lite da sedare, non si deve mai dimenticare che al centro di ognuna di queste storie, ci sono persone, donne, uomini, bambini, imprenditori, persone che a volte hanno solo sbagliato il tempo, il tempo giusto per parlare o quello per ascoltare…Oltre 20 anni di professione con l’entusiasmo di chi vuole sempre immaginare, costruire ed osservare, cosa accadrà nei prossimi 20...”